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Il Veneto delle grandi mostre a Bit2010

Regione Veneto   

 

Il Veneto delle grandi mostre a Bit2010 - 700 mila biglietti "staccati" nel 2009


Il Veneto delle grandi mostre d'arte e di cultura punta a superare nel 2010 il milione di visitatori, surclassando i 700 mila biglietti staccati lo scorso anno. Le condizioni per superare il traguardo ci sono tutte e si chiamano Giorgione, Cima da Conegliano (15 mila prenotazioni prima ancora dell'apertura prevista dal 26 febbraio prossimo), Jacopo Bassano. Queste straordinarie e per molti aspetti uniche occasioni di visitazione sono state presentate questo pomeriggio alla BIT di Milano dal vicepresidente della Giunta regionale, dal presidente della Provincia di Treviso con il vicepresidente, dal vicepresidente della Provincia di Vicenza, dalla sindaca di Castelfranco, dalla curatrice del museo di Bassano.
Accanto a quelle dedicate ai giganti dell'arte veneta ci sono poi numerose rassegne culturali per nulla "minori: la Biennale Architettura, gli appuntamenti al Venice Guggenheim, l'esposizione 800 disegni inediti dell'Ottocento al museo Correr. Ritorna anche quest'anno l'appuntamento con le visite guidate ai luoghi del Palladio; è aperta fino al 9 maggio a Treviso la mostra "I Segreti della Città Proibita - Matteo Ricci alla corte dei Ming", cui seguirà la mostra alla scoperta della Dinastia Qing dei Manciù. Rovigo riscopre Mattia Bortoloni e il ‘700 veneto tra Piazzetta e Tiepolo, mentre fino al 13 giugno 2010, al Museo dei Grandi Fiumi, sarà ospitata l'esposizione Tesori dalle dimore storiche del Veneto - Capolavori dal ‘300 al ‘700. A Padova, alla fondazione Longhi, è da visitare la mostra Caravaggio, Lotto, Ribera, aperta fino al 28 marzo nei Musei Civici agli Eremitani, mentre Palazzo Zabarella proporrà invece "Il ritratto. Da Canova a Modigliani" dal 2 ottobre 2010 al 27 febbraio 2011.
Fino al 7 marzo presso il Palazzo della Gran Guardia di Verona è ospitata la rassegna dedicata alla raffinata arte di Camille Corot. Nel veronese Palazzo della Ragione ci sarà la mostra PastPresentFuture - Le collezioni Fondazione Cariverona e UniCredit Group. Nell'ambito delle celebrazioni dedicate ai 350 anni dalla nascita del pittore bellunese Sebastiano Ricci, il Comune di Belluno in collaborazione con la Provincia di Belluno, la Diocesi di Belluno Feltre, e la Soprintendenza PSAE per le Province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, promuove alcuni itinerari lungo le tracce lasciate dall'artista, dal 30 aprile al 29 agosto 2010: un omaggio all'artista in piena sinergia e in concomitanza con la mostra organizzata presso la Fondazione Cini a Venezia. Per promuovere uno dei più straordinari comprensori storico-artistici del Veneto, a ridosso della Pedemontana del Grappa, parte il progetto "L'isola dei musei": il turista potrà visitare il Museo Civico di Asolo, la Villa di Maser, la Gipsoteca Antonio Canova di Possagno, Villa Emo di Fanzolo di Vedelago e Casa Giorgione a Castelfranco. Il biglietto intero (di validità annuale) acquistato presso una delle quattro realtà museali darà diritto all'accesso con biglietto ridotto alle altre; ma si sta mettendo a punto un'iniziativa unica: chi va a visitare questi luoghi utilizzando il mezzo pubblico entrerà gratis esibendo il biglietto del pullman.

 

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Mostra "Come dire"

Comune di Vicenza

Finissage della mostra "Come dire" dello Studio JVLT joevelluto a Casa del Palladio


Il successo di pubblico ottenuto dalla mostra intitolata "Come dire" e l'entusiasmo suscitato dalle creazioni dello studio JVLT JoeVelluto sono stati gli elementi che hanno convinto l'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, organizzatore dell'evento, a proporre per sabato 30 gennaio il finissage ad ingresso libero dell'esposizione a Casa Cogollo detta del Palladio (Corso Palladio, 165): dalle 16 alle 19 saranno presenti i designer per incontrare di persona i visitatori.

