Aim, la guerra fredda
Lunedi 22 Giugno 2009 alle 15:26Su Aim si sta combattendo una battaglia sotterranea: il piano Fazioli è osteggiato da forti interessi privati. Ma è solo la prova generale del conflitto totale che potrebbe scatenarsi sul Pat
Gli storici hanno chiamato la guerra civile di Spagna la "prova generale" del secondo conflitto mondiale. Quella che a Vicenza si sta guerreggiando su Aim, beninteso sottotraccia, con segnali decifrabili da pochi nel più puro malcostume berico, può considerarsi la prova generale della guerra termonucleare che si combatterà sul nuovo piano regolatore (Pat).
Lo scenario
Il campo di battaglia è il restyling della multiservizi di San Biagio. Autore, il presidente Roberto Fazioli, ircocervo mezzo tecnico e mezzo politico come ogni buon "esperto" emiliano, teorico e artefice della via pubblica e localistica alle utilities. Il modello Soelia, dal nome dell'ex municipalizzata di Argenta da lui resa un gioiello di gestione senza privatizzazioni né sottomissioni ad aggregazioni tipo Hera, prevedeva per Aim: il mantenimento dei servizi in house, cioè nell'ambito del Comune azionista unico; la cessione del patrimonio comunale a San Biagio; l'inglobamento di Amcps, braccio operaio del Comune per la manutenzione dei suoi beni.
Continua a leggereGli scacciacrisi
Martedi 10 Febbraio 2009 alle 19:01Aziende che crescono, propongono nuovi prodotti, conquistano nuovi mercati.
Dalla metalmeccanica alla serigrafia, storie di imprese che non sentono la crisi
Un noto proverbio dice che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. E anche se in questo momento, nel vicentino, gli alberi che cadono sono numerosi come una foresta (o quasi), ce ne sono molti altri che, in silenzio, continuano a crescere senza troppi problemi. Fuor di metafora, anche in un momento di crisi come non si vedeva da anni, non è così difficile trovare aziende che crescono, aumentano i fatturati, allargano i proprio mercati. O almeno mantengono le posizioni. Fanno certamente meno notizia di chiusure, licenziamenti e procedure di cassa integrazione, ma ci sono. E non sono nemmeno così poche.
Continua a leggereQuelli che... la crisi non la sentono
Sabato 7 Febbraio 2009 alle 16:32Aziende che crescono, inventano nuovi prodotti, conquistano nuovi mercati. Dalla meccanica alla serigrafia, storie di imprese che non sentono la recessione
Un noto proverbio dice che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. E anche se in questo momento, nel vicentino, gli alberi che cadono sono numerosi come una foresta (o quasi), ce ne sono molti altri che, in silenzio, continuano a crescere senza troppi problemi. Fuor di metafora, anche in un momento di crisi come non si vedeva da anni, non è così difficile trovare aziende che crescono, aumentano i fatturati, allargano i proprio mercati. O almeno mantengono le posizioni. Fanno certamente meno notizia di chiusure, licenziamenti e procedure di cassa integrazione, ma ci sono. E non sono nemmeno così poche.
Continua a leggereCooperative ex rosse
Lunedi 26 Gennaio 2009 alle 16:03
L'appalto della Ederle 2 è di Cmc e Ccc, due colossi delle costruzioni vicini al Pd. Cosa c'è dietro il miliardario impero delle coop
Chissà se oggi il pacifista Woody Allen girerebbe ancora spot per le Coop, come fece nei primi anni '90. Il dubbio sorge spontaneo rileggendo la vibrata protesta dei No Dal Molin asserragliati nel Presidio di Rettorgole quando, nel marzo 2008, si è saputo che i 245 milioni dell'appalto edilizio della nuova base Usa di Vicenza se li papperanno la Cmc di Ravenna e la Ccc di Bologna, due fra le più grosse e potenti "coop rosse". «Inutile ricordare i legami stretti tra queste cooperative rosse e molti membri del governo Prodi e del commissario Costa - scrivevano in un comunicato - Il ministro Bersani era stato presidente della Cmc di Ravenna, l'inaugurazione della nuova sede della Ccc di Bologna venne fatta in pompa magna da Massimo D'Alema. ... Ecco perché il buon Walter Veltroni, nel suo recente viaggio elettorale a Vicenza ha detto: la base si farà ». Effettivamente, la Lega delle Cooperative e il Pci-Pds-Ds, oggi Pd, sono due mondi da sempre legati a filo doppio. Un tempo, per giuramento ideale e fede politica. Oggi, soltanto per vicinanza d'interessi.
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