Famiglia

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Ai bamboccioni 'soli' servono 1.300 euro

Adico    

 

Ai «bamboccioni» servono 1.300 euro per vivere da soli

Mettiamoci l'affitto dell'appartamento, le spese condominiali, le bollette, l'auto. Poi, qualche piccolo sfizio, come una pizza a settimana, la piscina o la palestra. Niente extra particolari, niente vacanze, niente scarpe o vestiti nuovi. Risultato? Non per vivere, ma per sopravvivere fuori di casa, i bamboccioni dovrebbero contare su un reddito netto superiore ai 1.200 euro al mese. Che diventano quasi 1.400 per quelli iscritti all'Università. Insomma una media di 1.300 euro. «Qui, al contrario di quello che dice il ministro Renato Brunetta, non ci troviamo davanti ai cosiddetti bamboccioni - spiega Carlo Garofolini, presidente dell'ADICO che ha curato l'indagine elaborando i dati dell'ufficio statistica del Comune e di Quattro Ruote - sono molti i ragazzi che vorrebbero andarsene di casa. Ma dove trovano i soldi?». Affitti. Per il 18enne che intende uscire di casa, la voce più insidiosa è quella degli affitti. Per un miniappartamento arredato a Mestre si spendono fra i 550 e i 600 euro al mese, ai quali bisogna aggiungere 80-100 euro per il condominio. «Difficile che un giovane appena uscito dalle scuole superiori possa trovare un lavoro in grado di sostenere questi canoni di locazione - sottolinea Garofolini - Solitamente i ragazzi trovano occupazioni precarie da 700-800 euro al mese. Oppure vengono assunti con il contratto di formazione lavoro». Impossibile andare da soli in un mini. Chi esce di casa a 18 anni, dunque, punta alla coabitazione. E sempre a Mestre per due camere arredate si chiedono in media 650 euro al mese, per tre camere 700. La coabitazione, insomma, risulta più abbordabile. Studenti. Le opportunità di affitti agevolati per gli studenti universitari ci sono, ma sono limitate. L'Esu fornisce stanze per i giovani con bassa soglia di reddito familiare. Poi ci sono collegi come la Domus Civica a altre realtà. Ma per lo più gli studenti sottostanno agli affitti di mercato che, per una camera singola, si aggirano attorno ai 500, 600 euro al mese. I 18enni che proseguono gli studi «vengono sostenuti economicamente dalle famiglie - ricorda Garofolini - Molte delle quali fanno salti mortali per permettere ai figli di ottenere una laurea. Anche perché la sola iscrizione all'Università di Venezia costa più di 1.400 euro l'anno». Altre spese. Se fossero costretti a uscire di casa per legge, come proposto Brunetta, i 2 mila «bamboccioni» veneziani dovrebbero affrontare spese di ogni tipo. Oltre all'affitto, c'è il carrello alimentare, calcolato in 40 euro a settimana, perché si sa che i ragazzi rinunciano spesso a mangiare per soddisfare altre esigenze. Per quanto riguarda l'auto, il peso più consistente è dato dall'Rc. In questo caso, l'indagine prende in esame una delle assicurazioni meno care: Generali (653 euro all'anno). Poi c'è il tagliando, il bollo, la benzina. «Nel conto abbiamo anche inserito due cene in ristorante e due in pizzeria, seguendo i costi dell'Osservatorio prezzi del Comune. Poi 50 euro al mese per piscina o palestra. Ma ci sono molte altre spese extra non inserite, come il parrucchiere, la discoteca, lo spritz». Poveri bamboccioni.

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Venerdì diventa operativo il Bonus sport

Coni Vicenza    

Atto conclusivo venerdì 22 gennaio presso il CONI di Vicenza dell'iniziativa varata dal C.O.N.I. Provinciale con Provincia e Latterie Vicentine finalizzata ad incentivare la pratica sportiva nel vicentino
Venerdì 22 Gennaio 2010, alle ore 11,00, presso la sala riunioni del Comitato Provinciale CONI di Vicenza (viale Trento n° 288), si terrà la conferenza stampa di presentazione del "Bonus Sport", l'iniziativa avviata dal CONI vicentino in unità di intenti con l'Amministrazione Provinciale e le "Latterie Vicentine", che ha incontrato pieno apprezzamento dalle Amministrazioni locali. Nell'occasione verranno illustrate le finalità del Bonus Sport e le modalità di accesso all'agevolazione per la pratica sportiva da parte dei ragazzi che praticano uno sport.

