Inchieste

I writers e la società dei divieti

Domenica 9 Agosto 2009 alle 08:32

Ottima l'iniziativa del Comune di concedere spazi per murales. Ci vuole più libertà contro la smania repressiva di vietare e controllare tutto


Writers e muralesSepolto fra le diatribe dimenticate di questo primo scorcio d'estate, abbiamo ripescato il battibecco sui murales fra il consigliere del PdL Valerio Sorrentino e l'assessore ai giovani Alessandra Moretti. E' istruttivo, perché l'accusa dell'ex vicesindaco di centrodestra, un vieta-tutto mai domo, è da manuale della repressione sorda e cieca: gli autori dei dipinti a muro sarebbero «imbrattatori» e l'amministrazione di centrosinistra, offrendo loro spazi concordati, favorirebbe il degrado urbano. La Moretti ha replicato che «compito dell'amministrazione, e del mio assessorato in particolare, è contribuire all'educazione dei giovani offrendo loro anche opportunità per manifestare la propria creatività secondo modalità e canoni diversi da quelli tradizionali».

Stiamo con la Moretti. Quelle di cui parliamo sono brutture lasciate all'incuria, muri di periferia e sottopassi senza alcun valore storico e architettonico. I giovani writers si sono impegnati ad abbellire con le loro bombolette solo i luoghi individuati dal Comune, che in cambio non mette il naso nelle loro opere. Perché di opere d'arte si tratta, come è universalmente accettato almeno da Basquiat in poi.

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Alcol vietato, perbenismo miope

Giovedi 30 Luglio 2009 alle 08:00

L'ondata di ordinanze contro la vendita di alcolici ai ragazzi non tocca il cuore del problema. Che riguarda il dilagare di spazi sociali ormai senza contenuti, e un sistema in cui siamo tutti macchine per comprare: vestiti, auto o liquori poco importa

 

di Alberto Belloni


Spritz (Adrigarcia)Ha cominciato donna Letizia a Milano, che di marshall ha ben poco, poi l'ha seguita un manipolo di sindaci sceriffi. La strada è quella del proibizionismo, l'obiettivo dichiarato quello di ridurre l'impatto dell'alcolismo sui minorenni. E la guerra allo sballo si combatte con particolare intensità nel Veneto. Probabilmente non è un caso. Stiamo parlando di una regione nella quale la sbornia è stata eletta nel tempo a tratto distintivo: macchietta del veneto imbriagon nell'avanspettacolo, autentica liturgia nel corpo degli alpini, lunga e consolidata tradizione di contadini che solo recentemente hanno imparato davvero a far vino buono. Una regione nella quale si beveva lo spritz quando nel resto d'Italia ancora non si sapeva nemmeno cosa significasse questo termine. Lo spritz vicentino (solo bianco, acqua minerale e una scorzetta di limone) e quello padovano (macchiato con un aperitivo).

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Appello per Vicenza, commenti

Sabato 25 Luglio 2009 alle 06:59

Da sabato 25, è in edicola VicenzaPiù n. 159 (scaricabile da domenica 26 dal sito se non acquistato in edicola o non ritirato in omaggio nei punti di distribuzione free da domenica) con i commenti al Contro-Patto anticipati qui di sotto .


Alla voce Ultimi inserimenti (del 25 luglio), riportiamo, a completamento, il pezzo con le relative opinioni di Alessio Mannino, che con Marco Milioni ha dato inizio nel numero scorso di VicenzaPiù al confronto democratico e libero sulla Dignità di Vicenza e sulla Libertà.


Dopo la pubblicazione, sul numero della settimana scorsa, dell'appello alla dignità di Vicenza, ecco le prime reazioni arrivate in redazione e sul sito web


La Basilica Palladiana, simbolo della grandezza di VicenzaLa vicenda Dal Molin, indipendentemente dal suo esito finale, ci ha resi coscienti dell'appartenenza a un territorio e della responsabilità di preservarlo, ci ha instillato il desiderio di esprimere opinioni e di partecipare ai processi di costruzione delle scelte. Ma ci ha aperto gli occhi anche sul mondo globalizzato. I conflitti innescati per il controllo delle risorse, la crescente militarizzazione delle società occidentali, l'ossessione per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza, ci interrogano nel profondo e mettono in discussione il nostro attuale modello di vita e di sviluppo.

