Quotidiano | Categorie: Banche

Popolare di Vicenza prepara il ricambio al vertice: Zonin e Zigliotto a rischio, In città non c'è grande voglia di accettare incarichi

Di Rassegna Stampa Sabato 26 Settembre 2015 alle 17:30 | 0 commenti

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C'è un rischio commissariamento della Banca Popolare di Vicenza? Da una parte l'istituto continua a operare regolarmente, dall'altro il cda sembra aver perso la serenità (e credibilità) necessaria per lavorare su passato e presente. Un vasto ricambio appare necessario visto che fra gli indagati ci sono presidente Gianni Zonin e due consiglieri (tra cui Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza, ndr) oltre ad alcuni ex manager).

In città non c'è grande voglia di accettare incarichi almeno fin quando non risulterà chiaro l'assetto minimo patrimoniale dal quale ripartire con la conduzione del manager esterno ex-Ubi, Francesco Iorio.

Ma l'inchiesta è solo agli inizi e sarebbero 43 le lettere di impegno al riacquisto dei titoli firmate dalla banca a garanzia dell'investimento di soci eccellenti. Il valore è stimato in circa 300 milioni. Fra i garantiti vi sarebbe una nota società autostradale del Nord-est per un valore di circa 10 milioni.
Possiamo solo immaginare, una volta raccolte le prove di questa corsia preferenziale, quale carico di ricorsi potranno arrivare dai soci (imprenditori, società, famiglie) che risultano ora prive di scudo. Nonostante il caso Vicenza sia ormai evidentissimo, i soci delusi non hanno ancora trovato una forma associativa per cercare di salvaguardare il proprio investimento. Prevalgono le proteste personali nei confronti di Zonin contestato anche in pubblico. Nella sua conduzione (32 anni in cda) l'imprenditore vinicolo ha modellato una banca e una città portando all'interno del gruppo almeno tre ex Bankitalia, un ex procuratore capo, l'ex capo della segreteria particolare di Bankitalia (anche nella gestione di Mario Draghi) Gianandrea Falchi, consulente per gli affari internazionali (e l'ex ragioniere generale dello Stato e grand commis Andrea Monorchio, ndr). Non sono bastati.

Da Il Sole 24 Ore, di Katy Mandurino


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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