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E sono 700! In Veneto i morti sul lavoro sono 69, a Vicenza 10. Ma Lega e M5S tagliano tariffe dei premi per indennizzi INAIL!

Di Giorgio Langella Sabato 29 Dicembre 2018 alle 14:00 | 0 commenti

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Con Marian Bratu, l'operaio delle Acciaierie Venete morto il 26 dicembre dopo oltre 7 mesi di agonia e atroci dolori per le ustioni riportate mentre lavorava e il boscaiolo morto il 27 dicembre a Chiuppano (VI), sono 700 i lavoratori morti per infortunio nei luoghi di lavoro da inizio anno. Questo numero spaventoso è certificato dalle liste dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro curato da Carlo Soricelli. Inoltre, se si considerano anche i decessi in itinere, le lavoratrici e i lavoratori morti (la stima è prudenziale) salgono a oltre 1400. In Veneto i morti sono 69: Venezia (12), Belluno (6), Padova‎ (5), Rovigo (3), Treviso (15), Verona (18), Vicenza (10).

Nel territorio nazionale, i morti sono 66 in più rispetto a tutto il 2017. L'incremento è di oltre il 10%. Questo dovrebbe far riflettere sulla mancanza di prevenzione e di controllo di quello che succede nei luoghi di lavoro. Una mancanza dovuta anche (si dovrebbe dire soprattutto) alla carenza di un numero adeguato di ispettori e personale preposto a verificare e a garantire la sicurezza nei posti di lavoro.

Chi governa il paese (cioè Lega e M5S), nella nuova legge di bilancio 2019, ha deciso di "tagliare il costo del lavoro" grazie alla riduzione delle tariffe dei premi INAIL con conseguente taglio anche degli importi delle rendite e degli indennizzi agli aventi diritto. Questo avverrà a partire dal 2019 e per il prossimo triennio.

Così la sicurezza nel lavoro, le ispezioni e le verifiche delle situazioni nelle quali operano lavoratrici e lavoratori saranno "costrette" ad essere sempre meno e sempre più carenti.

Evidentemente, per chi occupa le poltrone del governo (e, vista l'indifferenza imperante, anche di chi è in parlamento, quasi nessuno escluso), la salute e la sicurezza di chi vive del proprio lavoro è poco o per nulla importante.

Tanto chi muore sul lavoro e di lavoro, poi, non vota!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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