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Fazioli, cavallo azzoppato

Giovedi 23 Luglio 2009 alle 08:06

Il piano dell'Emiliano di San Biagio è monco della sua parte decisiva: la patrimonializzazione. I dubbi giuridici e finanziari nascondono anche una matrice politica

 

Roberto FazioliMastica amaro Roberto Fazioli, l'emiliano chiamato da Variati al timone di Aim. Il suo piano industriale da 120 milioni di euro fondato sul passaggio di proprietà di beni immobili e reti di distribuzione dal Comune a San Biagio, l'ormai famosa "patrimonializzazione", è rimasto monco proprio della patrimonializzazione. In altri termini, gli investimenti necessari al rilancio dell'azienda municipale per ora restano al palo. Questo perché, fino a quando non sarà effettuata tale operazione, fondamentale nel disegno di Fazioli che l'ha sperimentato nelle altre multiutility di cui è presidente (cosiddetto "modello Soelia", ad Argenta), ad Aim non conviene bussare alla porta delle banche per accendere mutui con cui finanziarsi.

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Fiamma e martello

Domenica 19 Luglio 2009 alle 08:21

La crisi, il Dal Molin, l'immigrazione. Voce ad Ezio Lovato (Rifondazione Comunista) e Tommaso Soldà (Fiamma Tricolore)

Seconda puntata dell'inchiesta sulle «minoranze dimenticate» della politica vicentina. Questa settimana - dopo Sinistra e Libertà e il comitato Salviamo l'aeroporto dello scorso numero - ci occupiamo di due ali estreme dello spettro politico, Rifondazione Comunista e Fiamma Tricolore.

 

Comunisti di tutta Italia, unitevi...


Rifondazione ComunistaRifondazione a Vicenza è una realtà poco visibile (sicuramente meno che in altre aree della provincia, Schio in primis), ma mantiene una voce importante nel consiglio provinciale, dove nel 2005 è stato eletto Emilio Franzina (in una lista proto-arcobaleno che comprendeva anche i verdi e i Comunisti italiani). Ne parliamo con Ezio Lovato, segretario provinciale del Prc.

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Lisa Clark: "La prova di forza è una sconfitta"

Venerdi 17 Luglio 2009 alle 21:00

La pacifista americana era in strada a manifestare il 4 luglio. Nessun giudizio sugli scontri. Ma precisa: "Non c'è bisogno di mostrare i muscoli. E non ci sono solo i cortei per far cambiare idea alle persone"


Lisa ClarkLisa Clark è una delle tante persone che sabato 4 luglio era arrivata a Vicenza da fuori provincia per manifestare contra la costruzione della nuova base americana al Dal Molin. Ovviamente, non è nemmeno il caso di sottolinearlo, senza nessuna intenzione bellicosa, lei che dagli inizi degli anni '80 è in prima nei fila nei movimenti pacifisti impegnati contro il nucleare ("dai tempi di Comiso", precisa) e che dai primi anni '90 è una delle colonne dei Beati Costruttori di Pace al fianco di don Albino Bizzotto. "Era il periodo della guerra in Bosnia e dell'assedio a Sarajevo - racconta -: io ho vissuto proprio nella Sarajevo assediata, coordinando i volontari che venivano lì e facendo tutte quelle cose che fanno i pacifisti in periodo di guerra. Cercavamo di fornire un'informazione veritiera, di costruire ponti di dialogo, di portare solidarietà alla popolazione civile bombardata, di svolgere alcuni servizi che erano bloccati, come quello postale: in quel periodo abbiamo consegnato per gli assediati qualcosa come 800 mila lettere".

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Parco Fornaci, l'eterna incompiuta

Giovedi 16 Luglio 2009 alle 16:54

A due anni dell'inaugurazione, non c'è ancora chiarezza su gestione e utilizzo del secondo parco della città. Gli ex consiglieri di circoscrizione: "Serve un progetto culturale"


Parco FornaciParco Fornaci, due anni dopo: sono passati in un lampo questi 24 mesi, dopo il taglio del nastro avvenuto il 16 luglio 2007, giorno di inaugurazione del secondo parco più grande della città, 36mila metri quadri nel mezzo del quartiere più densamente popolato di Vicenza, San Lazzaro.
Fatto il parco, però, bisogna «fare» quelli che il parco lo usano: renderlo cioè un luogo integrato con il quartiere, fruibile dalle diverse fasce di cittadini, dal bambino all'anziano, e nei più diversi orari. E' proprio quello che, a detta degli ex consiglieri della fu circoscrizione 6, manca totalmente, con il rischio che la grande area verde scivoli presto verso l'incuria e il degrado.

