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Povertà, nell'area Ulss 6 Vicenza 682 famiglie in 3 mesi hanno chiesto aiuto

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 23 Dicembre 2016 alle 11:29 | 0 commenti

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Il Comune di Vicenza rende noto che sono già 682 le famiglie del territorio dell'Ulss 6 Vicenza che si sono rivolte ai servizi sociali dal 2 settembre ad oggi per accedere al sostegno per l'inclusione attiva SIA, ossia lo strumento statale di contrasto alla povertà, costituito da un assegno mensile di 80 euro per persona (fino a un massimo di 400 euro per famiglie con 5 o più componenti) per un anno, accompagnato da un progetto personalizzato di uscita dallo stato di bisogno. I dati sono stati resi noti e commentati questa mattina da Isabella Sala, assessore alla comunità e alla famiglia, e da Luca Cavinato, presidente della conferenza dei sindaci dell'Ulss 6 Vicenza, per la quale il capoluogo berico funge da capofila del progetto (39 Comuni).

La misura è rivolta a nuclei familiari in possesso di specifici requisiti e, seppur per questo destinato a un numero circoscritto di famiglie che versano in condizioni economiche molto disagiate, risulta, estremamente importante per i servizi sociali che, grazie all'esame delle istanze pervenute, stanno mappando e monitorando una fascia di popolazione prossima alla povertà assoluta, per le quali attivare aiuti alternativi. “Grazie alla raccolta delle domande che il Comune di Vicenza, in quanto ente capofila del progetto, sta effettuando dai primi di settembre ad oggi – ha dichiarato l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala – siamo riusciti ad avere una fotografia, seppur parziale, della situazione di povertà assoluta presente nel territorio dei 39 Comuni dell'Ulss 6. Accanto al 25 per cento di famiglie che riusciranno ad accedere al beneficio Sia, infatti, c'è una fetta di popolazione che non è in grado di accedere ad alcun sostegno economico: mi riferisco ai cinquantenni ancora lontani dalla pensione, alle persone in fragilità estrema, agli stranieri privi di una carta di soggiorno di lunga durata. La nostra scelta come conferenza dei sindaci è stata quella di inviare comunque tutte le domande all'Inps, anche a fronte di un possibile diniego, al fine di riuscire a tracciare un quadro completo dei cittadini in difficoltà economica e, quindi, iniziare a pensare ad altre misure di sostegno”. “Quello che riteniamo davvero utile nel contrasto alla povertà è l'individuazione e attivazione di risorse nel territorio che possano essere di sostegno reciproco fra famiglie – ha aggiunto l'assessore Sala –, piccoli aiuti reciproci materiali possono creare grandi occasioni di fiducia e serenità e aiutare ad uscire da circuiti di difficoltà nella direzione di un futuro più autonomo e positivo”. Per beneficiare del sostegno per l'inclusione attiva non è sufficiente un Isee inferiore o uguale a 3 mila euro, ma all’interno del nucleo deve esserci un componente minorenne o, in alternativa, un figlio disabile o, ancora, una donna in stato di gravidanza accertata. Sono richiesti, inoltre, alcuni requisiti economici, ovvero è necessario non beneficiare di altri trattamenti di valore superiore a 600 euro mensili o di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati (NASPI, ASDI,...) come pure essere privi di beni durevoli di valore (autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda). Dal 2 settembre il Comune di Vicenza raccoglie le domande dei nuclei familiari per conto dei 39 Comuni della conferenza dei sindaci dell’azienda Ulss n. 6, attraversi i tre sportelli sociali di Vicenza, Sandrigo e Noventa Vicentina. È possibile presentare domanda fino al 30 ottobre 2019. Il Comune successivamente inoltra la domanda all’Inps che provvede alla verifica delle condizioni previste dal decreto 26 maggio 2016 (ISEE, presenza di eventuali altre prestazioni di natura assistenziale, situazione lavorativa ecc.) assegnando un punteggio, fino a un massimo di 45 punti, e si occupa della conseguente disposizione dei benefici economici. Chi sarà ammesso al progetto, in quanto totalizza 45 punti, potrà contare, infatti, su una card precaricata inviata al beneficiario da Poste Italiane (carta Sia) che consentirà a ciascun componente di beneficiare, per un anno, di 80 euro mensili (fino a un massimo di 400 euro per famiglie con 5 o più componenti) da utilizzare per acquisti di generi di prima necessità (alimentari, farmaci, spese scolastiche, energia elettrica (al momento solo se utente Enel). Dovrà, però, aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa per uscire dalla situazione di povertà, pena la sospensione del sostegno, che rappresenta la "parte attiva" del Sistema di Inclusione Attiva. Il progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l'impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità, e implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e minori individuati sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni come, ad esempio, la partecipazione ad attività di formazione, l'inserimento in aziende per tirocini formativi, consulenze per la ricerca di un lavoro, servizi educativi per i bambini. Per tutti è previsto l'accompagnamento da parte di assistenti sociali ed educatori. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia. Per la realizzazione dei progetti personalizzati il governo ha messo a disposizione ulteriori 735.134 euro che, per il territorio dell'Ulss 6, saranno gestiti dal Comune di Vicenza. Ad oggi su 682 istanze presentate, 198 sono state respinte in quanto prive di tutti i requisiti richiesti mentre 484 sono oggetto, in questi giorni, di esame da parte dell'Inps. Delle 198 domande che sono state respinte (e, indirizzate, pertanto ad altri servizi in base all'esame delle istanze presentate), 67 erano prive dei requisiti familiari, 70 avevano un Isee superiore ai 3 mila euro, 42 erano senza il titolo di soggiorno, mentre in 19 casi si trattava di residenti fuori dal territorio dell'Ulss 6. Per quanto riguarda i 484 appuntamenti prenotati con operatori Inps, sono 249 le famiglie italiane, mentre 235 quelle composte da stranieri. Sempre considerando il numero complessivo di appuntamenti, 300 riguardano cittadini residenti a Vicenza. Le famiglie che hanno già sostenuto un colloquio con gli operatori sono già 229, per tutte le altre sono stati fissati appuntamenti. La quasi totalità delle famiglie che ha fatto richiesta, pari a 436, vede la presenza di figli minorenni, mentre sono 43 i nuclei composti da almeno un genitore con un figlio disabile maggiorenne e 5 le donne sole oltre il sesto mese di gravidanza. In media i nuclei familiari vedono la presenza di 2 figli, mentre i genitori soli sono 110, pari al 25 per cento circa del totale. Su 213 domande già esaminate dall'Inps solo 52, pari al 25% circa per cento del totale, potranno godere del beneficio Sia (36 italiani e 16 stranieri), in quanto hanno raggiunto i 45 punti previsti. 161 domande sono state respinte (pari al 75,6 per cento del totale di quelle presentate) in quanto prive dei requisiti richiesti: 24 nuclei familiari (pari al 15% del totale) risultavano beneficiari di altri ammortizzatori sociali (quali i sussidi per la disoccupazione ASPI o NASDI), o ricevevano altri contributi assistenziali per un importo superiore ai 600 euro mensili. Le 225 domande respinte (pari all'85% del totale) non hanno raggiunto i 45 punti previsti. Secondo l'Istat, nel Nord Italia le famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta sono pari al 5% della popolazione, comprendendo anche adulti senza figli, anziani, famiglie con figli maggiorenni. Il confronto tra i dati Istat e le proiezioni statistiche realizzate sulla base delle domande ricevute fino ad oggi presuppone che alla data di scadenza della misura (31 dicembre 2019) le famiglie richiedenti, con la presenza di figli minori, che presentano un Isee inferiore a 3 mila euro annui saranno pari a circa 700, 175 delle quali madri sole con figli. Complessivamente si tratta di una popolazione stimata in 2200 persone, di cui 1500 minori. Il numero equivale allo 0,7% della popolazione dei 39 Comuni. Ciò significa che circa 7 persone su 1000 (di cui 5 bambini) vivono in condizione di povertà assoluta. Tuttavia, confrontando la situazione vicentina con altre realtà italiane che confermano una percentuale di accoglimento delle domande Sia tra il 25 e il 35%, solo 200/210 famiglie, pari a circa 630 persone, potranno godere di questo nuovo beneficio. Le amministrazioni, tuttavia, non possono ignorare il quadro generale che emerge da questi numeri. È significativo, ad esempio, il caso delle donne sole in gravidanza, che, seppur previste tra i beneficiari, in nessun caso (neanche con un Isee pari a zero euro) possono accedere alla misura perché non raggiungono i 45 punti previsti . Nella stessa situazione sono le madri sole con due figli di cui uno sopra i 18 anni. Tali osservazioni sono state già più volte segnalate ai funzionari del Ministero delle Politiche Sociali. La scelta della conferenza dei sindaci è stata quella di inviare comunque le domande all'Inps, anche a fronte di un possibile diniego, comunicando sempre ai nuclei familiari tale eventualità. L’obiettivo è, infatti, quello di raccogliere il più possibile informazioni sulle situazioni di povertà assoluta che vedono coinvolti i bambini, così da poter predisporre eventuali misure di sostegno a prescindere dalle misure centrali e di monitorare il fenomeno. È possibile presentare domanda fino al 30 ottobre 2019 rivolgendosi al numero unico di prenotazione 0444 222555 dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12: un operatore proporrà date, orari e sedi (tra Vicenza, Noventa Vicentina e Sandrigo) per la compilazione dell'istanza in modalità assistita. Ulteriori informazioni sono disponibili contattando l'email [email protected] o sul sito del Comune (clicca qui).

Leggi tutti gli articoli su: Isabella Sala, Ulss 6 Vicenza, Luca Cavinato, S.I.A., Naspi, ASDI

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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