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Mercato in uscita, Giani s'è convinto: domani firmerà a Perugia

L'alba di un nuovo giorno. Cesena la vede così Marco Padalino: terzino e tornante, mezz'ala e perfino mediano se serve, uomo duttile e tuttofare del Vicenza di Roberto Breda. L'anno scorso svoltò alla Sampdoria dopo un girone d'andata tremendo e cavalcò in rimonta verso la serie A attraverso piccoli, ma fondamentali accorgimenti: "Diventammo semplicemente più pratici ed acquisimmo più qualità con le operazioni di mercato di gennaio. Bastarono Munari a centrocampo ed Eder in attacco perché quella squadra, già fortissima, potesse completare una rimonta formidabile".

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Trasferta amarissima: nessuno ha voglia di parlare in spogliatoio. Poi un po' alla volta ecco le impressioni del match, Breda in testa: «Fa molto male. Domenica penso solo alla vittoria». 

ROBERTO BREDA, allenatore Vicenza. «Per me è stata una buona prestazione, in difesa non abbiamo rischiato niente, siamo andati sotto con l’ennesimo episodio che invece a noi come sempre non sorride. Su Ceravolo a difesa schierata si poteva raddoppiare, poi lui ha preso il palo interno ed è entrata, noi la traversa ed è uscita, succede.

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Terzo tempo "caldo", si sfoga Giandonato e Padalino vorrebbe non parlare, Masolo (espulso) attacca gli arbitri e Breda ammette l'ingenuità del peggior primo tempo della stagione

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Tutti concordi sull’errore dell’arbitro Manganiello che ha condizionato un pareggio terminato indenni, positivo verso la trasferta di Vercelli. Dubbio Padalino: «Mi fa male il polpaccio, spero solo una botta»

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Partita di grande sacrificio, compromessa da una decisione contestata dell'arbitro che dopo 21' espelle Martinelli per un intervento al limite su Zaza. Ma la squadra di Breda resiste anche con l'aiuto di due legni e non demerita, propositiva (e spuntata) fino al termine

ANTEPRIMA : Al ‘Del Duca’ il Vicenza cerca il colpaccio con la solita panchina corta ma anche con l’undici più esperto, tolto Plasmati (squalificato) nel tridente spicca la qualità con Pinardi e Semioli ai fianchi di Malonga. L’Ascoli riparte in casa dopo il buon pareggio di Modena che ha interrotto due sconfitte consecutive: pesante l’ultimo ko interno col Livorno (1-4) neocapolista. 

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Dopo 45’ buttati e la solita rete ospite, arriva il riscatto sulle ali della grinta di Castiglia, e la spinta dei nuovi entrati. Gentili si conferma goleador e risolve il match.  

PRIMO TEMPO: 0-1. La novità: c’è Giandonato al posto di Pinardi, sui primi contrasti l’abruzzese non toglie la gamba, buon segno. Di Matteo promosso capitano. Si comincia:  al 2’ palla conquistata in mezzo, Giacomelli si invola e dal limite calcia un radente non lontano dal palo sinistro controllato da Bardi. 

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Lo dice spesso anche mister Breda: Non sarà una passeggiata di salute. Lui si riferisce alla prossima trasferta, noi in senso stretto alla salute stessa, perché da un bel po’ di tempo il Lane sta perdendo ad uno ad uno i suoi pezzi.

CONTENUTO FRAGILE. Non solo i veterani a risentire degli acciacchi. Fa male vedere pure qualche giovane tesserato uscire in seria difficoltà dal Centro Tecnico, come Danti, vittima domenica di una brutta distorsione alla caviglia nella partitella tra panchinari: di questi tempi la sfortuna ci vede benissimo (proprio con lui che a sorpresa era diventato titolare).

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Parole dure del presidente verso l'arbitro e «alcuni giocatori che non danno tutto e poi mi chiedono pure incentivi». Lo spogliatoio resta unito ma l'analisi più realista è quella di Padalino: «Non nascondiamo la preoccupazione: è un passo indietro» (leggi qui la cronaca della partita)

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I convocati della 12ma giornata  e analisi di un momento difficile, dove lavorare vuol dire una cosa sola. Anzi due. 

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Fischi assordanti al Menti, punticino deludente con il Crotone che non ha fatto granchè ma si conferma squadra tenace e ci impone un altro pareggio. Dei biancorossi le occasioni migliori, un colpo di testa di Martinelli  e il palo pieno di Giacomelli a inizio ripresa. 

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