Il tallone di Achille: Variati è forte con i balordi deboli ma è debole con i forti Zonin, Zigliotto & c. A Vicenza serve più coraggio
Mercoledi 24 Agosto 2016 alle 12:41 | 1 commenti
Achille Variati è noto di sicuro, oltre che per altre qualità , per la sua grande capacità di lavoro e non a caso è sindaco e presidente della Provincia di Vicenza oltre che presidente dell'UPI e membro del Cda di Cassa Depositi e Prestiti. Non c'è giorno che Achille Variati non inizi, sembrerebbe chiaro dalle sue mosse, dalle 4 di mattina sfogliando l'edizione online del quotidiano confindustriale di Vicenza fino a ieri "controllato" direttamente (per ruolo istituzionale) dall'amico Giuseppe Zigliotto, ex presidente di Confindustria Vicenza ed ex membro del Cda della fu Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin, con cui è ora indagato dopo la loro disastrosa gestione dei soldi di oltre 118.000 soci, e oggi e per il prossimo futuro affidato al fido, di Zigliotto, amico, Luciano Vescovi, neo presidente di categoria. Alle 4, ci dicono, Variati digita bramoso sul suo iPad user name e password, legge l'ultima "critica" del foglio dei poteri locali e studia la sua strategia a breve termine (traducasi "quotidiana") che è uguale a quella a medio e lungo termine: fare dichiarazioni.
Aveva iniziato il prode Achille il primo degli ultimi due mandati con un profilo alto: "C'è la base Usa che ha distrutto anche la falda, allora domani mando le idrovore e visto che ci sono smino anche tutto e ci faccio un parco che sarà più grande del più esteso di Roma ma la colpa della base non è mia ma dei predecessori e i costi del Parco della Pace, si mettano l'anima in pace i miei successori, toccherà a loro".
Poi aveva proseguito cavalcando il Teatro Comunale di Enrico Hüllweck per piazzarci i suoi fedeli nei vari Cda, salvo perdere un pezzo alla volta tutti gli altri finanziatori (Sisa, Regione Veneto, Confindustria, BPVi) e, quindi, inaugurando in pompa magna il tribunale "abusivo" e promuovendo Borgo Berga costruito sulle rive dei due fiumi dai Maltauro, salvo dichiarare in Rai, a indagini in corso anche su atti della sua amministrazione, che se lui avesse una bacchetta magica butterebbe tutto giù, Tribunale e Borgo Berga voluti ovviamente dalla Giunta precedente, anche se poi fino all'ultimo lui, Achille, ha provato a piazzarci anche una stazione bloccata dall'Unesco che sta per cancellare Vicenza dalla lista delle città suo Patrimonio.
Nella fase dorata del suo rientro in città dalla Regione il (non)concorrente di Lia Sartori tagliava anche i nastri alla Basilica Palladiana, "regalata" alla gestione "paperonica" di organizzatori esterni molto smart come Marco Goldin ma restaurata grazie agli atti dell'amministrazione Hüllweck, che io non posso amare per appartenza culturale e, soprattutto, per il "male" che ha fatto, oltre che a me personalmente, anche al vecchio e glorioso volley femminile di A1 facendolo poi perdere a tutta la città per la sua ottusità , ma che a confronto di quella attuale mi sembra una Giunta di amministratori svedesi illuminati.
Ma, poi, passando per compensazioni ipotetiche e tangenziali virtuali e sognando una Tac (anche con quella aveva esagerato (barato?) in comunicazione chiamandola Tav), che è quella che andrebbe, invece, fatta al cervello di quegli sponsor, che, perso il business della stazione "orrida" a Borgo Berga, provano ancora a conservare in Fiera di Vicenza una "fermata" allucinante e inutite se non per farci un po' di speculazioni su terreni inquinati e capannoni abbandonati, oggi il "povero" Achille, è un segno della crisi, sul foglio confindustriale, che sulla Tac Tav (Tic Tac?) lo pressa ad vicino, scruta dalle 4 di mattina le piccole critiche quotidiane.
C'è, allora, una strada con buche e lui: "domani parte il cantiere, ma la colpa non è mia ma di..." e qui un elenco diverso caso per caso, partendo dalla Bce, a Renzi fino a Zaia e a chi dice che una buca è una buca e non un abbellimento ingegneristico e architettonico dei vari Gianmaria De Stavola e Andreas Kipar a cui assegna studi di fattibilità di strade e parchi ma mai affida una costruzione che sia una.
C'è il giardino Salvi, in cui nessuno ancora sistema definitivamente l'acquitrino della Roggia della Seriola, ma in cui stazionano "orde" di delinquenti (ma in che città terribile vivo e non me ne accorgo dalla nostra redazione già malfamata di suo ma per giunta collocata nel malfamatissimo Viale Milano?) e subito, alle 4,30 del mattino Variati detta al suo mega staff di comunicazione (quello comunale, ricordiamolo, sarebbe a disposizione anche delle minoranze che, chissà perché, non lo utilizzano) la nota: "via i balordi!".
