2010,annus horribilis.In lengoa veneta:on ano de m...
Sabato 12 Giugno 2010 alle 17:16
È cominciata verso la fine di gennaio, quando una maestra elementare di Noventa Padovana, forse ancora in overdose di tortellini, zampone e mandorlato, pensò bene di dare ai bambini, come compito per casa, la traduzione di una poesia dall'italiano in dialetto veneto, anzi, "nella lingua del Goldoni", come scrisse il GdV del 20/1/10 dando la notizia. Ora, a parte il fatto che la "lingua del Goldoni" non era un Veneto qualunque ma il Veneziano - due cose ben diverse, come sa chiunque sia veneto, o conosca il Veneto e/o abbia studiato il Goldoni - voglio sperare che, prima di passare allo studio delle ‘lingue locali', quella maestra avesse perfettamente insegnato ai suoi allievi quella nazionale, cioè l'italiano (la Padania esistendo solo nei sogni innaffiati di clintòn di Calderoli e Gentilini).
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Il veneto per i vigili? La Lega ragiona per slogan
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 23:54
Federico Formisano, Capogruppo Partito Democratico - Quale lingua veneta viene richiesta per fare il vigile a Battaglia Terme? Quella con l'inflessione vicentina o padovana? I bellunesi parlano un dialetto che niente ha a spartire con il veneto. Perfino all'interno di una stessa provincia ci sono dialetti diversi. Per arrivare ad una lingua, ad una tradizione, a costumi uguali abbiamo speso tanti anni e il sangue di tanti cittadini anche veneti. Non condivido assolutamente questa scelta.
Continua a leggereI vigili in veneto: come sviare dai veri problemi
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 23:40
Giorgio Langella - Sulla questione del requisito relativo alla conoscenza del veneto per il concorso a vigile urbano a Battaglia Terme mi sembra ci sia poco da commentare.
Sembra una scelta bizzarra (nella foto il vigile 'macchietta' Otello Celletti, alias Alberto Sordi, n.d.r.) che potrebbe far sorridere ... ma non è così.
Si inquadra in quello che mi sembra sia un progetto preciso, quello di un progressivo smantellamento della società .
Un orgoglio di un "sentirsi" veneti solo in apparenza che si fonda non tanto nella tradizione e nello studio della cultura del popolo veneto, ma nella "parlata" vernacolare.
Continua a leggereIl veneto per i vigili a Battaglia Terme,Zaia d'accordo
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 22:03
Luca Zaia, Regione Veneto - "Non capisco proprio quale sia il problema. La proposta dell'assessore Beghin di inserire la parlata veneta tra i requisiti del concorso a vigile urbano esprime semplicemente un'esigenza territoriale, legata al profondo radicamento della comunità nella propria lingua materna. Non significa certo che i vigili siano obbligati a parlare in dialetto, ma che dimostrino la capacità di comunicare e di comprendere il popolo, costituito anche da gente anziana, per il quale si presuppone debbano svolgere un pubblico servizio."
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