Lo studio di design e comunicazione JVLT JoeVelluto, capitanato dal giovane Andrea Maragno, ha sede a Vicenza ma lavora a livello internazionale. Nato nel 2004, lo studio collabora con famose aziende e istituzioni internazionali, da Pandora Design a Pitti Immagine alla Triennale di Milano, da CoincasaDesign a Bosa ceramiche, oltre che con diverse università. Nel 2005 ha curato il volume Salefino, dedicato ai designer italiani della nuova generazione.
Tra i suoi prodotti in mostra vi sono bottiglie di vino monodose in vetro pirex per serate conviviali indimenticabili, coroncine del rosario usa e getta in pluriball, tastiere di computer dai tasti calligrafici, schedine del lotto vincenti e avvincenti oggetti grafici, una boccia in vetro con stanzina privè per pesci rossi, all'insegna della sperimentazione e dell'invenzione, il tappetino Doormad che "morde" le porte, il sapone BubbleSoap che contiene al suo interno un bastoncino per fare le bolle come in un gioco da bambini, il vaso schiacciato Saving per salvare spazio ed essere ecologici, il diffusore universale che trasforma alcune bottiglie di plastica in una doccia risparmia-acqua. Inoltre la mostra presenterà una Fionda molto contemporanea, Red pencil ovvero matite oversize di terracotta rossa per scrivere su superfici porose. La filosofia di base di JVLT JoeVelluto è quindi progettare con finalità artistiche e comunicative dato che, in un mondo già saturo di oggetti, preferisce progettare "l'inutilità" e occuparsi di ricerca e di idee creative con un lato ludico o affettuoso, guardando con occhi differenti al modo di impiegare gli oggetti di tutti i giorni. Il titolo della mostra infatti, "Come dire", vuole puntare l'attenzione all'importanza di comunicare attraverso i progetti, perché, specificano i designer, «non importa quale sia il mezzo, ma è il significato che conta, il messaggio. Ecco perché grafica e prodotto per noi sono esattamente sullo stesso piano. Può trattarsi di un oggetto o di un progetto editoriale, un poster, una copertina per una rivista, un'illustrazione, un'installazione artistica, un allestimento o una campagna pubblicitaria. Non è il modo ma il fine che ci interessa e che in qualche modo contraddistingue i nostri progetti».

Per l'occasione sarà ancora in distribuzione il catalogo della collana "Display. Quaderni di design" con testi di Beppe Finessi, Renzo di Renzo, e della curatrice Stefania Portinari.
Informazioni all'assessorato alla cultura: 0444222122-321354, [email protected]

 

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Iniziative per la Giornata della memoria

Comune di Vicenza     

 

27 gennaio 2010: iniziative per la "Giornata della memoria"

Manifesto per La giornata della memoriaIn occasione della "Giornata della memoria" il sindaco Achille Variati domani mattina, mercoledì 27 gennaio, presenzierà alla cerimonia organizzata dalla Prefettura di Vicenza al Teatro Astra, che avrà inizio alle 10.30. Il prefetto Melchiorre Fallica consegnerà, alla presenza dei sindaci dei comuni coinvolti, le medaglie d'onore a 112 vicentini, militari e civili, e ai familiari di quelli deceduti, deportati ed internati nei lager nazisti.
Proseguono inoltre, le iniziative organizzate dagli assessorati alla cultura e all'istruzione e politiche giovanili del Comune con alcune associazioni e scuole del territorio. Cinema, musica, teatro, mostre, incontri ed iniziative per le scuole per non dimenticare la persecuzione del popolo ebraico e di quanti si sono opposti allo sterminio nazista.
Domani alle 16.30 Franco Busetto, ex internato del campo di concentramento di Mauthausen ed autore del libro "Tracce di memoria. Dall'università a Mauthausen" porterà la sua testimonianza. L'incontro in programma all'Informagiovani (contrà Barche 55) per iniziativa dell'assessorato all'istruzione e alle politiche giovanili, proseguirà con la proiezione di un documentario sui campi di sterminio nazisti. Samuel Artale, sopravvissuto ad Auschwitz e Birkeneau, la cui famiglia è stata sterminata quando aveva appena 8 anni, porterà la sua testimonianza sempre mercoledì 27 alle 20.30 nel palazzo del Monte di Pietà in (contrà del Monte 13). L'incontro è organizzato dal consorzio Unibus Europa Travel.
Domani sono in programma ben due concerti. Alle 18 nella sala concerti del conservatorio "A. Pedrollo" (contrà San Domenico 33) il primo "Concerto della memoria" proporrà brani tratti dall'opera di Zwi Bacharach e dai Racconti dei Chassidim di Martin Buber. Sarà eseguito dall'Ensemble di percussioni diretto da Guido Facchin, dalla classe di fisarmonica di Davide Vendramin e dal Coro del Conservatorio diretto da Laura Martelletto (info 0444507551, ingresso libero)
Ancora mercoledì 27, ma alle 20.30, il Teatro comunale ospiterà il secondo "Concerto della memoria" con l'esecuzione di "Quatuor pour la fin du temps" di Olivier Messiaen (1908 - 1992) da parte del Trio di Parma (Alberto Miodini, pianoforte, Ivan Ramaglia, violino, Enrico Bronzi, violoncello) e con Alessandro Carbonare, clarinetto e Sandro Cappelletto, voce recitante (ingresso: intero 25 euro, ridotto 20 euro, giovani under 30 15 euro , Società del Quartetto 0444543729).
All'Areopago del Centro culturale San Paolo (viale Ferrarin 30) è già iniziata la rassegna cinematografica dedicata alla Shoah con il ciclo "Le immagini della memoria: film a volte disturbanti ma onesti". Proposti in collaborazione con il liceo scientifico G. B. Quadri (0444937499) i film sono ad ingresso libero e con inizio alle 20.45. Il terzo film in calendario, "Il bambino con il pigiama a righe" di M. Herman (2008), verrà proiettato il 27; il 28 sarà la volta de "Il falsario - Operazione Bernhard" di S. Ruzowitzky (2007) per concludere il 29 con "Camminando sull'acqua" di E. Fox (2004).
Tra gli spettacoli teatrali in calendario uno si svolge fuori città, nell'auditorium delle scuole elementari "A. Moro" di Sovizzo (via Alfieri 1). Qui mercoledì 27 l'Ensemble Vicenza Teatro proporrà il reading "Clara disse: «...nella memoria, che ne parlino anche le pietre»" con Roberto Giglio (attore e regista), Elena Schleifer e Irma Sinico (info: 0444370470, 3355439976, [email protected] ).

