Solidarietà di classe, una buona notizia
Venerdi 18 Giugno 2010 alle 18:06 | 0 commenti
Giorgio Langella - Una notizia diversa da tante altre: "Fiat: Fiom, adesioni dell'80% a sciopero Mirafiori
Torino, 18 giu. - (Adnkronos) - Sarà replicato anche nel pomeriggio lo sciopero che questa mattina ha interessato i lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori (foto Automania) che si sono fermati per due ore, per protestare contro l'accordo separato di Pomigliano e per esprimere solidarietà ai lavoratori campani. L'adesione, secondo la Fiom, e' stata dell'80%, con blocco totale della produzione, mentre oltre 1.000 persone sono sfilate in corteo dalla porta 2 alla porta 5.
Due squadre della Fpt (Fiat Powertrain) hanno aderito spontaneamente all'agitazione. L'iniziativa segue quella di ieri alle Presse, dove al termine dell'assemblea i lavoratori sono usciti davanti ai cancelli. Intanto continua la raccolta firme di adesione alla lettera aperta a Marchionne anche negli altri stabilimenti del gruppo: ieri hanno firmato i lavoratori della Bertone. ''La risposta dei lavoratori e' stata la piu' significativa da molti anni a questa parte e indica uno stato d'animo profondamente ostile verso uno scambio considerato inaccettabile tra lavoro e diritti - commenta Federico Bellono, segretario della Fiom torinese - questo sciopero segnala anche la consapevolezza che quanto sta succedendo a Pomigliano non riguarda solo i lavoratori dello stabilimento campano ma rischia di investire tutti gli altri stabilimenti del gruppo, compresa Mirafiori. Inoltre, e' un segnale importante mandato a tutti, innanzitutto, ma non solo, alla Fiat''.
(18 giugno 2010 ore 14.50)"
La solidarietà di classe, per molti, è diventata una cosa "vecchia", sorpassata. Gli operai che a Torino scendono in sciopero per lottare al fianco dei colleghi di Pomigliano che oggi sono sotto il ricatto di un accordo capestro (o accettano limitazioni ai loro diritti individuali o verranno licenziati) e, quindi, più deboli dimostrano vecchia e sorpassata è solo la servile accettazione delle condizioni imposte dai padroni. Gli operai che scendono in sciopero a Torino, come in ogni parte d'Italia, danno speranza a tutti i lavoratori, a ognuno di noi. Ci dicono che si può ancora tenere alta la testa e non presentarsi davanti al padrone con il cappello in mano. Ci insegnano che non tutto è perduto se si ha la volontà di lottare. Gli esponenti di quei partiti del centrosinistra sempre più timidi e allineati alle posizioni di confindustria, dovrebbero riflettere. Non dare piena solidarietà alla FIOM adesso, nella difficile battaglia che stanno portando avanti, ha un solo significato: chiudere gli occhi davanti all'attacco al diritto del lavoro e alle organizzazioni dei lavoratori. Ricordino, gli esponenti del centrosinistra che oggi sono d'accordo con i padroni della FIAT: la loro politica, indistinguibile da quella della destra, non porterà mai né cambiamento né progresso.
Giorgio Langella
Segr. Prov. Partito dei comunisti italiani - Federazione della sinistra Vicenza
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