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Nuovo allestimento per la Basilica. Sarà più versatile e con una terrazza interna

Di Nicola Tonello Giovedi 17 Settembre 2015 alle 17:45 | 0 commenti

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E’ stato presentato questa mattina giovedì 17 settembre sulla terrazza della Basilica Palladiana dal vicesindaco Bulgarini D’Elci e dal professor Mauro Zocchetta il progetto per il nuovo allestimento espositivo che sostituirà l’esistente struttura installata in occasione del triennio goldiniano. Una nuovo concetto pensato per le future mostre che sarà visto come una piazza libera dalle sale e una terrazza interna alta 4 metri dalla quale si potrà ammirare il ventre del gioiello cittadino.

“Una valorizzazione del grande spazio carenato – spiega Bulgarini D’Elci – che vedrà uno spazio espositivo un po’ più versatile e modulare prestandosi alle diverse occasioni di allestimento di ciascuna mostra”. Partendo dall’idea di recuperare circa l’85% dell’impianto esistente, il professor Zocchetta, docente all’Accademia delle Belle Arti di Venezia e già curatore dell’allestimento a Palazzo Chiericati, descrive il progetto come un grande abbraccio al visitatore. Prevederà 12 ambienti espositivi  parzialmente coperti disposti sei per parte su due assi paralleli, in mezzo ai quali si sviluppa una rampa che salirà fino a una sorta di terrazza affacciata su tutto lo spazio carenato. La piazza interna inoltre, che precederà l’effettivo spazio espositivo, fungerà da piccola piazza di 250 metri quadrati che permetterà di ammirare la Basilica senza necessariamente entrare in mostra. “Le luci naturali – precisa Zocchetta – potranno finalmente tornare ad illuminare l’interno del monumento grazie alla riapertura delle finestre , permettendoci di riappropriarci non solo del ventre di questa grande balena, ma anche del collegamento visivo con il loggiato esterno”. L’idea, che nelle prossime settimane conta di diventare progetto esecutivo, sarà dunque di convertire l’allestimento per la prossima primavera e per far ciò sarà necessario che l’amministrazione trovi già da subito i partner necessari per coprire una cifra che va dai 100 ai 130 mila euro che serviranno a trasformare l’attuale struttura, anziché smaltirla con una spesa a fondo perduto di oltre 50 mila euro. “Sono certo – conclude il Vicesindaco – che non mancheranno le realtà imprenditoriali capaci di cogliere l’opportunità di associare il proprio brand un operazione tanto prestigiosa e così intimamente legata alla nostra identità culturale e territoriale”.

 

Comune di Vicenza - Un allestimento temporaneo che non solo consenta di leggere, ma addirittura valorizzi l'interno della Basilica Palladiana, riutilizzando per l'85% i materiali e gli impianti attuali. Parte da qui, cioè dal recupero dell'eccezionalità architettonica del grande ventre vuoto del monumento, la nuova fase della valorizzazione del simbolo di Vicenza, concluso il tempo delle grandi mostre curate da Marco Goldin.

“L'allestimento funzionale a quelle esposizioni - ha detto oggi il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, presentando la nuova idea progettuale elaborata dal professor Mauro Zocchetta, docente dell'Accademia di Belle Arti di Venezia – non consentiva di leggere appieno lo spazio interno del monumento che invece riteniamo debba essere un elemento irrinunciabile della prossima stagione di esposizioni. Per questo abbiamo pensato che il nuovo allestimento temporaneo dovesse ripartire da qui, cioè dalla leggibilità della Basilica, senza tuttavia costringerci a rinunciare a mostre bisognose di molta cura sotto gli aspetti della sicurezza e del microclima. Abbiamo inoltre ritenuto che il nuovo allestimento dovesse essere versatile, modulare, capace di ospitare anche più eventi espositivi in contemporanea; e che dovesse riutilizzare il più possibile materiali e impianti dell'attuale installazione, di cui siamo proprietari. Elementi, questi, che abbiamo tutti ritrovati in una ricerca che il professor Mauro Zocchetta, già curatore dell'allestimento per palazzo Chiericati con l'architetto Emilio Alberti e di una prossima mostra sulla Grande Guerra proprio in Basilica, stava per suo conto elaborando nell'ambito di un incarico per le acciaierie Beltrame. A partire dalle nostre comuni riflessioni, il professor Zocchetta ha partorito una bella idea, facendone dono alla città. Ora si tratterà di condividerla e tradurla in progetto esecutivo, anche se giunta, maggioranza, autorevoli portatori di interesse come Cisa, Italia Nostra, Fai, Amici dei monumenti e – in modo informale - la stessa Soprintendenza, hanno già avuto modo di visionarla e, penso di poter dire, apprezzarla".

Il nuovo allestimento, come ben rappresenta il modellino costruito da Zocchetta che lo ha immaginato come un grande abbraccio al visitatore, prevede 12 ambienti espositivi parzialmente coperti, disposti sei per parte su due assi paralleli, in mezzo ai quali si sviluppa una rampa che sale fino a una sorta di terrazza affacciata, a 4 metri d'altezza, sul grande spazio carenato. Quello stesso eccezionale spazio architettonico che si può completamente apprezzare anche da una sorta di piazza interna, di 250 metri quadrati, che precede l'accesso alle sale, e che consente di visitare la Basilica senza dover necessariamente entrare in mostra.

“L'interno della Basilica - ha precisato a questo proposito il professor Mauro Zocchetta – potrà tornare finalmente ad essere illuminato dalla luce naturale, grazie alla riapertura di tutte le finestre, permettendoci di riappropriarci non solo del ventre di questa grande balena, ma anche del collegamento visivo con le logge palladiane esterne”.

I 12 ambienti così immaginati, tutti dotati di microclima e illuminazione recuperati assieme alle pannellature dal precedente allestimento, potranno ospitare fino a 100 opere di dimensioni importanti, anche in due mostre indipendenti tra loro, senza contare le superfici espositive che si affacciano sulla rampa.

Nelle prossime settimane l'idea diventerà progetto esecutivo, perché obiettivo dell'amministrazione è convertire l'allestimento in primavera.

“Già da ora – ha annunciato il vicesindaco – entriamo però nella fase di ricerca di sponsor per coprire i circa 100 mila euro che serviranno a trasformare l'attuale struttura, anziché smaltirla con una spesa a fondo perduto di oltre 50 mila euro. Sono certo, a questo proposito, che non mancheranno le realtà imprenditoriali capaci di cogliere l'opportunità di associare il proprio brand a un'operazione tanto prestigiosa e così intimamente legata alla nostra identità culturale e territoriale”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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