Proseguono le due mostre inaugurate nei giorni scorsi. La mostra fotografica "L'assenza del limite: i bambini della Shoah", in ricordo dei bambini coinvolti nell'inferno della Shoah, ha già riscosso consensi nel mondo della scuola registrando infatti ben 870 prenotazioni. L'esposizione a cura dell'assessorato all'istruzione e alle politiche giovanili in collaborazione con Bortolo Borgato e l'associazione polisportiva Juventina di Bertesina, sarà aperta fino all'11 febbraio alla Stamperia d'arte "Busato" a palazzo Muttoni in contrà porta S. Lucia 38 (dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18.30 e la domenica dalle 9 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30; le scuole potranno avere accesso agli spazi espositivi dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e potranno prenotare la visita telefonando all'ufficio interventi educativi 0444222112-113 o inviando un'e-mail a [email protected] . Su richiesta sarà possibile avere anche il supporto di una guida).
La mostra pittorica di grandi tele sulla Shoah di Vincenzo Gornati dal titolo "Dov'era l'uomo, dov'è l'uomo? Dov'era Dio, dov'è Dio? A chi chiedere conto, a chi attribuire responsabilità", allestita all'Areopago del Centro culturale San Paolo (viale Ferrarin 30) in collaborazione con il liceo scientifico G. B. Quadri, rimarrà aperta fino a venerdì 29 gennaio dalle 16 alle 19 (visite fuori orario per gruppi e scolaresche su prenotazione 0444937499 [email protected] ).
Inoltre la biblioteca civica Bertoliana propone dei suggerimenti di lettura dedicati alla "Giornata della memoria. Per non dimenticare". Ben 29 titoli suddivisi tra Diari e memorie, Narrativa, Libri per ragazzi. A disposizione anche 14 film e 4 documentari (per consultare il catalogo www.bibliotecabertoliana.it ).

Le iniziative continuano giovedì 28 alle 15.30 con Roberto Monicchia, docente dell'Istituto Rossi, sarà impegnato in una lezione di storia dal tema "L'ascesa del nazismo in Germania" a cui seguirà la proiezione del film "La rosa bianca" di M. Rothemund (2005). Venerdì 29 alle 15.30 Mary Pilastro, docente del Liceo Quadri, che parlerà della Shoah. Si potrà poi vedere il film "Il bambino con il pigiama a righe" di M. Herman (2008).
Venerdì 29, all'istituto "S. Boscardin" (via Baden Powell 35), sarà organizzato un incontro per le scuole: le classi terze e quarte ascolteranno Sonia Residori, dell'Istituto storico della resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Vicenza (0444928488).
Sabato 30 gennaio alle 20.30 al Teatro Astra (contrà Barche 53) l'assessorato alla cultura propone l'opera Brundibar di Hans Krása per soli e coro di voci bianche eseguita dal Coro "Pueri Cantores" diretti da Roberto Fioretto (opera su libretto di Adolf Hoffmeister, ingresso intero 10 euro, ridotto 5 euro; prevendita presso ufficio del teatro Astra stradella dell'Isola 19, dal martedì al venerdì 9.30-13, 15-18 e www.greenticket.it . Per informazioni: [email protected]  0444323725). L'opera fu eseguita per la prima volta nel ghetto di Terezin "Brundibár" il 23 settembre 1943 e successivamente altre cinquanta volte in forma ufficiale. Il successo fu tale che in realtà le repliche furono innumerevoli, organizzate clandestinamente dai prigionieri nei luoghi più disparati del campo. Quasi tutti i bambini internati protagonisti furono poi trasferiti a Auschwitz, tra cui il compositore Hans Kràsa, ucciso nel 1944.
Ancora letture ma allo spazio Bixio (via Mameli 4 ,angolo Via Nino Bixio) domenica 31 alle 21 con Piergiorgio Piccoli, Anna Zago, Carlo Properzi Curti, Aristide Genovese che si cimenteranno nella "Lettura di alcune pagine scelte dal diario di Etty Hillesum". Alle tastiere Roberto Jonata. A cura di Theama Teatro (ingresso 10 euro 0444322525-392 1670914).

