Il sindaco Achille Variati ha annunciato di aver parlato con l'amministratore delegato di Banca Popolare di Vicenza Francesco Iorio e di aver ottenuto la disponibilità all'audizione in Giunta per la settimana prossima (la data non è ancora stata definita). L'invito all'Ad della Popolare di presentarsi in audizione a una riunione di giunta estesa ai capigruppo era stata approvata mercoledì scorso proprio in sede di riunione dei capigruppo consiliari.
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«Per salvare le banche del territorio devono scendere in campo imprenditori importanti, le Fondazioni bancarie, la Regione con la sua Finanziaria, noi come associazione faremo la nostra parte»: così ha detto oggi, a margine dell'Assemblea di Confindustria Vicenza, Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Veneto, dopo esserlo stato di quella vicentina per due mandati prima di cedere il posto (o la poltrona, visto che di lui è socio nella Ares Line che produce sedute) al suo successore Giuseppe Zigliotto, che come consigliere di lungo corso nel cda della Banca Popolare di Vicenza ha invece preceduto Zuccato di un buon decennio, visto che lì siede (staziona?) dai primi anni 2000.
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"Banca d'Italia non può fermare banca dei Veneti, auspico una cordata di imprenditori supportati da una banca di riferimento". Così il governatore del Veneto Luca Zaia a margine dell'assemblea di Confindustria, durante la quale il presidente dell'associazione vicentina Giuseppe Zigliotto ha ribadito: "Confindustria Vicenza è favorevole alla proposta di una banca dei veneti" e sull'avviso di garanzia per i fatti della Popolare di Vicenza: "Fare gli imprenditori comporta dei rischi".
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Cessioni sospette delle azioni, a poche settimane dalla svalutazione del titolo: è uno degli aspetti su cui sta lavorando la procura di Vicenza in seno all'inchiesta, delicata e complessa, sulla Banca Popolare di Vicenza. Un «vaso di Pandora» che, scoperchiato, ha innescato in questi giorni una serie di telefonate e fatto pervenire una sequenza di esposti in tribunale da parte di soci dell'istituto. Tra questi anche chi si è presentato direttamente in caserma, alla Guardia di Finanza.
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Il rischio di un effetto domino sul fronte delle conseguenze in Veneto dalle crisi di Popolare Vicenza e Veneto Banca. Ma anche la disponibilità ad investire nel rilancio, con piani credibili. Invita ad un atteggiamento attivo di fronte alla crisi delle due popolari, Alberto Baban, presidente nazionale della Piccola industria di Confindustria, imprenditore attivo con la sua Tapì, ma anche tra i leader della rete imprenditoriale di Venetwork, oltre che membro del consiglio territoriale di Unicredit. Che di fronte alla crisi di Bpvi esplosa con le perquisizioni di martedì punta sugli elementi che possano rilanciare l'interesse intorno all'istituto.
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...La fiducia riconfermata in Confindustria (al suo presidente presente dal 2003 anche nel Cda della BPVi e indagato dalla Procura per i ben noti fatti dell'Istituto durante lultima fase della gestione Zonin, ndr) non scioglie l'altro nodo sul tavolo di Zigliotto, che starebbe valutando le dimissioni dal cda della banca nei giorni successivi all'assemblea. Opzione toccata nel corso della giunta. E su cui le valutazioni paiono ancora aperte. L'altro fronte in movimento nella crisi della popolare vicentina è l'aumento di capitale. Se i grandi soci paiono in manovra, altrettanto appare la politica.
C'è un rischio commissariamento della Banca Popolare di Vicenza? Da una parte l'istituto continua a operare regolarmente, dall'altro il cda sembra aver perso la serenità (e credibilità ) necessaria per lavorare su passato e presente. Un vasto ricambio appare necessario visto che fra gli indagati ci sono presidente Gianni Zonin e due consiglieri (tra cui Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza, ndr) oltre ad alcuni ex manager).
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Il piano industriale 2015-2020 della Banca Popolare di Vicenza messo a punto dall'amministratore delegato Francesco Iorio sarà portato sul tavolo del consiglio di amministrazione martedì prossimo e reso noto mercoledì. Il piano, le cui linee prevedono una semplificazione della struttura operativa e una maggiore focalizzazione sull'attività tradizionale, prevederà uno slittamento della data di trasformazione dell'istituto in Spa e della successiva quotazione in Borsa, posticipata ad aprile del 2016.
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"Un secolo fa i banchieri, quando facevano bancarotta, si sparavano, oggi invece sono solo i piccoli imprenditori strozzati dalla crisi che si ammazzano". Lo stile corrosivo di Renato Ellero - ex senatore, e docente di diritto penale all'università di Padova oltre che avvocato penalista in attività - è riconoscibile come è riconoscibile la sua analisi approfondita dello scandalo della Banca Popolare Vicentina.
Si è appena conclusa a Palazzo Trissino la riunione dei capigruppo del consiglio comunale di Vicenza. Tema del giorno, le vicende della Banca Popolare di Vicenza dopo le ispezioni di ieri della Guardia di Finanza. Sul tavolo due proposte: la convocazione di un consiglio monotematico - arrivata dal Movimento 5 Stelle - e l'invito all'Ad della BpV, Francesco Iorio, di presentarsi in audizione a una riunione di giunta estesa ai capigruppo o alla commissione consigliare sviluppo economico. La prima proposta non è passata per mancanza di adesioni mentre la seconda ha ricevuto il parere favorevole dei presenti.Â
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