L'incontro è l'atto conclusivo della prima fase, giusto prima dell'avvio di quella operativa.

Per amministratori comunali, società sportive, ragazzi e genitori si tratta di un'opportunità imperdibile per trovare una risposta ai propri dubbi ed al fine di far pervenire (da parte delle Amministrazioni Comunali) al CONI di Vicenza, entro i termini previsti, il 15 febbraio 2010, l'adesione al "Bonus Sport".

Da rimarcare il fatto che l'adesione al "Bonus Sport" deve pervenire dalla famiglie interessate ed è tassativamente subordinata alla partecipazione al progetto dell'Amministrazione locale in cui risiede il ragazzo che potrebbe svolgere l'attività sportiva in un comune limitrofo a quella di residenza.

Dopo il primo passo di "Latterie Vicentine", CONI e Provincia che hanno messo sul tavolo 30.000 € il testimone passa alle Amministrazioni comunali chiamate a contribuire concretamente all'iniziativa che sarà di aiuto alle famiglie e Società Sportive.

Il bonus, "una tantum", a beneficio del ragazzo/a è pari a 100 € che verranno riconosciuti direttamente, dalle Amministrazioni locali, alla società sportiva frequentata dal ragazzo o ragazza. Il cerchio si chiude allorquando il Comune che ha dato la propria adesione al "Bonus Sport" devolvendo un proprio contributo, verrà ricompensato percentualmente incassando la propria quota parte della somma elargita da: Provincia, "Latterie Vicentine" e Comitato Provinciale del C.O.N.I.

Per le oltre 1.000 società sportive disseminate nel territorio provinciale che fanno capo alle federazioni o agli enti di promozione sportiva e che si sostengono attraverso una quota di circa 30 € dei propri tesserati, questa la media emersa dal sondaggio, il "Bonus Sport" è una risposta concreta oltretutto arrivata in un momento di crisi. Una piccola boccata d'ossigeno per le famiglie ed in particolare quelle numerose, le prime ad essere considerate e sostenute dal "Bonus Sport"; l'assegnazione del "Bonus Sport" infatti avverrà partendo dai richiedenti con il maggior numero di figli ed a seguire fino ai figli unici.

Ogni Amministrazione dovrà raccogliere le richieste e suddividere l'importo disponibile fra i suoi cittadini come da criteri generali. I "Bonus Sport" messi a disposizione da: CONI, Provincia e "Latterie Vicentine" sono pari a 300 che potranno venire incrementati grazie alla partecipazione al progetto dei comuni del vicentino i quali dovranno dare l'adesione al CONI di Vicenza entro il giorno 15 febbraio 2010.

Il "Bonus Sport" punta ad incentivare la pratica sportiva grazie anche all'appoggio dell'Amministrazione Provinciale, nella persona dell'assessore alle politiche giovanili Cristiano Sandonà, ed al sostegno delle "Latterie Vicentine" che da anni abbinano il proprio nome al mondo dello sport, dei giovani e della scuola.

 

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Quotidiano | Categorie: Famiglia, Immigrazione

Contributo affitti: domande entro il 19-2

Comune di Vicenza   

 

Contributo affitti 2008 e contributi per prevenire gli sfratti per morosità: pubblicato il bando, domande entro il 19 febbraio