Infine, per dare un ulteriore contributo all'iniziativa volta al recupero della memoria storica, l'assessorato all'istruzione e alle politiche giovanili preparerà un dvd che sarà consegnato alle scuole medie e superiori della città per essere utilizzato come materiale didattico e di approfondimento. Il dvd conterrà due interviste condotte dal giornalista Stefano Ferrio: nella prima si potrà sentire la voce di Gilberto Salmoni, ex internato del campo di concentramento di Buchenwald ed autore del libro "Una storia nella storia. Ricordi e riflessioni di un testimone di Fossoli e Buchenwald"; nella seconda sarà Franco Busetto, ex internato del campo concentramento di Mauthausen ed autore del libro "Tracce di memoria. Dall'università a Mauthausen", racconta la sua esperienza.
CONCERTO
Brundibar di Hans Krása
Sabato 30 gennaio
Teatro Astra (contrà Barche 53), ore 20.30
Coro "Pueri Cantores" diretto da Roberto Fioretto
Regia diSilvia Brunello

Trama
Brundibar narra la storia di Pepicek e Anika, due fanciulli orfani di padre che hanno bisogno di denaro per acquistare dei latte per la madre, gravemente ammalata. Decidono di esibirsi in canzoni e danze imitando un burbero musicista ambulante chiamato Brundibàr, un suonatore di organetto che pare guadagni bene da questa attività. Cantano una canzone allegra, ma le loro deboli voci non arrivano alle orecchie dei passanti che non fanno caso alla loro musica troppo debole in confronto a quella prodotta da Brundibàr.
Il cattivo Brundibàr, irritato per l'intrusione dei due fratelli sul "suo luogo di lavoro", li fa scacciare dalla piazza. I due fratelli tristi riflettono sul da farsi ed ecco che allora giungono in foro aiuto tre animali: un gatto, un passero e un cane. Gli animali conoscono tutti i bambini del vicinato e li radunano il giorno successivo per cantare tutti insieme una canzone. Finalmente il canto dei fanciulli copre il suono dell'organetto dello strimpellatore e i soldi dei passanti riempiono il cappellino di Pepicek e i due ragazzi sono felici perché hanno denaro a sufficienza per comperare il latte per la mamma.
Ma il cattivo Brundibàr non rassegnato, strappa il denaro dalle mani dei bambini e si dà alla fuga. Viene rincorso, raggiunto e sconfitto dai fratellini e dai loro amici che suggellano la vittoria sulla malvagità di Brundibàr con un canto.
A prima vista l'opera rappresenta una bella favola per bambini, ma fuori della metafora la simbologia appare in tutta la sua intensità: il perfido Brundibàr incarna la figura del male (l'oppressione nazista) e i fanciulli rappresentano le inermi vittime dello sterminio, che fanno pensare ad un futuro riscatto nell'unione solidale tra di loro ("la vittoria possiamo ottenere contro il malvagio dittatore / diamo al mondo un bell' esempio" atto II).
Ma la visione che doveva trasparire dell'opera per il Ministro Propaganda nazista Joseph Göbbels aveva l'intento di mascherare la realtà del campo di Terezin, fornendo un' immagine distorta e falsa di quanto accadeva nella città-ghetto.
Questa menzogna fu documentata in un cortometraggio girato dalla Croce Rossa Internazionale dal titolo "Il führer dona una città agli ebrei".


Biografia di Hans Krása (Praga 1899 - Auschwitz 1944)
Allievo di Alexander von Zemlinsky si mise in luce per un gran talento musicale sin da giovane, tanto che all'età di 11 anni alcune sue composizioni erano già state eseguite in pubblico. Scrisse musica da camera, opere teatrali e sinfoniche, canzoni e vari spettacoli teatrali, anche se gran parte di queste opere non furono più trovate al termine della guerra. Brundibar nacque nel 1938 per un concorso organizzato dal ministero della pubblica istruzione della Repubblica Ceca, e fu eseguito per la prima volta in un orfanatrofio ebraico a Praga nel 1942. tra il '44 e il ‘45 Brundibar fu eseguito per ben 55 volte all'interno del campo di Terezin dove non mancavano i bambini.

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Mostra sull'infanzia in Africa

Comune di Vicenza

Allo spazio LAMeC si inaugura "Close The Circle", mostra fotografica sull'infanzia in Africa


Sabato 30 gennaio, alle 18, allo spazio LAMeC (piano terreno della Basilica Palladiana) sarà inaugurata la mostra fotografica sull'infanzia in Africa intitolata "Close The Circle". Il percorso espositivo sarà articolato in tre filoni - schiavitù minorile, giochi, alfabetizzazione - che corrispondono a tre articoli tratti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989. L'iniziativa è promossa dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza in collaborazione con lo studio fotografico Labo. Gli autori delle foto, Fabiano Avancini, Silvia Morara, Alessandro Tosatto, spiegano che "l'obiettivo della mostra è quello di far conoscere ai coetanei italiani la difficoltà di essere bambini in un paese del terzo mondo. Per una nostra scelta, tuttavia, la durezza di quell'ambiente sarà presente solo in una sezione; nelle altre due si vuole dare un segno positivo e di speranza". Durante la vernice è prevista anche un'asta di beneficenza delle stampe esposte, che si svolgerà nella modalità della Silent Auction (asta silenziosa): i fondi raccolti dalla vendita andranno ad alcune organizzazioni non governative (Ong) operanti in Africa quali Amici di Angal Onlus, Mani Tese, Vis e Cuamm.
"Close The Circle" resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. L'ingresso è gratuito.
Informazioni all'assessorato alla cultura (0444 222114, [email protected]) e allo studio Labo (0444 235292, [email protected]).

