Coordinamento Associazioni Soci Banche Venete, don Enrico Torta: serve una Commissione Parlamentare d'inchiesta
Mercoledi 19 Ottobre 2016 alle 10:24 | 0 commenti
Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata da don Enrico Torta, Coordinamento Associazioni Soci Banche Venete
Richiesta di Commissione Parlamentare di inchiesta: Dove sono andati 20 miliardi di Euro, cosa e successo in Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, chi sono i debitori che non hanno pagato i debiti? Tre domande che vengono fatte inutilmente da oltre un anno agli amministratori delle banche, a Banca di Italia, a Consob, alla politica ed anche alla magistratura. Ancora non si sa niente ed e evidente la volonta di mettere una pesante lastra di pietra sopra questa vicenda che ha piombato nella disperazione centinaia di migliaia di famiglie e che avra pesantissime ripercussioni su tutta l'economia della nostra regione.
I risparmiatori ed i cittadini veneti non ci stanno all'insabbiamento del piu grande imbroglio del secolo e vogliono -vogliamo - la verita su come sono andati i fatti, e le responsabilita, che hanno determinato lo scempio economico e morale del Veneta. Di certo non potra essere la magistratura a fare luce sugli accadimenti perche le ipotesi di reato per le quali stanno svolgendo delle indagini sono sotto la scure di una prescrizione breve, in relazione al nostro sistema giudiziario. Cereo di essere chiaro, di modo che tutti possano capire: i Giudici di Vicenza, per Banca Popolare di Vicenza, e di Roma, per Veneta Banca, stanno indagando per l'ipotesi di reato di aggiotaggio, tale reato si prescrive nel tempo massimo di sette anni e mezzo. Prescrizione significa che decorso un certo periodo di tempo dalla commissione di un reato, ii reato si estingue e quindi, semplificando ulteriormente, ii responsabile non puo essere condannato. Questa comporta che ii magistrato penale limita la propria azione di indagine ad un area temporale che sia presumibilmente compatibile con la celebrazione del processo sino ad una sentenza definitiva . Purtroppo la macchina della giustizia italiana e lenta e non e ragionevole spendere pubbliche risorse per indagini che inesorabilmente si concluderanno con una sentenza di prescrizione. Tant'e che ii G.I.P. del Tribunale di Roma - quello che ha emesso l'ordinanza del 26.7.2016 nei confronti del dott. Consoli - ha fissato ipotesi di reato commesse dal finire dell'anno 2012 in avanti. Andare piu indietro sarebbe, dal punto di vista processuale penale, solo una perdita di tempo e denaro. Ma non solo, i limiti dell'indagine penale sono quelli intrinseci allo scopo, ovvero di ricerca di elementi di prova per l'esercizio dell'azione penale. Nulla ci dira e ci potra dire circa comportamenti contrari a norme e regolamenti non aventi rilievo penale e/o contrari alle inalienabili regale di onesta che dovrebbero governare l'agire dei banchieri (che sulla scorta di un consolidato patto di fiducia amministravano i risparmi di miglia di uomini) e di coloro (Banca d'Italia, Consob, vari organi di Polizia) che i banchieri avrebbero dovuto sorvegliare e controllare affinche vi fosse attuazione dell'art. 47 della Costituzione.
Gli amministratori delle banche ben sanno che ii tempo gioca a loro favore e lo sanno anche tutti coloro che hanno interesse a nascondere la verita. Igiochi di parole, le ambiguita della politica, che invita alla pazienza in attesa dell'esito delle indagini penali e promette una commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario italiano,sono solo finalizzati a far passare ii tempo.
Abbiamo una solo mezzo per sapere cosa e successo e sapere la verita, la COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. E' giusto che i cittadini sappiano che la Commissione Parlamentare di lnchiesta ha gli stessi poteri dell'Autorita Giudiziaria e che tutti gli atti sono pubblici. Siccome l'azione della Commissione non ha finalita penali ma risponde ai quesiti per i quali essa e costituita, non ha limiti temporali di indagine ne e limitata a fatti reato. Essa puo ricostruire fin nei minimi particolari la vita delle nostre banche, gli eventuali sperperi, le acquisizioni fatte, gli acquisti di derivati i movimenti di capitali all'estero etc.; le eventuali relazioni fra politica e banche, ii ruolo delle strutture di potere regionale e nazionale, eventuali favori agli amici, i condizionamenti esterni eventualmente subiti; la vita recente delle banche, l'asse mblea di trasformazione in s.p.a. sulla scorta di informazioni poi risultate non vere, la quotazione shock a 0.10 centesimi; ii ruolo e l'azione degli organi di controllo Banca di Italia, Consob, revisori dei conti,societa esterne di revisione, periti. Il risultato del lavoro della Commissione Parlamentare di lnchiesta consentira di vedere oltre ii muro che protegge le banche e fornira tutta una serie di documenti/informazioni utili alle azioni giudiziarie per ii recupero dei soldi che sono stati sottratti ai risparmiatori. Consentira anche di fare un'operazione a cui non si e piu abituati in Italia: individuare idisonesti. La ripartenza della nostra societa non pub prescindere da una ferma riprovazione, da una effettiva emarginazioni dei disonesti e dei super bugiardi.Solo senza di loro vi potra essere un futuro di armonia e benessere.
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