Il Comune di Vicenza ha indetto il bando per l'assegnazione di contributi regionali per le spese di affitto sostenute nell'anno 2008 e per prevenire le situazioni di sfratto per morosità che siano in corso all'atto della presentazione della domanda.
Per partecipare, la domanda va presentata ai Caaf convenzionati oppure inviata per raccomandata con ricevuta di ritorno al Comune di Vicenza - Settore servizi sociali e abitativi - contrà Mure S. Rocco 34 - 36100 Vicenza, entro il 19 febbraio.
Possono fare domanda di contributo per il pagamento del canone di locazione i cittadini residenti nel Comune di Vicenza in possesso dei requisiti dettagliatamente indicati nel bando, tra cui l'Isee fsa, cioè l'indicatore della situazione economica equivalente ai fini del fondo sostegno affitti, non superiore a 14 mila euro. I

 cittadini extracomunitari devono inoltre essere in possesso del certificato storico di residenza attestante la residenza continuativa al momento della presentazione della domanda di 5 anni nella Regione Veneto o di 10 anni in Italia. Tale condizione può essere posseduta anche solo dal coniuge.
Quest'anno inoltre possono richiedere un contributo anche coloro che, alla data di presentazione della domanda, abbiano ricevuto una raccomandata o decreto ingiuntivo con minaccia di sfratto per morosità. In questo caso le mensilità di morosità reclamate nell'ultima minaccia di sfratto non devono essere inferiori a 3 né superiori a 12 e il limite Isee fsa non deve superare i 17 mila euro.
Gli interessati possono ottenere consulenza e presentare on line la domanda rivolgendosi ai Caaf convenzionati con il Comune di Vicenza, che sono autorizzati a riscuotere soltanto le spese di istruttoria pari a 1 euro. In tal caso è necessario prenotare telefonicamente l'appuntamento e presentarsi con tutta la documentazione in originale richiesta.
Il bando integrale e l'elenco dei Caaf convenzionati sono in distribuzione al Settore servizi abitativi di contrà Mure S. Rocco 34 (dove si può chiedere anche il modulo per l'eventuale invio della domanda per raccomandata), nelle circoscrizioni comunali e ai servizi sociali di zona oppure possono essere scaricati dal sito www.comune.vicenza.it nella sezione Primo piano.

 

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Quotidiano | Categorie: Famiglia

Lasciare la famiglia costa per i giovani

ADICO

QUANTO COSTA AI GIOVANI LASCIARE LA FAMIGLIA

19 gennaio 2010

Tutti fuori casa a 18 anni per legge. È la nuova provocatoria proposta di legge del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che ha già scatenato e fatto infuriare il popolo del web, riaccendendo il dibattito sui "bamboccioni".
Evidentemente il ministro "non si rende conto che sono sicuramente le ragioni economiche e sociali a prevalere su quelle culturali se i ragazzi a 30 anni vivono ancora con la propria famiglia" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini; "prendere una casa in affitto, anche in condivisione, è infatti una possibilità concessa a pochi privilegiati e trovare lavoretti, anche precari, che consentano davvero di mantenersi agli studi è spesso un'utopia".
A spiegare chiaramente la situazione è Domenico Masi, titolare di Sociologia del lavoro alla Sapienza, secondo cui vanno "sfatate le false leggende come quelle che i giovani non vogliono essere indipendenti. Non è vero. Vorrebbero esserlo e lo dimostrano cercando attività di tutti i tipi, dall'operatore al centralinista, passando per il cameriere, con tanto di laurea. È il lavoro che non c'è. E senza, non c'è nemmeno l'autonomia".
In fin dei conti è sempre tutta una questioni di numeri e, quindi, di soldi. Basti pensare agli ultimi dati diffusi dal rapporto EuropaConsumi - elaborato da Confcommercio - che ha presentato un'analisi comparativa nei 27 Paesi dell'Ue.
Soldoni alla mano, ammonta a poco meno di 4.000 euro la spesa media sostenuta da ogni cittadino europeo nel 2008 per mantenere e arredare la propria abitazione. Solo per mobili, elettrodomestici e articoli di arredamento la spesa è infatti di circa 850 euro, con punte in Austria e Irlanda dove si è speso poco piu' di 1.260 euro, mentre in Italia poco meno di 1.200 euro.
A questo importo, aggiunge l'ufficio studi, vanno aggiunte anche le spese fisse per l'abitazione che, tra affitti, acqua, elettricità, gas e manutenzione, hanno presentato un conto poco superiore ai 3.100 euro, con i Paesi scandinavi in testa: Danimarca (5.431 euro), Svezia (4.294 euro) e Finlandia (4.250 euro).
Mentre, considerando anche le spese fisse, è "la voce affitti a farla da padrone" in tutti i Paesi, assorbendo circa 2.163 euro per abitante, con il BelPaese che si colloca oltre la media europea. In Italia ci vogliono, infatti, 2.274 euro per permettersi di vivere da soli.
"Una somma che quasi nessun ventenne precario o neolaureato può permettersi; ci piacerebbe ricevere dal Governo qualche boutade in meno e qualche risposta in più, di fronte ad una crisi così profonda e pagata in primo luogo dalle giovani generazioni" dichiara il presidente dell'ADICO, "nel nostro Paese c'è un problema di accesso agli studi, al lavoro e al welfare che impedisce l'autonomia".