"Vidomegon, Schiavitù minorile" è il nome della prima sezione dell'esposizione: qui Alessandro Tosatto propone alcuni scatti che mostrano lo sfruttamento e il traffico dei minori in Benin. Oggi l'ex colonia francese è vittima di sfruttatori senza scrupoli che approfittano della povertà delle famiglie per sottrarre loro i figli, allontanarli dal villaggio e farli diventare fonte di reddito.
La seconda sezione è "African Toys, Diritto al gioco" con immagini di Silvia Morara, che documentano i bambini di alcuni paesi dell'Africa durante i loro giochi. Lo scopo della fotografa emiliana è, come lei stessa afferma, "semplicemente quello di mostrare l'importanza e la centralità del gioco per tutti i bambini, indipendentemente dal contesto in cui vivono".
L'ultima parte della mostra, "Alfabeto, Diritto all'istruzione", vede i lavori di Fabiano Avancini il quale intende far emergere l'importanza dell'istruzione come via d'uscita alla povertà e a tutto quello che ne consegue. Avancini documenta la situazione dell'Angola dove l'alfabetizzazione, grazie all'intervento dei padri Salesiani, ha avuto un incremento del 340% in soli due anni. "Sono bambini consapevoli di poter essere felici - afferma Avancini - e l'istruzione è la possibilità di credere nel futuro".

"Close The Circle" resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. L'ingresso è gratuito.
Informazioni all'assessorato alla cultura (0444 222114, [email protected]) e allo studio Labo (0444 235292, [email protected]).

Biografie

Nato a Piombino Dese (PD) nel 1969, Alessandro Tosatto si trasferisce presto a Milano. Inizia a lavorare nel 1992 sulla cronaca della città e collabora con agenzie milanesi e con l'Associated Press. Nel 1993 iniziano i suoi viaggi nei paesi balcanici. Successivamente viaggia in Albania, Iraq e Turchia, Israele, Palestina, Pakistan. È tra i primi occidentali a entrare in Afghanistan documentando il cambio di governo e la speranza della popolazione civile. Dal 2002 si occupa principalmente di Africa. Per Mani Tese, lavora in Benin contro lo sfruttamento e il traffico di bambini, realizzando un reportage poi esposto alla sede Unicef di Firenze. Nel 2004 pubblica un libro sulla Guinea Bissau; nello stesso anno realizza un reportage sulla difficile situazione in Georgia. Nel 2006 Tosatto pubblica con l'Ong CESVi il libro "Fuori dai Margini".

Silvia Morara è nata a Bologna nel 1971. Laureata in filosofia, inizia a lavorare come fotoreporter per un quotidiano locale, dopodiché si trasferisce a Milano per collaborare con diverse agenzie fotografiche. Tra il 1999 e il 2001 Morara documenta prevalentemente le realtà dei Balcani. Dopo l'11 settembre si muove in Israele-Palestina e in Pakistan e Afghanistan. Dal 2002 si dedica meno alla cronaca e più all'approfondimento di storie, in particolar modo quelle riguardanti l'Africa. Nel 2006, assieme ad altri due fotografi, realizza il lavoro di ricerca-reportage "Milano XXI secolo". Nel 2008 esce "Bonassola, the quiet season", un libro a quattro mani sui luoghi e le genti della località ligure.
Attualmente continua la propria ricerca iconografica personale e collabora come fotografa freelance con diverse testate nazionali e internazionali.

Fabiano Avancini nasce a Padova nel 1969; diventa fotografo professionista nel 1991 e già nel 1992 esegue un reportage nei campi profughi della Croazia. Dallo stesso anno inizia a collaborare come fotogiornalista con diversi giornali locali e agenzie nazionali seguendo sport, cronaca nera e attualità. Nel 1996 è cofondatore dello studio LABO.it che affronta le sfide della fotografia digitale: seguono le collaborazioni con Il Gazzettino, Il Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Repubblica, Il Giornale di Vicenza, L'Unità, La Padania, Il Manifesto e con agenzie come Giacomino Foto, Farabolafoto, Ansa e Associated Press. Dal 1998 inizia la sua attività nel campo della fotografia commerciale. Nel 2006 compie un lungo viaggio in Cina per testimoniare la condizione causata in quel paese dalla lebbra. Nel 2008 partecipa alla collettiva della Proud Gallery di Londra in cui esponevano i vincitori del concorso "Renaissance" promosso dalla London Photographic Association. Nello stesso anno Avancini è vincitore ex aequo della sezione "Gioiello" del Premio per la Qualità Creativa in Fotografia. Riceve inoltre due menzioni d'onore all'International Photography Award nella categoria "Fotografia editoriale professionale". Nel 2009 continua l'attività nella fotografia commerciale. Eseguire inoltre un reportage in Africa per il Cuamm e organizza la mostra "Close The Circle" per raccogliere fondi di beneficenza pro alfabetizzazione.