C'è, poi, "ogni altro giorno" un'invasione di profughi e richiedenti asilo (poco più di 2.000 in tutta la provincia...) e lui, che solo il giorno prima cinguettava col vescovo, col prefetto e con gli angeli neri dell'alluvione oltre che con gli immigrati inseriti nei programmi di lavori socialmente utili, urla: "vengano rimpatriati tutti i bocciati in prima istanza!" senza attendere l'esito dei ricorsi anche se le procedure verranno ora accelerate dal ministro Orlando. E - udite udite - "se poi vincono i ricorsi riportiamoli qua!", se sono ancora vivi verrebbe da dire al cattolicissimo Variati.
Potrebbe continuare, come ogni giorno continua, l'elenco delle "grida" quotidiane di un sindaco, che nel 2008 ho votato contro Lia Sartori, che pensavo fosse quello che è, ma incurante, per la mia inesperienza di allora della politica e della storia locale, di chi mi assicurava che era il sindaco del dire ma non del fare (pubblico) e che per la parte del fare (privato) era funzionale agli stessi interessi rappresentati dal suo Galan - Sartori.
Ma l'elenco continuatelo anche voi non dopo aver fatto, magari insieme con tutte decine di migliaia di soci "traditi" (truffati?) dalla Banca Popolare di Vicenza dei poteri rappresentati da Gianni Zonin e Giuseppe Zigliotto, una domanda composita ad Achille Variati, sindaco e presidente della Provincia di Vicenza, presidente dell'Upi e membro del Cda di Cdp e, quindi, politico di lungo corso ed esperto:
1 - visto che per anni, per la precisione dal 13 agosto 2010 come raccontato in "Vicenza. La città sbancata", ha letto da noi le previsioni di come la BPVi sarebbe andata con Zonin e Zigliotto e visto che dell'ex presidente di Confindustria e membro dal 2003 del cda della banca ne parlai di persona con lui a cena e ben prima che ci fosse il botto, illustrandogli la situazione ma trovando in lui un fiero difensore dell'intelligenza e affidabilità di Zigliotto, Achille Variati ha mai trovato il tempo per riflettere?
2 - se lo ha trovato, come lo ha trovato visto che note di warning o allerta non ne ha emesse come invece fa quotidianamente per ogni starnuto di profughi o balordi (ovviamente dopo che lo hanno fatto, mai prima, prevedendolo come dovrebbe fare un buon amministratore e non reprimendolo coma fa un poliziotto ...) e visto che, quindi, si è fatto convincere dalle tesi alternative e buoniste del giornale proprio di Zigliotto, non pensa Variati di essere inadeguato per incapacità di interpretare i fatti, per giunta gestiti da persone a lui vicine e da lui stimate, ai quattro incarichi di elevato profilo che ha? Non capire quello che succedeva, per giunta avendo fonti giornalistiche a cui appellarsi per chiedere lumi ai poteri vicini, è ammissibile, oltre che per i soci beffati per età o ignoranza finanziaria, anche per un sindaco e presidente della Provincia di Vicenza oltre che presidente dell'UPI e membro del Cda di Cassa Depositi e Prestiti?
3 - se ha riflettuto e ha deciso, lecitamente e con consapevolezza, di non esprimersi contro quei poteri, verso i quali per una sola, eroica serata in Consiglio Comunale anche il suo vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci ha denunciato la lunga e colpevole impotenza sua personale e dell'amministrazione attuale, perché Achille Variati chiede provvedimenti immediati contro balordi e richiedenti asilo al primo atto del loro coinvolgimento in situazioni illecite per evitare danni possibili ad alcuni cittadini e non fa altrettanto contro Gianni Zonin, Giuseppe Zigliotto e gli altri 12 indagati dalla Procura di Vicenza guidata da Antonino Cappelleri per i danni arrecati direttamente ad almeno 118.000 soci e indirettamente a tutto il territorio?
Se il garantismo non deve esistere per i "deboli" perché attuarlo con i "potenti"?
Tanto poi, se saranno prosciolti completamente da ogni accusa, Zonin, Zigliotto & c. potranno essere riaccolti nell'alveo di Vicenza, come i richiedenti asilo a cui l'asilo fosse concesso dopo i primi riscontri di illiceità ...
Nell'attesa che risponda anche a queste domande, dopo quella ancora vana su Cristiano Rosini & c., il più deluso ora sono, che fui uno di quelli che si fidarono di lui nel 2008.
Se per alcuni (i soliti noti?) va bene così, tutta Vicenza ha bisogno di più coraggio. con cui lottare e sconfiggere i poteri che sono il tallone di Achille e una maledizione per questa terra altrimenti stupenda.
(nella foto Achille morente, dettaglio del tallone trafitto, scultura, Corfù, Heraklion)
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