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Alcol vietato, perbenismo miope

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 30 Luglio 2009 alle 08:00 | 0 commenti

L'ondata di ordinanze contro la vendita di alcolici ai ragazzi non tocca il cuore del problema. Che riguarda il dilagare di spazi sociali ormai senza contenuti, e un sistema in cui siamo tutti macchine per comprare: vestiti, auto o liquori poco importa

 

di Alberto Belloni


Spritz (Adrigarcia)Ha cominciato donna Letizia a Milano, che di marshall ha ben poco, poi l'ha seguita un manipolo di sindaci sceriffi. La strada è quella del proibizionismo, l'obiettivo dichiarato quello di ridurre l'impatto dell'alcolismo sui minorenni. E la guerra allo sballo si combatte con particolare intensità nel Veneto. Probabilmente non è un caso. Stiamo parlando di una regione nella quale la sbornia è stata eletta nel tempo a tratto distintivo: macchietta del veneto imbriagon nell'avanspettacolo, autentica liturgia nel corpo degli alpini, lunga e consolidata tradizione di contadini che solo recentemente hanno imparato davvero a far vino buono. Una regione nella quale si beveva lo spritz quando nel resto d'Italia ancora non si sapeva nemmeno cosa significasse questo termine. Lo spritz vicentino (solo bianco, acqua minerale e una scorzetta di limone) e quello padovano (macchiato con un aperitivo).

 

Law and order
E' un caso che si stia parlando di un feudo della Lega? Difficile rispondere. Certo che il ridondante richiamo all'ordine di marca padana, qualcosa c'entra. Parla uno che ha fatto del "law and order" il tema politico conduttore della sua gioventù. Concedetemi un minimo di voce in capitolo. Ma cosa c'entra l'ordine, inteso come l'esercizio dei propri diritti sottoposto al diritto sacrosanto degli altri di godere dei propri, con questa ventata di perbenismo, che nasconde una tristissima realtà? L'abuso degli alcolici, la droga dei poveri, non è forse l'effetto di un meccanismo sociale consolidato? Come il soldato ubriaco combatte meglio, così il cittadino che si rincoglionisce con la bottiglia ha poco tempo per pensare. Specialmente i giovani, che nella storia sono sempre stati quelli che hanno più rotto i coglioni all'establishment. I ragazzi, peraltro, (lo siamo stati anche noi e nemmeno troppo tempo fa) hanno meccanismi psicologici conosciuti e prevedibili. Se dici loro di tagliarsi la zazzera, te li ritroverai capelloni, se raccomandi di occuparsi più di politica, li scoprirai in fuga dall'impegno, se consigli di ascoltare Mozart avranno le cuffiette con gli AC-DC... Vanno sempre controcorrente. Regolare. Beh, cosa prevedete che faranno adesso, con Zanonato e Cacciari che vietano la vendita di cicchetti ai minori di 16 anni?

 

Il grande supermarket
Io sono praticamente astemio, bevo solo qualche goccio per il piacere di assaggiare un distillato di qualità. Proviamo piuttosto a domandarci perché questi adolescenti alzano tanto il gomito, perché è ormai così frequente vedere un pischello in piazza con l'occhio vitreo e una bottiglia di Cabernet ingollata a stomaco vuoto o una ragazza che vomita dopo la terza birra bevuta a garganella. Non è che l'alcool è rimasto l'unico collante all'interno di spazi sociali sempre più poveri di contenuti (lo stadio, la discoteca, il concerto, la vacanza)? Magari, invece di tanti interventi repressivi, sarebbe più efficace recuperarli culturalmente, quegli spazi. Bisognerebbe tuttavia spiegare che tutto muove dal consumismo. Brutta china da prendere. Che loro, come noi, non sono in fondo che una macchina per comperare. Vestiti, dischi, macchine, viaggi, libri, televisione, liquori, vino. Tutto un grande supermarket. Celine diceva che alla fine della sagra gli unici che fanno festa sono i bottegai. Questo è il vero disordine.

 

Poche speranze
Che fastidio volete che diano, in un tal baraccone infernale, i writers che colorano pezzi tristissimi delle città? E' qui che non capisco certe battaglie sconsiderate della destra (destra?) vicentina. Abbiamo discusso per decenni dell'occupazione da parte di Zio Sam del suolo nazionale e cosa leggo nei comunicati stampa? Fieri lai sui muri imbrattati e nemmeno una mezza parola sulla nuova base statunitense, a 64 anni dalla fine della guerra, con il muro di Berlino caduto nel 1989! D'altra parte che cosa fa Variati, primo cittadino berico? Traccheggia sul Dal Molin (Franceschini e Berlusca hanno gli stessi padroni, lo sappiamo) e sull'abuso degli alcolici si limita ad un comunicato stampa di evidente impronta democristiana. La comunità dovrà impegnarsi in una campagna educativa con il supporto del Comune, Ulss, scuola e parrocchie (ops!). Dove i divieti non falliranno, riuscirà allora la pastorale di Achille? Vedremo. Ammetto di avere poca fiducia. Scusatemi...

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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