Si presenta Alberto Carpenedo , il neo segretario provinciale dei Giovani Democratici
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 20:54 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 231
Cambio della guardia alla guida dei Giovani Democratici (movimento giovanile del Pd) della provincia di Vicenza. Dopo il rito dei congressi svoltosi nelle scorse settimane, a succedere al vicentino Giacomo Possamai è stato il venticinquenne di Trissino Alberto Carpenedo.
Quando hai deciso di fare politica attiva?
Non ho mai fatto parte né dei Ds né della Margherita, non mi è mai piaciuto un centrosinistra diviso. Il progetto del Pd invece mi è parso subito interessante perché da subito ho avuto la sensazione che ci fossero le condizioni per superare le divisioni e coinvolgere persone nuove, perché è difficile parlare di progetti nuovi se ci sono solo "gli ex".
In una provincia in cui il centrodestra è storicamente forte, qual è l'obiettivo che ti prefiguri?
Credo che dobbiamo insistere sui nostri temi, ovvero il sociale, l'ambiente e i diritti civili, senza rincorrere gli altri.
Realisticamente una giovanile quanto può contare politicamente sul territorio?
Da fuori potrebbe essere vista come un qualcosa di autoreferenziale, ma non è così. Nella giovanile si cresce da un punto di vista personale, della conoscenza del sistema, e anche politicamente in modo che i giovani possano avere le idee chiare sulle tematiche importanti qualora poi tocchi a loro fare gli amministratori. E poi nel Pd, pur nelle rispettive autonomie, c'è osmosi tra giovanile e partito basti pensare ad Enrico Peroni, giovane democratico, che a 24/25 anni è diventato segretario cittadino del partito.
I Giovani Democratici dell'Ovest Vicentino hanno partecipato attivamente alla recente protesta contro la Pedemontana, esprimono la visione di tutti i Giovani Democratici?
La questione Pedemontana è delicata. Come Giovani Democratici non siamo contro a prescindere perché è un'opera che serve sicuramente allo sviluppo del territorio. Ma siamo contro il modo in cui è stata calata dall'alto con il territorio che è stato consultato poco o nulla, hanno dovuto pensarci i partiti e i movimenti a preoccuparsi di spiegare cosa sarà quest'opera. Anche per quanto riguarda l'impatto ambientale, si è tenuto poco conto dei cittadini e io sono contento che i GD dell'Ovest abbiano manifestato perché, per come è avvenuto, questo non è il modo di approcciarsi alla costruzione di quest'opera.
Primavera: elezioni in vista. Come vi comporterete?
Stiamo procedendo per individuare dei giovani che possano partecipare attivamente alle elezioni. A Thiene il circolo locale collaborerà con la lista che si oppone a Busetti, stiamo valutando se ci sono giovani compatibili con le liste che verranno messe in campo.
E in vista delle comunali a Vicenza?
A Vicenza di giovani pronti ce ne sono e sicuramente ci sarà una forza giovane a dare una mano alla giunta Variati anche perché da parte del sindaco c'è stata la disponibilità ad ascoltare le nostre proposte e anche le nostre critiche.
Ma non è che poi a candidare un giovane si finisce per non raccogliere i voti sperati...
Se il partito riuscirà a trattare i candidati più giovani non come uno slogan ma come persone capaci di portare idee e proposte, supportandoli concretamente in campagna elettorale, allora credo che un giovane in lista posse essere una carta vincente.
Se potessi risolvere un problema con la bacchetta magica, quale sceglieresti?
La questione del precariato e della retribuzione da fame dei giovani che in questa società non sono visti per il loro potenziale. Stessa cosa per quanto riguarda la scuola su cui si taglia sempre perché vista come un costo anziché un investimento, ma dalle scuole escono le persone che manderanno avanti il mondo di domani.
Il futuro come lo vedi?
La speranza ci può essere soltanto se i giovani si rendono conto che la politica ha bisogno di loro. Senza questa convinzione faremo fatica a riprenderci il futuro che ci è stato rubato e non ci sarà nessuno scarto rispetto a chi ci ha governato finora.
Monti: promosso o bocciato?
L'arrivo di un governo tecnico in grado di stabilizzare la situazione è stato positivo. Se fossimo andati subito ad elezioni il Pd avrebbe probabilmente vinto, ma, come ha detto Bersani, non si costruisce la vittoria di un partito sulle macerie di un paese. Ora è il momento della responsabilità , ma noi non dobbiamo dimenticarci di chi siamo perché il governo tecnico non sarà per sempre, verrà il tempo della politica.
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