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Bonus gas, nuove informazioni

Comune di Vicenza   

Bonus gas: tutte le informazioni per presentare la domanda ai Caf convenzionati

Da lunedì 18 gennaio è possibile richiedere il Bonus gas rivolgendosi ai Caf convenzionati. Il Governo, infatti, con la collaborazione dell'Autorità per l'energia e i Comuni, ha introdotto un'agevolazione per le famiglie in condizione di disagio economico o numerose denominata Bonus gas, che consente una riduzione sulla spesa annua delle bollette del gas, per i consumi nell'abitazione di residenza. Il bonus può essere applicato esclusivamente per il gas metano distribuito a rete (e non per il gas in bombola o GPL).
Possono chiedere il bonus i cittadini residenti nel Comune di Vicenza intestatari del contratto di fornitura gas con un ISEE non superiore a 7.500 o con 4 o più figli a carico e con un ISEE NON superiore a 20.000 euro. Inoltre chi utilizza un impianto di riscaldamento centralizzato a gas naturale.
Per presentare la domanda è necessario presentarsi ai Caf convenzionati (il cui elenco è disponibile nel sito del Comune di Vicenza), a seguito di prenotazione telefonica, con: attestazione ISEE, documento di identità validi, ultima bolletta dell'energia elettrica da cui si possa ricavare il codice POD, ultima bolletta della fornitura gas da cui si possa ricavare il codice PDR. Chi utilizza un impianto centralizzato dovrà fornire anche il codice PDR e il nome dell'intestatario dell'impianto.
Per la quota del bonus relativa all'anno 2009 è necessario presentare la domanda entro il 30 aprile.
Nel sito www.comune.vicenza.it nella sezione Primo piano si può scaricare la scheda Bonus gas, curata dall'URP, che contiene tutte le informazioni utili e l'elenco dei Caf convenzionati. Per informazioni: settore servizi sociali 0444222508

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Famiglie indebitate per oltre 21 mila euro

ADICO

Famiglie italiane indebitate per oltre 21 mila euro

L'indebitamento complessivo delle famiglie italiane nel 2009 ha superato i 524 miliardi di euro.
A rilevarlo la Cgia di Mestre sottolineando come, seppur in crescita, si tratti di un importo più contenuto di quello registrato negli altri principali Paesi dell' Europa.
"Tradotto in cifre significa che nel 2009 ogni famiglia italiana risulta indebitata per una media di 21.270 euro" evidenzia il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Ma negli altri Paesi della Ue le cose non vanno meglio tant'è che l'analisi rileva per la Spagna un indebitamento complessivo delle famiglie per 896,7 mld di euro per una media a nucleo di 55.886; in Francia di 942,4 mld di euro per una media a famiglia pari ad euro 37.785; in Germania è di 1.515,2 mld di euro per una media di 37.785 euro; nel Regno Unito si arriva a 1.605,3 mld di euro per una media a famiglia di 63.477 euro.
Seppure i conti pubblici del nostro Paese continuano a peggiorare "il livello di indebitamento delle famiglie italiane risulta contenuto per effetto dell'erosione dei risparmi o grazie al sostegno che ricevono da parte dei genitori o dei nonni" dichiara il presidente dell'ADICO, "mancano interventi efficaci che siano di stimolo alla ripresa dei consumi, di sostegno ai redditi e del posto di lavoro".