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Le minoranze dimenticate

Domenica 12 Luglio 2009 alle 08:15

Viaggio fra movimenti, comitati e associazioni ai margini del dibattito in città. Prima puntata: confronto fra Rebesani (Sinistra e Libertà) e Equizi (Salviamo l'Aeroporto)

 

Franca EquiziCi sono minoranze senza voce, nell'agone politico di Vicenza. Vuoi perché poco attive, quindi per colpa innanzitutto propria. O vuoi perché sistematicamente emarginate dal circuito dell'informazione che conta, che come in tutto il mondo non ama i piccoli guastafeste. Noi vogliamo conoscerle meglio, e cominciamo da due significative per motivi diversi. Una, il neo-partito Sinistra e Libertà, perché in quanto erede dei Ds vicentini non confluiti nel Pd, di buona parte dei Verdi (tranne quelli legati ai centri sociali) e dei socialisti dello Sdi, rappresenta sulla carta una fetta non trascurabile dell'elettorato berico. L'altro, il doppio comitato capeggiato dalla ex consigliere comunale Franca Equizi, perché gruppo piccolo ma combattivo e sciolto da ogni parentela col sistema destra-sinistra.

 

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Liga contro Lega, l'altra faccia dell'autonomismo

Lunedi 6 Luglio 2009 alle 08:00
Il piccolo partito fondato da Comencini sta conquistando sempre più spazio nelle amministrazioni della provincia. Con una regola fissa: essere in opposizione a Bossi&Co. "La Lega Nord cavalca l'insicurezza, noi ci rifacciamo alle caratteristiche del popolo veneto: laborioso, solidale e ospitale"

 

 

Manifestazione Liga Veneta (da www.ligavenetarepubblica.oorg)«Veneti sì, padani no». Con questo comandamento bene impresso nella mente, armati di bandiere venete e al grido di «chi non salta un padano è», una "pattuglia" di autonomisti anti-Lega Nord lo scorso 22 giugno ha fatto irruzione fra la folla che festeggiava il rinnovo del mandato del sindaco di Schio Luigi Dalla Via, riconfermato per 200 voti, saltando e gridando sul selciato dinanzi al municipio. Già, perché il programma della Liga Veneta Repubblica, il partito ("partitino", attualmente, "viaggiando" sul 2 per cento) nato dalla scissione di Fabrizio Comencini dalla Lega Nord e guidato nel Vicentino da Bortolino Sartore, di fatto sembra seguire due regole principali: da un lato il "culto" dell'autonomia del Veneto e poi, come regola "non scritta", una ferrea avversione per gli autonomisti più famosi della Lega Nord. Al punto da schierarsi nelle diverse tornate elettorali preferibilmente con il Pd, ma anche con il Pdl, a condizione che il confronto sia sempre in opposizione a candidati del partito di Bossi.

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Intervista a Fazioli su VicenzaPiù

Sabato 27 Giugno 2009 alle 15:00

Il libero mercato dei servizi pubblici locali? “Un'ipocrisia". La gestione in house? “Una cura necessaria". Le mire dei privati? “Normali, l'importante è che ci sia un interesse pubblico". A pochi giorni dal dibattito in consiglio comunale sulla nuova Aim, intervista al presidente Fazioli.  

 

Roberto Fazioli, presidente AimRoberto Fazioli è arrivato alla guida di Aim alla fine dello scorso settembre con un curriculum di tutto rispetto, in cui spiccavano la presidenza di Soelia e Genia, le multiutility dei comuni di Argenta e San Giuliano Milanese additate da più parti come modelli di gestione. Questa fama non gli ha risparmiato critiche di tutti i tipi: troppo emiliano, troppo decisionista, troppo accentratore, troppi incarichi. Da parte sua, lui ha ridato slancio ad un'azienda che usciva da un periodo decisamente travagliato. E ha messo in campo idee forti, destinate a scardinare feudi e orticelli: Amcps inglobata in Aim, passaggio di parte del patrimonio comunale alla ex municipalizzata, controllo pubblico prioritario su tutte le azioni. Ecco cosa ci ha detto a qualche giorno dal dibattito con cui, in consiglio comunale si affronteranno alcuni di dei passaggi chiave della nuova Aim. 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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