Cna: passi positivi del governo verso le Pmi
Lunedi 2 Aprile 2012 alle 09:41Da VicenzaPiù n. 231
Di Silvano Scandian, Presidente Provinciale CNA Vicenza
La realtà delle quasi 3000 piccole imprese, artigiane e non, rappresentate da CNA Vicenza è ben diversa, come si può intuire, da quella della grande impresa industriale e dal mondo rappresentato da Confindustria. La pesante crisi degli ultimi anni e l'evoluzione di un mercato globale dove cambiano rapidamente equilibri e regole, ha colpito profondamente il nostro modello imprenditoriale.
La Cgil decide per la mobilitazione
Lunedi 2 Aprile 2012 alle 09:39Il governo Monti non da alcun valore alla coesione sociale
Di Marina Bergamin, Segretario generale provinciale Cgil Vicenza
Il Paese precipita nella recessione, una larga parte dei cittadini vede peggiorare di giorno in giorno le proprie condizioni materiali, eppure, in totale allineamento con le politiche di un'Europa conservatrice, il Governo Monti continua a rispondere prima di tutto ai mercati finanziari, non dando alcun valore né alla concertazione con le parti sociali, né alla coesione sociale.
Continua a leggereAffari a 360 gradi
Domenica 1 Aprile 2012 alle 19:53Nella trattativa col comune di Vicenza per la vendita della caserma alla "Rocchetta" spuntano i nomi di Pablito, Salvi e soprattutto della famiglia Pigato la quale in sala Bernarda ha un consigliere comunale nella civica di Claudio Cicero che sostiene la maggioranza di centrosinistra. E sul possibile conflitto di interessi la giunta intanto tace
«L'ex caserma della Guardia di Finanza si tinge di giallo. Non è il nuovo colore delle pareti, ma la descrizione della situazione che sta coinvolgendo l'edificio che sorge in contrà Mure della Rocchetta. La struttura sulla carta è stata venduta dal comune di Vicenza all'immobiliare Gorizia lo scorso anno per una cifra di circa due milioni di euro.
Continua a leggereArcheologia industriale, modernità sociale
Domenica 1 Aprile 2012 alle 17:45Da VicenzaPiù n. 231
Giorgio Pizzolato. «scelte condivise con i cittadini per il restauro e il riuso degli edifici industriali storici»
Negli ultimi anni il Comune di Schio è impegnato attivamente in un importante progetto di recupero del patrimonio di archeologia industriale con interventi che, oltre al restauro, hanno puntato al riuso degli immobili. Questi antichi edifici - spiega Giorgio Pizzolato, vicesindaco della città - hanno avuto un ruolo centrale nella vita della comunità di un tempo. Qui hanno lavorato fianco a fianco, sullo stesso telaio, generazioni di operai. Si sono sviluppate le prime associazioni di mutuo soccorso.
Continua a leggereTornano a respirare i gioielli del passato industriale, l'esempio di Schio
Domenica 1 Aprile 2012 alle 17:01I luoghi dell'alto vicentino sono ricchi di testimonianze di archeologia industriale che, conservate e riutilizzate, restituiscono al territorio un valore aggiunto inestimabile
In tempi relativamente recenti si è diffuso l'interesse per l'archeologia industriale, per quei luoghi produttivi che hanno scritto la storia della nostra realtà economica. Nata in Inghilterra intorno agli anni Cinquanta, in Italia è verso la fine degli anni Settanta che si inizia a parlare di archeologia legata all'industria, anni dell'abbandono da parte dei monopoli industriali dei grandi complessi di tipo ottocentesco, del rifiuto operaio e del tramonto della catena di montaggio, del passaggio dello scettro dalla vecchia industria meccanica a quella dell'elettronica e dell'informatica.
Continua a leggereLe aree ex industriali e la qualità della vita
Domenica 1 Aprile 2012 alle 13:07Le città che hanno visto intensificare la loro dimensione territoriale e rafforzare la propria immagine economica devono questo all'impronta che l'industria ha assunto nella sua espansione ed integrazione nel tessuto urbano. L'affermazione del sistema industriale parte dall'Inghilterra, paese guida di un processo che nell'arco di un breve lasso di tempo ha coinvolto l'intera Europa, compreso, quindi, il neo costituito Regno d'Italia. La sfuggente meccanizzazione di un sistema, che va dal vapore al motore elettrico, è stata artefice di un passaggio che ha radicalmente trasformato il volto delle nostre città che vivevano su un'economia prevalentemente rurale e sul commercio.
Continua a leggereDismissioni e lavoro, la fabbrica cambia
Domenica 1 Aprile 2012 alle 13:00Da VicenzaPiù n. 231
All'inizio fu la protoindustria. Si sviluppò in Europa tra il XVI e il XVII secolo: l'attività manifatturiera si svolgeva nelle botteghe artigiane e nelle stesse case dei contadini con la crescita dell'industria a domicilio, il settore più dinamico nell'Europa seicentesca dato che la produzione artigianale era ostacolata e limitata da regolamenti corporativi (nella foto l'area dell'ex complesso Rossi, zona Ferrovieri).
Continua a leggereIn uscita e in entrata, flessibilità è la parola d'ordine di Apindustria
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 21:00Di Filippo De Marchi, presidente di Apindustria Vicenza
Sulla necessità di difendere i diritti acquisiti e il posto di lavoro sembrerebbe che da una parte ci siano i "buoni", che appunto difendono il posto di lavoro e gli diritti acquisiti (ma quali?) e i "cattivi", che invece vorrebbero approfittare della crisi per togliere di mezzo, appunto, anche qualche diritto, argomentando che così avremo tutti più posti di lavoro. Continua a leggere
Si presenta Alberto Carpenedo , il neo segretario provinciale dei Giovani Democratici
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 20:54Cambio della guardia alla guida dei Giovani Democratici (movimento giovanile del Pd) della provincia di Vicenza. Dopo il rito dei congressi svoltosi nelle scorse settimane, a succedere al vicentino Giacomo Possamai è stato il venticinquenne di Trissino Alberto Carpenedo. Continua a leggere
Sul lavoro è confronto scontro. Ma Confindustria Vicenza si ... siede
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 20:35Da VicenzaPiù n. 231
Nel numero precedente di VicenzaPiù avevamo chiesto l'intervento dei sindacati, delle associazioni dei datori di lavoro e dei politici per esporre la propria visione su quattro temi così sintetizzabili: la necessità di difendere i diritti acquisiti e il posto di lavoro, la disperazione dei giovani e di chi non ha lavoro, la conflittualità tra immigrati e locali e la maggiore o minore importanza (questo in particolare per le associazioni datoriali) tra l'avere più libertà nei confronti del lavoro (art. 18) o un maggior accesso al credito. Continua a leggere