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Suoni dall'altro mondo

Cooperativa Sociale Insieme    

 

Continua a Vicenza negli spazi della Cooperativa Sociale Insieme in via Dalla Scola 255 (zona san Pio X) l'iniziativa "Suoni dall'altro Mondo".
Si tratta di una mostra di strumenti musicali che raccoglie quasi un centinaio di esemplari provenienti da diversi continenti e che nello spazio espositivo ci conducono ad un veloce ed ideale"giro del mondo".
Partendo dalle berimbao del continente americano e percuotendo i tamburi e le campane agogò del continente africano si passa attraverso un'area destinata agli strumenti indiani a campana e le tamboura per finire con le cavigliere del continente oceanico realizzato con conchiglie.
Naturalmente visto il luogo che ospita la mostra non potevano mancare strumenti realizzati con materiale riciclato (pseudo flauti in pvc, tamburi realizzati con bombole ed altre percussioni). Abbiamo visto gli organizzatori della mostra in azione suonare una stampella come fosse un flauto o un corno. Infatti la cosa più piacevole della mostra è la possibilità di toccare ed ascoltare gli strumenti perché Davide Mattiazzi, Dante Calore e Francesco Gibaldi sono disponibilissimi a far "vivere" i suoni ed offrono a tutti i visitatori una esperienza vivace e stupefacente.
Basti pensare all'esperienza di sentire il basso e continuo suono di un didjeridoo o il suono impalpabile di un berimbao.
La mostra ormai è alle battute finali. Si concluderà il prossimo 23 gennaio pomeriggio con una lezione concerto offerta dal Sound Project a tutti i curiosi che vorranno intervenire.
"Sound Project" è un gruppo musicale di percussioni africane formato dal maestro Dante Calore e dai suoi allievi, tra i quali ricordiamo Alessandro Peron e Marco Chinchio. Insieme proporranno un repertorio di musica mandeng, ossia dell'Africa centro-ovest, dove Dante Calore ha avuto la possibilità di studiare le tecniche e la musica dello djembè (tamburo della Guinea).
La lezione concerto avrà inizio alle ore 16 e in una kermesse finale si esibiranno tutti gli allievi dei vari corsi precedentemente tenuti da Dante Calore.
La mostra è aperta fino al 23 gennaio con orario 10/12,30 e le 15/19 ed è ad ingresso libero. Per informazioni chiamare lo 0444511562

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I bambini nella Shoah, mostra fotografica

Comune di Vicenza

"L'assenza del limite: i bambini nella shoah": la mostra fotografica proposta alle scuole e alla città in occasione della giornata della memoria sarà visitata da 40 classi

870 alunni visiteranno la mostra fotografica "L'assenza del limite: i bambini nella shoah", in ricordo dei bambini coinvolti nell'inferno della shoah, che verrà inaugurata martedì 19 gennaio alle 17.30 a Palazzo Muttoni di contra' Porta Santa Lucia 38. L'iniziativa inserita all'interno del Piano dell'Offerta Formativa dell'assessorato all'istruzione del Comune di Vicenza ha riscontrato un notevole successo tanto da registrare l'adesione di 40 classi di 4 scuole primarie e 8 secondarie di primo grado guidate da 50 insegnati.
"Ritengo che, in occasione della giornata della memoria, le istituzioni nazionali e locali ed, in particolare, coloro che si occupano di formazione ed educazione, abbiano il dovere di trasmettere alle giovani generazioni il ricordo di un evento tragico e terribile come quello dei campi di sterminio -commenta l'assessore all'istruzione Alessandra Moretti manifestando la propria soddisfazione per il successo che ha riscosso questa iniziativa . - Conoscere ed approfondire la storia significa allontanare il pericolo che simili barbarie possano ripetersi. Ringrazio sentitamente Bortolo Brogliato per il prezioso contributo che in questi anni ha dato alla città di Vicenza e per aver dedicato tempo ed energie per un lavoro di ricerca e approfondimento di grande valore storico".
L'esposizione, proposta dell'assessorato all'istruzione ed alle politiche giovanili del Comune Vicenza e da Bortolo Borgato con l'associazione Polisportiva Juventina Bertesina, consentirà di conoscere la realtà vissuta dai bambini nei campi di sterminio. Gli studenti saranno accompagnati a visitare la mostra dai loro insegnati, che hanno partecipato ad incontri formativi condotti da Brogliato.
L'inaugurazione della mostra "L'assenza del limite: i bambini nella shoah" si terrà martedì 19 gennaio alle 17.30 a Palazzo Muttoni in contra' Porta Santa Lucia 38. Brogliato condurrà i visitatori, giunti per l'occasione, alla visita della mostra, dall'articolato percorso espositivo, che si compone, per la maggior parte, di reperti fotografici e testuali.
L'esposizione sarà aperta al pubblico dal 20 gennaio all'11 febbraio, dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 18.30 e la domenica dalle 9 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Le scuole potranno avere accesso agli spazi espositivi dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e potranno prenotare la visita telefonando all'ufficio interventi educativi (0444/222112-113) o inviando un'e-mail ([email protected]) Su richiesta sarà possibile avere anche il supporto di una guida.

