Contributi, "schei" e ombre varie
Mercoledi 11 Aprile 2012 alle 19:23 | 1 commenti
Marino Finozzi, fiore all'occhiello della Lega nell'alto Vicentino è il biglietto da visita del Veneto all'estero giacché riveste la carica di assessore regionale al turismo. Lo stesso Finozzi è indagato per truffa. Sempre Finozzi ha ricevuto un contributo di 3.000 euro da Franco Masello (Il Giornale di Vicenza del 10 aprile 2012, pagina 8), il quale è divenuto presidente di Veneto Promozione, società pubblica collegata alla regione sulla quale sovrintende proprio l'assessorato al turismo.
Dello stesso Finozzi il GdV parla così: «...ha ricevuto un aiuto elettorale di 10 mila euro dalla Siram spa. Tutto certificato, tutto in regola: i contributi per le spese elettorali sono ammessi, l´importante è che vengano dichiarati. Peccato che la Siram, multinazionale di Milano che si occupa di energie rinnovabili e servizi ambientali, sia stata perquisita dalla Guardia di finanza nell´ambito dell'inchiesta sul tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito e l´imprenditore veneto Stefano Bonet, accusati di appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato». Ma non si tratta dell'unica impresa chiacchierata che avrebbe sostenuto Finozzi con contributi elettorali. Sempre il quotidiano di via Fermi cita la Miotti Costruzioni, rimasta invischiata nell'inchiesta sugli appalti truccati denominata appunto "appaltopoli". Finozzi poi ha ricevuto contributi dallo Studio Altieri di Thiene, finito in mille polemiche politiche per la sua vicinanza all'eurodepudato del Pdl Lia Sartori. Anche il Gruppo Maltauro, rimasto invischiato nella vicenda Aim-Marghera, è tra i finanziatori di Finozzi.
Ancora, il quotidiano berico poi racconta dei contributi regolarmente versati a Pd e Udc: «Lo scledense Giuseppe Berlato Sella dichiara 13.900 euro dalla riga partito/lista/gruppo di candidati (non figurano nomi) e 29.513,43 di spese. L´altro Pd, l´arzignanese Stefano Fracasso dichiara 24.870 euro di finanziamenti, di cui mille euro dal Pd di Vicenza, il resto da persone fisiche: gli importi maggiori da Davide Cadore (3 bonifici, 3.470 euro), Gianfranco Signorin (4 bonifici, 8.600 euro), Antonio Faggionato/Maria Nogarole (mille euro), Marcello Benincà (mille euro) Paolo Marzotto (assegno bancario 5.000 euro), Egidio Pasetto (2 versamenti contante 2.600 euro). Ha speso 25.272 euro. L´Udc Raffaele Grazia denuncia 41.970 euro tra persone fisiche (32.970, non indicati i soggetti), servizi (7.000) e società (Mu.Bre srl duemila euro). Ha speso 41.919,17 euro».
Sicché alcune domande nascono spontanee. Il Paolo Marzotto che ha finanziato Fracasso non fa parte di quella famiglia Marzotto coinvolta nel caso Marlane? Quante volte Fracasso, come politico ha attaccato frontalmente la famiglia o il gruppo Marzotto per quanto capitato nella vicenda di Praia a Mare? Tra i finanziatori di Fracasso c'è poi Cadore il quale lavora presso l'Agenzia Alias di Jacopo Bulgarini, portavoce del sindaco di Vicenza Achille Variati del Pd; nella cui area Cadore è addetto stampa plurimandatario, compresi il segretario regionale Rosanna Filippin e lo stesso Fracasso. In casa Udc Grazia ha percepito un regolare contributo da Mu.bre che è tra le imprese che stanno lavorando al cantiere della Pedemontana Veneta. Quante volte Grazia ha attaccato frontalmente la giunta regionale per le notizie inquietanti che giungono proprio dal versante pedemontano? Grazia ha mai letto un articolo di VicenzaPiù del 25 febbraio 2012? Il suo titolo era: «La benna di binnu». Il sottotitolo: «Sulla Sis, l'impresa che costruisce la Pedemontana Veneta, dalla Sicilia, salgono le nubi delle liason con Cosa Nostra... su su fino ai vertici della cupola...».
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.