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Seminario sulle tecnologie innovative per il miglioramento sismico delle strutture industriali

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 7 Aprile 2016 alle 17:53 | 0 commenti

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SismoCell Reglass
In programma per venerdì 8 aprile prossimo a Vicenza, un seminario che affronta il tema della salvaguardia delle attività produttive in caso di terremoto. Focus: le soluzioni tecnologicamente più avanzate per il miglioramento sismico delle strutture industriali. L’incontro, promosso dall’Ordine degli ingegneri di Vicenza e dal Collegio degli ingegneri di Vicenza è organizzato con il contributo di Sismocell - Reglass H.T. S.r.l. di Minerbio (Bo), e si svolgerà presso la Sala Trissino del Viest hotel di Via Uberto Scarpelli 41, Vicenza dalle 15,00 alle 18,30.

Introducono l’Ing. Stefano Pelloso e l’Ing. Umberto Dalla Costa rispettivamente, presidente dell’Ordine e presidente del Collegio degli ingegneri della provincia di Vicenza. Intervengono: l’Ing. Nicola Mordà, DoMo Studio di Torino; l’Ing. Andrea Vittorio Pollini, Sismocell-Reglass H.T., Minerbio (Bo), l’Ing. Devis Sonda di Miyamoto International, Milano.
Al centro le imprese e la loro importanza per il benessere collettivo. Sono tristemente note infatti, le nefaste conseguenze sull’economia del territorio e del Paese, seguite al sisma che ha colpito il Nord Italia nel maggio 2012. I gravi danni, valutati (relazione inviata alla Commissione UE) complessivamente in 13 miliardi e 273 milioni di euro, sarebbero stati molto inferiori se solo si fosse fatta una corretta prevenzione. E oggi, prevenire gravi ripercussioni sulle attività produttive e salvare vite umane, è possibile. Sono a disposizione a questo scopo tecniche innovative che consentono la messa in sicurezza delle attività produttive limitando costi e invasività degli interventi.
Tutelare i dipendenti da possibili rischi è, inoltre, un obbligo di legge che grava sul datore di lavoro, come prevede l’art 17 del D.lgs 81/2008 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. L’imprenditore deve dunque prendere in considerazione tutti i rischi anche quelli relativi al verificarsi di un evento sismico ed, eventualmente, quelli emersi a seguito di particolari infortuni (art. 29). E proprio il terremoto emiliano del 2012 ha evidenziato come, all’origine dei danni più rilevanti, vi siano stati alcuni elementi di vulnerabilità sismica dei prefabbricati industriali, assai diffusi per questa tipologia costruttiva. Si tratta delle carenze individuate dalla legge della Regione Emilia-Romagna n. 122/2012, che rappresentano un grave elemento di pericolo per l’incolumità delle persone.
L’ing. Nicola Mordà, illustrerà l’ambito di applicazione della legge sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e alcuni elementi metodologici per la valutazione del rischio sismico dei prefabbricati esistenti; L’ingegner Andrea Vittorio Pollini fornirà una panoramica generale sulle carenze strutturali dei capannoni con riferimento al dettato della legge regionale 122/2012 e illustrerà alcuni dati tecnici del sistema Sismocell, brevettato da Reglass H.T. e messo a punto in collaborazione con l’Università di Bologna. Si tratta di una cella cilindrica di dimensioni ridotte in acciaio e fibra di carbonio, che, applicata in corrispondenza del nodo trave pilastro dei capannoni industriali, consente di dissipare l’energia dell’azione sismica annullandone, entro certi limiti, gli effetti distruttivi. L’ing. Devis Sonda, a capo della sede italiana di Miyamoto international - società internazionale specializzata nella progettazione antisismica con filiali in tutto il mondo – parleranno, invece, di nuove tecnologie che prevedono l’applicazione di innovativi dispositivi antisismici per l’adeguamento e il miglioramento sismico delle strutture. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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