Mentre i risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza manifestavano davanti al tribunale di Vicenza questa mattina, 24 ottobre, abbiamo incontrato anche il magistrato Gaetano Campo, responsabile della sezione civile del tribunale berico. Proprio oggi infatti apre la sezione specializzata per i contenziosi bancari, di cui il magistrato Campo è responsabile assieme al magistrato Massimiliano Di Giovanni. Oltre ad alcune delucidazioni per i risparmiatori in merito alle azioni civili, ha evidenziato come le procedure penali e quelle civili non vadano di pari passo e siano due strade autonome.
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Un'iniziativa finalizzata al rilancio del tessuto economico del territorio, che la stessa banca - con le sue precedenti gestioni - ha contribuito in maniera sostanziale a sfilacciare. Una situazione ai limiti del paradossale. Che continua ad evidenziare alcune palesi contraddizioni. Dalle riunioni del consiglio di amministrazione, che si tengono sempre più spesso a Milano, escono scricchiolii sinistri. Il comunicato stampa seguito alla riunione del cda dell'11 ottobre si era dimenticato, in prima diffusione, della voce dell'amministratore delegato, Francesco Iorio. E all'interno della compagine di amministratori si evidenziano talvolta posizioni contrapposte. Continua a leggere
Sono accusati di aver contribuito a svuotare le casse di Veneto Banca attraverso operazioni senza garanzia. Amministratori di società e funzionari dell’istituto di credito indagati per reati che vanno dalle false comunicazioni sociali all’ostacolo alla vigilanza. E per alcuni è scattata anche l’associazione per delinquere. Per questo la Procura di Roma ha disposto nuovi accertamenti, il decreto di proroga firmato dal giudice è stato notificato qualche giorno fa. Mentre l’ex presidente Vincenzo Consoli tornerà in Procura per rispondere alle domande dei pubblici ministeri Stefano Pesci e Bianca Guglielmi dopo l’interrogatorio di sette ore della scorsa settimana, un nuovo fronte si apre per individuare il livello di responsabilità di chi mentì alle strutture di controllo ma soprattutto ai risparmiatori e agli azionisti convinti della solidità patrimoniale e dunque pronti a nuovi investimenti.
Siamo stati contattati in questi giorni da una "primaria" rete tv nazionale, di cui, per ora, non facciamo il nome per non bruciare il suo servizio in preparazione sul dramma dei soci della Banca Popolare di Vicenza, e che ci ha chiesto di supportarla localmente dopo aver letto "Vicenza. La città sbancata", l'unica testimonianza mediatica sul disastro della ex Popolare vicentina scritta giorno dopo giorno dal 13 agosto 2010 e ora raccolta in questo libro, che da lunedì sarà disponibile nella sua seconda edizione. Su sua sollecitazione abbiamo, quindi, chiesto a quelli che che in questi tempi ci avevano contattato per riferirci di tante storie personali, diverse nello svolgimento, simili nel danno subito, se era possibile chiedere un'intervista, anche a volto coperto e a identità tutelata, per ripetere in video cosa ci avevano raccontato via mail a [email protected] o di persona.
Dopo i 350 milioni di bond subordinati targati Banca Etruria, Banca delle Marche, CariChieti e CariFerrara finiti polverizzati nelle mani dei risparmiatori, ora altri 100 milioni di quel salvataggio così salato e discusso stanno per essere scaricati sulle spalle di 4,5 milioni di correntisti. In questi mesi, infatti, scattano i rincari dei costi di tenuta dei conti correnti presso il Banco Popolare, Ubi e Unicredit, giustificati con i contributi versati da tutte le banche al Sistema di garanzia dei depositi (che garantisce i conti fino a 100 mila euro) e al Fondo nazionale di risoluzione. PER questi tre istituti un tale aggravio di costi costituisce un «giustificato motivo per un aumento» dei canoni mensili o annuali di tenuta dei conti correnti. I maggiori costi sono stati comunicati, come prevede la legge, da Banco Popolare, Ubi e Unicredit alla propria clientela attraverso lettere allegate o comprese negli estratti conto.
Popolare di Vicenza e Veneto Banca? «Sono assolutamente laico. Ma per una fusione serve un lavoro preparatorio di due anni». Beniamino Anselmi, presidente di Veneto Banca, dice la sua al volo. Il tema resta la fusione rilanciata dal presidente della Regione, Luca Zaia, dopo un incontro con il presidente di Bpvi, Gianni Mion. Che ha prefigurato, per la creazione di una banca territoriale che parta dalla fusione delle due ex popolari, un intervento nell’aumento di capitale che potrebbe aprirsi nel 2017, dopo che i due piani industriali avranno definito la via per rimettere i conti in equilibrio, traducendo in numeri obiettivi di business, esuberi ed esigenze di capitale dopo la vendita delle sofferenze.
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Riceviamo da Laura Puppato, senatrice del Partito Democratico, e pubblichiamo Zaia è come i treni regionali del veneto, o non parte o parte in ritardo. A giugno fui tra i pochissimi se non da sola, a chiedere un'iniezione di fiducia verso Veneto Banca agli imprenditori che potevano permetterselo, finalizzata a mantenere almeno in parte  il suo controllo; ho acquistato a mia volta alcune decine di migliaia di azioni per provare a sostenere una quota azionaria composta da piccoli azionisti, limitando così l’intervento di Atlante. Quello era il momento per intervenire e impostare la Banca del territorio, ora mi pare proprio si voglia chiudere la stalla quando i buoi sono già tutti scappati.
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata da don Enrico Torta, Coordinamento Associazioni Soci Banche Venete Richiesta di Commissione Parlamentare di inchiesta: Dove sono andati 20 miliardi di Euro, cosa e successo in Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, chi sono i debitori che non hanno pagato i debiti? Tre domande che vengono fatte inutilmente da oltre un anno agli amministratori delle banche, a Banca di Italia, a Consob, alla politica ed anche alla magistratura. Ancora non si sa niente ed e evidente la volonta di mettere una pesante lastra di pietra sopra questa vicenda che ha piombato nella disperazione centinaia di migliaia di famiglie e che avra pesantissime ripercussioni su tutta l'economia della nostra regione.
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