Un’altra grana per il Parco della Pace. Non bastava una bonifica bellica infinita, le centinaia di bombe ritrovate e le reti idriche del parco distrutte, con tanto di nuovo parco-acquitrino. Proprio da quel reticolo idrico che giace sotto il manto erboso dell’ex aeroporto, ora, arriva una nuova tegola - economica - per il Comune: le case di via Cresolella dovranno essere collegate alla fognatura pubblica con nuove condotte fino a viale Dal Verme e l’operazione, secondo il sindaco Achille Variati «non sarà una cosa da mille euro». In sostanza, il lavoro richiede (molti) soldi, Palazzo Trissino non li ha e intende ottenerli dal ministero della Difesa: «La Del Din è una base italiana (ma pagata dallo Stato americano per ospitare un proprio insediamento militare, ndr ) - precisa Variati - dunque chiediamo che dopo averci procurato il danno con la realizzazione dell’insediamento, ci vengano incontro per finanziare questo problema» (Leggi inrassegna stampa il resto dell'articolo)
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Un’altra grana per il Parco della Pace. Non bastava una bonifica bellica infinita, le centinaia di bombe ritrovate e le reti idriche del parco distrutte, con tanto di nuovo parco-acquitrino. Proprio da quel reticolo idrico che giace sotto il manto erboso dell’ex aeroporto, ora, arriva una nuova tegola - economica - per il Comune: le case di via Cresolella dovranno essere collegate alla fognatura pubblica con nuove condotte fino a viale Dal Verme e l’operazione, secondo il sindaco Achille Variati «non sarà una cosa da mille euro». In sostanza, il lavoro richiede (molti) soldi, Palazzo Trissino non li ha e intende ottenerli dal ministero della Difesa: «La Del Din è una base italiana (ma pagata dallo Stato americano per ospitare un proprio insediamento militare, ndr ) - precisa Variati - dunque chiediamo che dopo averci procurato il danno con la realizzazione dell’insediamento, ci vengano incontro per finanziare questo problema».
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SismoCell Reglass In programma per venerdì 8 aprile prossimo a Vicenza, un seminario che affronta il tema della salvaguardia delle attività produttive in caso di terremoto. Focus: le soluzioni tecnologicamente più avanzate per il miglioramento sismico delle strutture industriali. L’incontro, promosso dall’Ordine degli ingegneri di Vicenza e dal Collegio degli ingegneri di Vicenza è organizzato con il contributo di Sismocell - Reglass H.T. S.r.l. di Minerbio (Bo), e si svolgerà presso la Sala Trissino del Viest hotel di Via Uberto Scarpelli 41, Vicenza dalle 15,00 alle 18,30.
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Di Giovanni Coviello in collaborazione con Francesco Battaglia
Subito dopo le anticipazioni della stampa locale meglio "acquartierata" e dopo la tecnicamente quasi inutile, a quel punto, conferenza stampa di Variati e Dalla Pozza sull'esito delle comparazioni chieste a Rfi tra le varie ipotesi prospettate per la Tac Tav a Vicenza, è iniziato il girotondo di commenti e umori in merito alle soluzioni prospettate e analizzate da Italferr per Reti Ferroviarie Italiane e le cannonate contro le analisi alzo zero e con numeri taroccati di cui scriveremo in seguito anche se la questione è chiara aritmeticamente a chi sappia solo che 1 + 2 fa tre e non -100.000 e di quali interessi, non sempre pubblici ma più speso privati, sia referente il giornale degli industriali.
Achille Variati aveva accelerato a tutta birra in Consiglio Comunale alla fine del 2015 e sotto il regno "infrastrutturale" del ciellino ministro Lupi, poi dimessosi per i regalini ricevuti in famiglia di quà e di là , su quella che allora chiamava, lui e gli inmprenditori sponsorr, "Tav", pur sapendo, l'uno e gli altri che si trattava non di Alta velocità ma, semmai, di Alta Capacità . A più di un anno di distanza il sindaco ha gestito oggi, 29 marzo, una lunga e poderosa conferenza stampa, che offriamo integralmente ai lettori nostri, quegli vecchi e i nuovi, magari gli stessi che per conoscere qualche verità in più sulla "Banda Popolare di Vicenza" ci si stanno affezionando...
Annunciata da un titolo parlante "Linea AV/AC attraversamento di Vicenza: analisi comparativa tra soluzioni alternative" è stata appena convocata dal Comune di Vicenza una conferenza stampa alle 11.30 a Palazzo Trissino alla presenza del sindaco Achille Variati per "la presentazione dell'analisi comparativa tra soluzioni alternative della linea AV/AC attraversamento di Vicenza, elaborata da ITALFERR per conto di RFI". Fra poco sarà tutto più chiaro e ve ne riferiremo in tempo reale ma parrebbero rimaste in "gara" tre soluzioni sulle quattro prospettate (i progettisti avrebbero scartato la stazione Tav in viale Roma e una per i treni locali in Fiera).
Tre scenari diversi per far fermare i treni ad alta velocità in città , una consultazione popolare all’orizzonte - forse già a giugno - e (almeno) un paio di appuntamenti «caldi» in consiglio comunale. La Tav a Vicenza è un libro ancora tutto da scrivere. Ma il primo capitolo dovrebbe iniziare oggi quando il sindaco, Achille Variati, presenterà i documenti giunti in queste settimane da Rfi (Rete ferroviaria italiana). Le carte sveleranno i vari scenari che i tecnici della società romana hanno profilato per far fermare i treni veloci a Vicenza e rispondono a una precisa richiesta effettuata proprio da Palazzo Trissino in estate. Leggi in rassegna stampa l'articolo completo Continua a leggere
Tre scenari diversi per far fermare i treni ad alta velocità in città , una consultazione popolare all’orizzonte - forse già a giugno - e (almeno) un paio di appuntamenti «caldi» in consiglio comunale. La Tav a Vicenza è un libro ancora tutto da scrivere. Ma il primo capitolo dovrebbe iniziare oggi quando il sindaco, Achille Variati, presenterà i documenti giunti in queste settimane da Rfi (Rete ferroviaria italiana). Le carte sveleranno i vari scenari che i tecnici della società romana hanno profilato per far fermare i treni veloci a Vicenza e rispondono a una precisa richiesta effettuata proprio da Palazzo Trissino in estate.
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Per il nodo vicentino spunta un mini-tunnel fra i Ferrovieri e la stazione Svt (ex Ftv) per collegare il casello di Vicenza Ovest con la stazione di viale Roma. È un’ipotesi che sta prendendo quota, contenuta in due dei tre scenari che Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha presentato al comune di Vicenza. Addio alla maxi stazione in Fiera, e invece mantenimento di quella di viale Roma, potenziata per ospitare le fermate dei treni veloci, e collegata al casello di Vicenza Ovest attraverso una nuova strada. È questa la principale novità del progetto. Leggi qui in rassegna stampail resto dell'articolo
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Per il nodo vicentino spunta un mini-tunnel fra i Ferrovieri e la stazione Svt (ex Ftv) per collegare il casello di Vicenza Ovest con la stazione di viale Roma. È un’ipotesi che sta prendendo quota, contenuta in due dei tre scenari che Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha presentato al comune di Vicenza. Addio alla maxi stazione in Fiera, e invece mantenimento di quella di viale Roma, potenziata per ospitare le fermate dei treni veloci, e collegata al casello di Vicenza Ovest attraverso una nuova strada.
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