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Quotidiano | Categorie: Famiglia

Nessuna mora per bollette acqua in ritardo

Acque Vicentine     

 

Gli invii delle bollette sono stati effettuati dalla società con ampio margine di tempo e i ritardi riscontrati da alcuni utenti sono da attribuire alle difficoltà di consegna postale. Non verrà comunque addebitato alcun interesse di mora per pagamenti fuori tempo di bollette recapitate in ritardo.


Riguardo alle notizie pubblicate sul Giornale di Vicenza domenica 3 gennaio (e da noi ..., n.d.r.), relative ai ritardi di recapito delle bollette del servizio idrico, la società Acque Vicentine precisa quanto segue.

Le bollette emesse in prossimità di fine anno hanno riguardato tre lotti destinati alla città di Vicenza e al comune di Costabissara, per complessive 19mila bollette. In tutti questi casi non risultano alla società ritardi nella postalizzazione.

Nel dettaglio, a Vicenza sono stati inviati tramite la solita procedura di consegna alla società di stampa e, subito dopo, alle Poste, due lotti di bollette. Il primo lotto riguarda 7474 bollette, trasmesse alla società di stampa il 23/11, con scadenza di pagamento al 23/12. Il secondo lotto riguardante la città di Vicenza è di 9197 bollette, trasmesso il 26/11 con scadenza pagamento al 30/12. L'ultimo lotto di invii riguarda la zona di Costabissara, 2872 bollette, trasmesso il 25/11 e scadenza pagamento 30/12.
Perciò, anche considerando il traffico postale dovuto alle festività natalizie, Acque Vicentine aveva previsto un ampio margine di tempo per effettuare la consegna. Agli sportelli della società, l'afflusso degli utenti anche durante gli ultimi giorni dell'anno è risultato regolare. Il 31 dicembre al centralino di AIM e Acque Vicentine sono pervenute in totale 14 chiamate di utenti per reclami sui ritardi delle bollette e per chiedere chiarimenti sulle modalità di pagamento.
A tale proposito, Acque Vicentine conferma che, in accordo con quanto previsto dalla Carta dei Servizi, nel caso in cui gli utenti avessero subito dei ritardi di recapito della bolletta, non verranno imputati interessi di mora.
Inoltre Acque Vicentine precisa che degli invii effettuati per la città di Vicenza meno del 50% aveva in allegato il bollettino del conto corrente postale, poiché negli altri casi gli utenti utilizzano già l'addebito diretto in conto corrente bancario. Un sistema che, anche in caso di ritardo di consegna della bolletta, non contempla un differimento dell'addebito. La modalità di pagamento tramite domiciliazione bancaria verrà fortemente promossa dalla società nel corso del 2010, anche attraverso una campagna di sensibilizzazione e premi dedicati agli utenti che decideranno di utilizzare questo sistema di pagamento, comodo e sicuro.
Per ogni necessità di spiegazione o assistenza relativamente alla bolletta la società ricorda che è a disposizione il numero verde del Servizio Clienti: 800 397 310

 

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Quotidiano | Categorie: Sanità, Famiglia

Giuliari su anziani, badanti e Sarracco

Comune di Vicenza  

Anziani soli, l'assessore Giuliari sulla proposta di un tutor contro le badanti disoneste lanciata da Sarracco: "Condividiamo l'intenzione, ma non generalizziamo: le assistenti familiari sono indispensabili e svolgono un ruolo fondamentale"

"Condividiamo l'intenzione di Sante Saracco e in parte anche le sue preoccupazioni sul tema della tutela degli anziani soli non perfettamente in grado di decidere sui propri beni. Ma attenzione a non generalizzare: le badanti svolgono una funzione sociale e di integrazione fondamentale e i raggiri ai danni degli anziani arrivano anche da altre figure che approfittano della loro situazione in vario modo e a vario titolo".

