I vigili in veneto: come sviare dai veri problemi
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 23:40 | 0 commenti
Giorgio Langella - Sulla questione del requisito relativo alla conoscenza del veneto per il concorso a vigile urbano a Battaglia Terme mi sembra ci sia poco da commentare.
Sembra una scelta bizzarra (nella foto il vigile 'macchietta' Otello Celletti, alias Alberto Sordi, n.d.r.) che potrebbe far sorridere ... ma non è così.
Si inquadra in quello che mi sembra sia un progetto preciso, quello di un progressivo smantellamento della società .
Un orgoglio di un "sentirsi" veneti solo in apparenza che si fonda non tanto nella tradizione e nello studio della cultura del popolo veneto, ma nella "parlata" vernacolare.
O, forse, è solo un tentativo di impedire che dei "foresti" possano diventare vigili urbani?
In un periodo dove manca il lavoro, le fabbriche chiudono, cresce la cassa integrazione e la disoccupazione, si fa di tutto per ostacolare il lavoro di magistratura e l'informazione (e via elencando) queste proposte bizzarre diventano una maniera di sviare l'attenzione dai veri problemi del paese (e del nostro territorio).
Ma è questa la maniera giusta di governare?
Giorgio Langella - Segr.prov. Comunisti Italiani - Federazione della sinistra Vicenza.
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