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Fune di Alberto Scodro

Agenzia del Contemporaneo

Alberto Scodro

FUNE
Monotono, Viale Milano 60, Vicenza


Inaugurazione: venerdì 15 gennaio ore 19.00
Periodo mostra: dal 16.01.10 al 28.02.10
Orario: da lunedì a venerdì, dalle 09.00 alle 18.00;
sabato e domenica su appuntamento



Tutto ciò che cade dall'alto è generatore, ciò che
esala verso l'alto è nutritore.
Asclepio



Fune è la mostra personale del giovane artista veneto Alberto Scodro che inaugura venerdì 15 gennaio 2010 alle ore 19.00 a Monotono, lo spazio per il contemporaneo vicentino di riferimento a Nordest. Il progetto espositivo è realizzato in collaborazione con Fondazione Bevilacqua la Masa, Fondazione Claudio Buziol e Fuoribiennale, alcune tra le realtà territoriali maggiormente significative e attive nell'ambito della cultura contemporanea e dell'arte emergente. La mostra rappresenta infatti il primo passo di un percorso che mira a rendere la collaborazione tra le realtà indicate stabile e continuativa, per tracciare le linee di un progetto comune dedicato a favorire la giovane arte e l'immissione degli artisti stessi all'interno della rete culturale territoriale.

Fune è un'unica installazione con l'intenzione di dare unità a tutti i 500 mq di Monotono. Un'unica macchina che contempla l'idea di elevazione e di deposito, di destrutturazione e di produzione, di accumulo e di espulsione.
Nel seminterrato una scultura, che con il vapore muta di stato alcuni disegni (piante di architettura), al piano terra due grondaie che passando per i lucernari raccolgono acqua piovana, elemento d'attivazione per l'installazione al piano inferiore: fucina della macchina meteopatica. In alto, nell'ultima stanza, piante di limoni, il loro profumo. Da qui una serie di funi si fionda all'esterno, ancorando il tutto in tesa relazione con il circostante.

L'inaugurazione della mostra si inserisce nell'ambito di "Vie di Fuga" (15-17 gennaio 2010), una tre giorni di eventi e iniziative voluta dal Comune di Vicenza e dalla Regione del Veneto per lanciare la città su una piattaforma nazionale e internazionale in attesa della riapertura della Basilica palladiana nel 2011 ed avviene in concomitanza con l'incontro "Young Young Young. E i giovani? Luoghi e attivatori della giovane creatività italiana", una tavola rotonda con Fondazione Claudio Buziol, Fondazione Bevilacqua la Masa, Viafarini e Fuoribiennale per parlare di arte emergente.

ALBERTO SCODRO:
Nato a Nove (VI), classe 1984, studi a Venezia presso la Facoltà di Arti Visive e dello Spettacolo dello IUAV di Venezia, Alberto Scodro è stato assegnatario nel 2009 di uno degli Atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa. I suoi lavori più recenti muovono tra l'installazione site-specific, la performance e la pittura intorno all'idea di trasformazione della materia e del territorio. La sua tensione ampiamente intuitiva lo porta a sviluppare opere in cui immaginario, analisi specifiche dei linguaggi artistici ed interazione con il luogo espositivo stesso concorrono in sintesi avvincenti e peculiari a formare l'immagine finale che riesce sempre a ritrasmettere la freschezza e leggerezza dell'intuizione pur nella gestione complessa dei materiali e del know how tecnico utilizzato.
Nel 2009 ha tenuto una personale "Cardine" presso il Teatro Instabile di Napoli e partecipato a numerose collettive tra cui: "ALEPH", Krossing-Evento Collaterale della 53° Esposizione Internazionale d'arte La Biennale di Venezia; "Back to Front", Spazio Via Brunetti 49, Roma; "Open Studios & Artist Talk", Palazzo Carminati, Venezia; "Transvisions" con Mario Airò e Christophe Terlinden, a cura di Luk Lambrecht a Strombeek, Belgio; "Disagi. Immagini dal Manicomio di San Servolo", Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia; "Open #1", Magazzini del Sale, Venezia, "Partenze&Arrivi - Percorsi di arte contemporanea #2" presso gli studi Boston University, Venezia. La sua prossima collettiva è OPERA 2009 presso Via Farini DOCVA a Milano il prossimo 19 gennaio.

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Vie di fuga, dal 15 al 17 a Palazzo Braga

Comune di Vicenza   

 

VIE DI FUGA 15-16-17 gennaio 2010: Palazzo Braga Valmarana diviene il principale scenario per design e architettura, con la mostra-mercato Young Designer Home, l'esposizione degli architetti Traverso-Vighy a cura di VAGA, gli incontri e i workshop

