Sul lavoro è confronto scontro. Ma Confindustria Vicenza si ... siede
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 20:35 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 231
Nel numero precedente di VicenzaPiù avevamo chiesto l'intervento dei sindacati, delle associazioni dei datori di lavoro e dei politici per esporre la propria visione su quattro temi così sintetizzabili: la necessità di difendere i diritti acquisiti e il posto di lavoro, la disperazione dei giovani e di chi non ha lavoro, la conflittualità tra immigrati e locali e la maggiore o minore importanza (questo in particolare per le associazioni datoriali) tra l'avere più libertà nei confronti del lavoro (art. 18) o un maggior accesso al credito.Se la risposta era stata pronta e copiosa da parte di sindacati e politici ci aveva colpito negativamente l'assenza degli imprenditori. Ci fa piacere ora ricrederci perché Apindustria, Cna, Confcommercio e Confartigianato a cavallo e dopo la pubblicazione dell'inserto di otto pagine sul lavoro ci hanno trasmesso gli interventi dei loro vertici, che ringraziamo pubblicando le loro risposte, per altro aggiornate dopo la messa a fuoco della riforma del lavoro mesa in atto dal governo Monti. Rimangono assenti tra gli interpellati Coldiretti, Confagricoltura e, soprattutto, Confindustria Vicenza, la terza o quarta in Italia. Roberto Zuccato, il suo presidente, ma neanche chi per lui non risponde ai nostri lettori sulla posizione dei suoi associati sul tema del lavoro dei loro dipendenti perchè «non ritiene opportuno uscire sulla stampa con posizioni e commenti in una veste che va appunto a scadere nell'immediato futuro». Come se la Emma nazionale non avesse più parlato più di articolo 18 perchè era in arrivo Giorgio Squinzi, il nuovo presidente a Viale dell'Astronomia: «ma va là !», direbbe il buon Ghedini... Ma mentre il quasi past president locale sulla via di passare nepotisticamente il testimone al socio nella sua Ares Line, Giuseppe Zigliotto, non si è espresso neanche sulla scelta tra Bombassei e Squinzi per puntare meglio alla careghetta del vertice regionale (d'altronde la sua azienda le produce, le sedute ...), "leggiamo" le opinioni degli altri datori di lavoro e dei sindacati dopo la riforma Montero
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