Il nuovo ministro Brancher. Federalismo ed etica
Domenica 20 Giugno 2010 alle 22:57
Aldo Brancher (al centro nella foto mentre brinda in baita con Calderoli e Tremonti, L'Espresso Blog) è stato nominato ministro per l'attuazione del federalismo. Due domande sorgono spontanee: in questo periodo di crisi era utile e necessario nominare un nuovo ministro? E per quale motivo proprio Aldo Brancher è stato "promosso" ministro?
Penso sia istruttivo leggere una breve biografia del nuovo ministro.
Sessantasette anni, bellunese, un passato prima di sacerdote e poi di manager Fininvest, Aldo Brancher è un fedelissimo di Silvio Berlusconi e anche uomo di raccordo tra il Pdl e la Lega Nord.
Continua a leggereMarchionne e l'odio (di classe)
Venerdi 18 Giugno 2010 alle 23:02
Riceviamo da Giorgio Langella (Federazione della Sinistra, PdCI) e pubblichiamo  Â
Oggi, il "signor" Marchionne (a margine della lectio magistralis di Mario Draghi per il master honoris causa conferitogli dalla fondazione Cuoa ad Altavilla Vicentina) ha dichiarato che gli operai del gruppo Fiat devono smetterla di "inventare" scioperi proprio quando gioca la Nazionale, perché se si continua a "prendersi per i fondelli" il Lingotto non sarà più interessato a produrre in Italia. E poi ha anche aggiunto che "l'Italia non avrà un futuro manifatturiero, l'industria non esisterà più. Se la vogliamo ammazzare me lo dite, lo facciamo, sono disposto a fare quello che vogliono gli altri".
Continua a leggereLangella, il blitz della Finanza e l'assuefazione a tutto
Venerdi 18 Giugno 2010 alle 19:31
Solidarietà di classe, una buona notizia
Venerdi 18 Giugno 2010 alle 18:06
Giorgio Langella - Una notizia diversa da tante altre: "Fiat: Fiom, adesioni dell'80% a sciopero Mirafiori
Torino, 18 giu. - (Adnkronos) - Sarà replicato anche nel pomeriggio lo sciopero che questa mattina ha interessato i lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori (foto Automania) che si sono fermati per due ore, per protestare contro l'accordo separato di Pomigliano e per esprimere solidarietà ai lavoratori campani. L'adesione, secondo la Fiom, e' stata dell'80%, con blocco totale della produzione, mentre oltre 1.000 persone sono sfilate in corteo dalla porta 2 alla porta 5.
Pomigliano: l'accordo-ricatto, una pistola alla tempia
Giovedi 17 Giugno 2010 alle 00:29
Giacomo Matteotti, un altro dimenticato
Lunedi 14 Giugno 2010 alle 11:26
In compenso ci sono, nei vari telegiornali, approfondimenti sul caldo, gli animali, il gossip, i calciatori, le veline, i panfili e chi più ne ha più ne metta. E' così rassicurante parlare di frivolezze ...
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Indesit chiude a Refrontolo (paese di Zaia) e va a sud
Domenica 13 Giugno 2010 alle 18:54
Giorgio Langella - Qualche giorno fa il consiglio d'amministrazione di Indesit Company annunciava di aver varato un piano "per il consolidamento della presenza industriale in Italia", prevedendo investimenti per 120 milioni per "innovazione di prodotto e processo". Il primo risultato del piano è, a quanto si apprende, la chiusura degli stabilimenti di Brembate (Bergamo) e di Refrontolo (Treviso), "il paese di Zaia" come recitano i titoli dei giornali. Circa 500 lavoratori perderanno il posto di lavoro. La chiusura dovrebbe avvenire all'inizio del quarto trimestre 2010. Tra poco, quindi. Si precisa che non è un trasferimento della produzione all'estero, ma un potenziamento dei poli industriali Indesit nel centro-sud d'Italia. Questa è comunque e sempre delocalizzazione.
Continua a leggereMontezemolo sale sul ring?Anche da noi un appello!
Sabato 12 Giugno 2010 alle 18:00
Il ricatto della Fiat su Pomigliano
Sabato 12 Giugno 2010 alle 01:02
I vigili in veneto: come sviare dai veri problemi
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 23:40
Giorgio Langella - Sulla questione del requisito relativo alla conoscenza del veneto per il concorso a vigile urbano a Battaglia Terme mi sembra ci sia poco da commentare.
Sembra una scelta bizzarra (nella foto il vigile 'macchietta' Otello Celletti, alias Alberto Sordi, n.d.r.) che potrebbe far sorridere ... ma non è così.
Si inquadra in quello che mi sembra sia un progetto preciso, quello di un progressivo smantellamento della società .
Un orgoglio di un "sentirsi" veneti solo in apparenza che si fonda non tanto nella tradizione e nello studio della cultura del popolo veneto, ma nella "parlata" vernacolare.
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