Il paese silenzioso, storia di un Veneto che non c'è più

Da Vicenzapiù n. 233
Memorie di un Veneto rurale raccontate da un giovane esordienteÂ
“Storia della mia gente†è il titolo del libro di Edoardo Nesi premiato con lo Strega nel 2011. Dal canto suo Michele Santuliana, giovane studente di Lettere classiche, ha deciso di raccontare la gente di Sant'Urbano, la frazione collinare di Montecchio Maggiore dove è nato e cresciuto. Insomma, ha deciso di raccontare i suoi paesani, che in qualche modo sono anche i nostri. Lo ha fatto in “Il paese silenzioso – storia di un Veneto che non c'è più†pubblicato da Edizioni Biblioteca dell'Immagine e pronto per gli scaffali delle librerie per i primi di maggio. Continua a leggereRassegna stampa: politica, economia e fatti

Alcune notizie tratte dalle edizioni odierne di GDV, Corriere del Veneto e Gazzettino
- Confartigianato vuole trasformare la provincia in un laboratorio europeo di mobilità sostenibile. L'obiettivo in tre anni è quello di 800 auto elettriche nel Vicentino e all'idea di Confartigianato Vicenza di favorire l´uso dei mezzi ecologici hanno aderito 84 Comuni "benedetti" dal patrocinio della Ue e del Governo. Il modello proposto è riassumibile così: prendi l´auto elettrica a Schio, vai a Vicenza, ne prendi un´altra e torni indietro.
Continua a leggereLa miccia sui fanghi

Da VicenzaPiù n. 233
A dispetto delle dichiarazioni ufficiali la partita sull'impianto per lo smaltimento dei reflui conciari si complica. Arzignano e Chiampo spingono per il gassificatore caro agli imprenditori, ma i comuni contermini, a partire da Montecchio, senza dati certi chiedono certezze per la salute e rifiutano le pressioni che giungono da un pezzo della politica e da settori del mondo aziendale.
Continua a leggereIl caffè, tra Thiene e Milano

Un caffè non vale l'altro. Tostatura del chicco, aroma, macchiatura e schiumatura certo fanno la differenza, ma la cartina di tornasole, capace di stroncarlo o di elevarlo nell'empireo delle tazzine, è l'animo con cui si assaggia, il tempo che gli si concede, il corollario di luoghi ed emozioni in cui si inserisce. Continua a leggere
Acque sospette

Da VicenzaPiù n. 233
A Castegnero, Marco Nosarini, l'archeologo amatoriale che aveva fatto esplodere il caso dei presunti inquinanti sotto il sedime della Valdastico Sud lancia l'allarme per un cane morto «in circostanze sospette» e parla di analisi in suo possesso dalle quali si evince una possibile contaminazione dell'acqua presente a ridosso del grande cantiere già finito nel mirino dell'Antimafia.
Continua a leggereDiego e i trecento

Presidenti con portafoglio

Quando si pensa ad una società sportiva, con un accezione positiva o negativa, è facile collegarla mentalmente ad un "patron". Nell'immaginario questa figura rappresenta, sia agli occhi del pubblico che a quelli degli addetti ai lavori, il vertice di una sorta di piramide aziendale, organizzata in maniera gerarchica. Come in qualsiasi società o associazione il presidente ne occupa, di norma, il gradino più alto. Tale posizione di leadering dovrebbe, di conseguenza, garantire a chi la detiene una concreta autonomia esecutiva e decisionale, in grado di orientare efficacemente le modalità di amministrazione della società cui si è posti a capo.
Continua a leggereAdelina Putin fa spettacolo anche in consiglio comunale a Schio

Da VicenzaPiù n. 233
Pasticciaccio burocratico in consiglio comunale a Schio: gli uffici comunali incaricano Adelina Putin, prima non eletta della Lega Nord. A 24 ore dall'insediamento dietrofront a favore del candidato Pdl, Giammauro Munari. Intanto però, alla prima seduta di questo week-end a Palazzo Garbin c'era la nota speaker radiofonica
"Io in Consiglio mi siederò comunque, è un mio diritto ed ho firmato l'accettazione dell'incarico davanti al sindaco, che non ha avuto nulla da ridire. Che risolvano loro l'inghippo che hanno creato, di certo non hanno dimostrato grande efficienza e padronanza dei regolamenti". Adelina Putin non ha alcuna intenzione di rassegnarsi e di cedere lo scranno al candidato Pdl Munari (ora indipendente).
Una filanda nella società rurale

La filanda di Lerino, fu tra le più ampie, sia per dimensioni, sia per unità impiegate, della famiglia Bonazzi. La filanda è oggi una scatola svuotata dei suoi significati, riplasmata per essere altro. Sulla filanda ci sono solo poche testimoniane - da me raccolte nel saggio "Donne: serve, regine ed operaie"- due atti notarili, e una vecchia planimetria catastale del 1939, che raccontano del laboratorio di trattura nella zona centrale, su due piani, con le bacinelle riscaldate dal vapore delle caldaie, con gli incannatoi e i filatoi mossi da cinghie azionate dalla forza idraulica della Roggia Tesinella.
Continua a leggereLa piccola rivoluzione industriale della campagna

L'affermazione dell'industria nella nostra provincia, una delle poche in Italia ad aver visto nascere nell'ottocento un sistema produttivo tale da definire Schio "la Manchester d'Italia", alla pari di Sesto San Giovanni, non si è limitata a concentrarsi solo nei territori dell'alto vicentino, oggettivamente più idonei per un settore coinvolgente come il tessile e il serico.
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