Mostra "Come dire"
Mercoledi 27 Gennaio 2010 alle 18:21 | non commentabile
Comune di Vicenza
Finissage della mostra "Come dire" dello Studio JVLT joevelluto a Casa del Palladio
Il successo di pubblico ottenuto dalla mostra intitolata "Come dire" e l'entusiasmo suscitato dalle creazioni dello studio JVLT JoeVelluto sono stati gli elementi che hanno convinto l'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, organizzatore dell'evento, a proporre per sabato 30 gennaio il finissage ad ingresso libero dell'esposizione a Casa Cogollo detta del Palladio (Corso Palladio, 165): dalle 16 alle 19 saranno presenti i designer per incontrare di persona i visitatori.
Lo studio di design e comunicazione JVLT JoeVelluto, capitanato dal giovane Andrea Maragno, ha sede a Vicenza ma lavora a livello internazionale. Nato nel 2004, lo studio collabora con famose aziende e istituzioni internazionali, da Pandora Design a Pitti Immagine alla Triennale di Milano, da CoincasaDesign a Bosa ceramiche, oltre che con diverse università . Nel 2005 ha curato il volume Salefino, dedicato ai designer italiani della nuova generazione.
Tra i suoi prodotti in mostra vi sono bottiglie di vino monodose in vetro pirex per serate conviviali indimenticabili, coroncine del rosario usa e getta in pluriball, tastiere di computer dai tasti calligrafici, schedine del lotto vincenti e avvincenti oggetti grafici, una boccia in vetro con stanzina privè per pesci rossi, all'insegna della sperimentazione e dell'invenzione, il tappetino Doormad che "morde" le porte, il sapone BubbleSoap che contiene al suo interno un bastoncino per fare le bolle come in un gioco da bambini, il vaso schiacciato Saving per salvare spazio ed essere ecologici, il diffusore universale che trasforma alcune bottiglie di plastica in una doccia risparmia-acqua. Inoltre la mostra presenterà una Fionda molto contemporanea, Red pencil ovvero matite oversize di terracotta rossa per scrivere su superfici porose. La filosofia di base di JVLT JoeVelluto è quindi progettare con finalità artistiche e comunicative dato che, in un mondo già saturo di oggetti, preferisce progettare "l'inutilità " e occuparsi di ricerca e di idee creative con un lato ludico o affettuoso, guardando con occhi differenti al modo di impiegare gli oggetti di tutti i giorni. Il titolo della mostra infatti, "Come dire", vuole puntare l'attenzione all'importanza di comunicare attraverso i progetti, perché, specificano i designer, «non importa quale sia il mezzo, ma è il significato che conta, il messaggio. Ecco perché grafica e prodotto per noi sono esattamente sullo stesso piano. Può trattarsi di un oggetto o di un progetto editoriale, un poster, una copertina per una rivista, un'illustrazione, un'installazione artistica, un allestimento o una campagna pubblicitaria. Non è il modo ma il fine che ci interessa e che in qualche modo contraddistingue i nostri progetti».
Per l'occasione sarà ancora in distribuzione il catalogo della collana "Display. Quaderni di design" con testi di Beppe Finessi, Renzo di Renzo, e della curatrice Stefania Portinari.
Informazioni all'assessorato alla cultura: 0444222122-321354, [email protected]