Evento di punta del cartellone di Vie di fuga, la tre giorni (dal 15 al 17 gennaio) di eventi dedicati al contemporaneo organizzata dal Comune di Vicenza e la Regione del Veneto in attesa della riapertura della basilica palladiana nel 2011 sarà, sabato 16 e domenica 17 gennaio, la prima edizione di Young Designer Home, la mostra - mercato del design organizzata da Coscablog con lo scopo di valorizzare il talento di giovani progettisti contribuendo a creare spazi di visibilità per i loro progetti. Nella splendida cornice di Palazzo Valmarana Braga, edificio di architettura palladiana situato nel pieno centro della città in Corso Fogazzaro 16, 33 progettisti appartenenti ad ambiti diversi, dall'industrial design al fashion e agli accessori, esporranno le loro creazioni all'interno di un allestimento creato ad hoc all'interno del piano Nobile. Oltre a questo evento è prevista una pubblicazione contenente la raccolta dei progetti dei designer partecipanti. Young Designer Home è il primo di una serie di eventi che costituiranno un punto d'incontro periodico, costante e itinerante, per dare la possibilità ai giovani designer e creativi di farsi conoscere e soprattutto di conoscersi, per instaurare rapporti e collaborazioni oltre l'evento stesso.
Sempre Palazzo Valmarana Braga ospiterà la mostra "Space made light, Traverso-Vighy 1994-2009" promossa da VAGA che presenta una raccolta delle principali esperienze progettuali dello studio vicentino. In questa occasione espositiva gli architetti vicentini utilizzano luce ed immagini per dare una nuova interpretazione di uno spazio urbano di prestigio quale è il portico d'ordine ionico del Palazzo Valmarana Braga di Andrea Palladio.
Numerosi gli altri appuntamenti dedicati al design nel cartellone di Vie di fuga tra cui l'incontro "Riccardo Blumer, scoperte e ricerca per il nuovo design: un triennio all'ISAI di Vicenza" a cura di Istituto ISAI che si terrà giovedì 14 gennaio alle 18 presso la sala Marzotto della Camera di Commercio di Vicenza in corso Fogazzaro, 37 e la mostra "Come dire" dei designer Joe Velluto a Casa Cogollo.
Tutte le immagini delle creazione dei designer e progettisti che parteciperanno a Young Designer Home sono scaricabili dal link www.youngdesigner.it/pressYDH.zip

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Ultimi giorni per la mostra di Bianconi

Fondazione Vignato per l'arte

Vicenza, ultimi giorni per visitare la mostra di Andrea Bianconi alla biblioteca "La Vigna"

 

Ultimi giorni d'apertura per la mostra "sapere non sapere" di Andrea Bianconi alla Biblioteca Internazionale "La Vigna" di Vicenza. Organizzata dalla Fondazione Vignato per l'Arte, l'esposizione dell'emergente artista vicentino trasferitosi a New York e protagonista di numerose mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti chiuderà infatti il 16 gennaio e sarà visitabile da mercoledì a sabato con il nuovo orario dalle 12 alle 18.

"sapere non sapere" è un progetto che indaga il rapporto tra la conoscenza e l'emozione, appositamente pensato per lo spazio che lo ospita e che diventa così parte integrante dell'opera: l'antica Casa Gallo, restaurata negli anni Sessanta dall'architetto Carlo Scarpa all'interno del complesso edilizio di Palazzo Brusarosco Zaccaria, oggi sede della Biblioteca La Vigna.

L'installazione, curata da Oliver Tschirky, critico d'arte specializzato nell'arte contemporanea già vicedirettore di Art Basel e organizzatore capo di Art Basel Miami, ha il patrocinio della Regione Veneto e del Ministero dei Beni Culturali.

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Quotidiano | Categorie: Mostre

You can see infinity

Studio Attilio Pavin

*YOU CAN SEE INFINITY di ATTILIO PAVIN

YOU CAN SEE INFINITY è un'installazione site specific interattiva
pensata appositamente da Luca C Matteazzi per l'artista ATTILIO PAVIN,
fotografo noto anche per le sue fotografie del muro di Berlino.
È un'opera sicuramente in tema con la manifestazione VIE DI FUGA: un
grande muro che, dipendentemente da dove lo si guarda, può aprirsi o
chiudersi. Da un lato c'è l'ingrandimento di quella che forse è
l'immagine più straordinariamente significativa scattata da Attilio
Pavin prima dell'"apertura del muro". L'altra parte, invece, è lasciata
bianca e anonima perché, non sappiamo quando e dove, ma un altro muro
"sarà chiuso". La scelta di lasciare una parete senza niente darà così
modo al pubblico che se la ritroverà difronte, di lasciare uno scritto
od un disegno sul tema del muro, dei muri.

L'opera YOU CAN SEE INFINITY di ATTILIO PAVIN sarà visibile a Vicenza in
Contrà del Monte dal 15 al 17 gennaio 2010 nell'ambito della
manifestazione VIE DI FUGA.
visitate il nuovo sito: http://www.attiliopavin.it/mostra_vie_di_fuga.htm

 


Vi invito a visitare la mia installazione e quelle di Luca C.Matteazzi
grazie


â–ºVICENZA Piazza dei Signori

UN'ALTRA GUERRA INUTILE
Installazione site specific di LUCA C MATTEAZZI


►VICENZA Contrà del Monte

SOLO LA NATURA CI PUÓ SALVARE
Installazione site specific di LUCA C MATTEAZZI


►VICENZA Contrà del Monte

YOU CAN SEE INFINITY
Installazione site specific interattiva di ATTILIO PAVIN (da un'idea di
Luca C Matteazzi)

 

LE OPERE, PENSATE E REALIZZATE PER LA MANIFESTAZIONE VIE DI FUGA,
SARANNO VISIBILI NEI GIORNI 15, 16 E 17 GENNAIO 2010, DALLE ORE 0 ALLE
ORE 24.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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