Lo afferma l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari, in seguito alla proposta lanciata da Saracco, ex presidente del Consiglio comunale e ora a capo dell'associazione "Vicenza tutor", volta a creare una figura di sostegno a tutela degli anziani soli, in balia di eventuali truffe.
"Nel Veneto sono circa 100 mila le persone anziane che hanno bisogno di assistenza - evidenzia Giuliari -, ma sono solo 28 mila i posti letto autorizzati in strutture residenziali e centri diurni. Guai, quindi, se non ci fossero le badanti a sostegno delle famiglie".
"La proposta di Saracco, tra l'altro - aggiunge Giuliari - si inserisce all'interno del provvedimento adottato nello scorso dicembre dalla giunta regionale su proposta dell'assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi che prevede l'istituzione di un registro pubblico regionale degli assistenti familiari e di una rete di sportelli di assistenza familiare. Alla luce di questa nuova iniziativa regionale, dovremo quindi allinearci con quanto previsto dal progetto ‘Polo Alzheimer' realizzato dall'Ulss 6 assieme al Comune di Vicenza e all'Ipab con il contributo della Fondazione Cariverona: in questi primi mesi dell'anno infatti prende avvio un percorso di formazione finalizzato all'istituzione di un albo di badanti accreditate, in modo da assicurare un'assistenza qualificata ai nostri anziani".

 

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Quotidiano | Categorie: Famiglia

Ritardo bollette Acque Vicentine:caos Poste

Redazione di VicenzaPiù   

 

Giancarlo CoròLe bollette di Acque Vicentine sono arrivate in molti casi proprio nel giorno di scadenza, il 31 dicembre, o a ridosso. Questo risulta dalle proteste arrivate anche ai media locali oltre che, ovviamente, a detta di vari utenti, all'Azienda erogatrice del servizio.
I cittadini sono rimasti a dir poco frastornati dai disservizi lamentati di Acque Vicentine, già Aim Acque, che seguono di una settimana quelli subiti per la tassa rifiuti di Aim relativa all'ultimo quadrimestre.
Mentre i vertici di Aim, dopo aver verificato che le bollette, spedite in tempo con scadenza 22 dicembre, erano arrivate tardi, poco prima della scadenza o anche dopo la data utile per pagare , probabilmente per l'eccessivo ‘carico postale' delle festività, hanno deciso di portare automaticamente la scadenza al 5 gennaio, senza interessi di mora, Il presidente Giancarlo Corò, che ricorda come Aim Acque serva ben 31 comuni e 110.000 utenze, si è riservato di verificare prima di prendere ogni decisione non risultandogli fino all'ultimo dell'anno alcuna segnalazione al riguardo dei disservizi lamentati ma non escludendo problemi ‘informatici'.
Nel frattempo molti utenti, ligi ai loro doveri, si sono recati presso gli ufficio postali della propria zona affrontando a volte vere e proprie avventure con file, proteste, discussioni e quant'altro visti gli anomali affollamenti degli uffici stessi.

 

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Quotidiano | Categorie: Eventi, Famiglia

Cristian è il primo nato a Vicenza nel 2010

Redazione di VicenzaPiù    

 

Cristian Bedin è stato il più veloce a nascere a Vicenza, ma non nel Veneto, nel 2010. Papà e mamma sono, però, senza lavoro.

Cristian (3 chili 630 grammi) è nato a mezzanotte e 49 secondi al S. Bortolo con l'assistenza del dr. Francesco Pomini, della dr.ssa Maria Scavo e dell'ostetrica Elisa Guiotto.
La mamma è Sara Carraro, 24 anni, di Castelnovo di Isola, il papà è Diego Bedin, entrambi in cerca di occupazione, ma per ora aiutati dai genitori: felicità e preoccupazione, insieme.
L'ultima nata del 2009, alle 16.44 del 31, è stata, invece, Arianna Scapin, 3 chili, la primogenita di mamma Cosetta Cenghialta, 37 anni, casalinga di Sovizzo, e di papà Walter Scapin, operaio orafo.

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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