Basta sconforto, Padalino sprona il Vicenza, in ansia per il nulla osta di Bojinov
Martedi 22 Gennaio 2013 alle 20:17 | 0 commenti
Mercato in uscita, Giani s'è convinto: domani firmerà a Perugia
L'alba di un nuovo giorno. Cesena la vede così Marco Padalino: terzino e tornante, mezz'ala e perfino mediano se serve, uomo duttile e tuttofare del Vicenza di Roberto Breda. L'anno scorso svoltò alla Sampdoria dopo un girone d'andata tremendo e cavalcò in rimonta verso la serie A attraverso piccoli, ma fondamentali accorgimenti: "Diventammo semplicemente più pratici ed acquisimmo più qualità con le operazioni di mercato di gennaio. Bastarono Munari a centrocampo ed Eder in attacco perché quella squadra, già fortissima, potesse completare una rimonta formidabile".
Il Vicenza, secondo l'esperto calciatore di nazionalità svizzera, può fare lo stesso e quasi raddoppiare il carico di punti rispetto al girone d'andata: "Le potenzialità ce le abbiamo, inutile fare tanti giri di parole. E fa anche specie vedere un organico del genere impantanato in zona retrocessione. Chi cerca alibi non va avanti. Tocca soprattutto a quelli più esperti, e metto me in prima linea, tirare il carro e suonare la sveglia. Le prestazioni sono sempre state positive, ma quelle non bastano. O meglio non bastano più se poi di punti non ne arrivano". Marco Padalino è tipo schietto, non ricorre a discorsi retorici: "Possiamo parlare di tattica, di questione atletica, ma non centreremmo il cuore del problema: l'aspetto psicologico. Spesso si finisce per fare del vittimismo, ci si appella alla sorte avversa, si arriva quasi a credere che si tratti di un'annata storta. Il fatalismo non fa per me. Noi - continua con la stessa furia che usa in campo - dobbiamo migliorare sotto l'aspetto mentale. Troppe volte siamo usciti dal campo sconfortati per una vittoria sfuggita di un niente o per una sconfitta subita nonostante avessimo dominato l'avversario. Ecco - aggiunge Padalino - lo sconforto non va bene e spero che questo mese sia servito a darci un po' d'autostima. Ripartiamo subito da Cesena, da una partita già fondamentale e dovremo cambiare subito rotta, dimenticando che nel girone d'andata, eccezion fatta per la gara col Grosseto, abbiamo perso tutti gli scontri diretti. Un handicap notevolissimo". Potranno aiutare ad alimentare coraggio e convinzione gli ultimi arrivati: "Bojinov non lo scopro io, Milanovic e Cinelli mi han fatto un'ottima impressione. La società s'è mossa con tempestività , ora noi dobbiamo tradurre il tutto in risultati concreti di campo, provando a vincere e nella peggiore delle ipotesi cercando di non perdere". Senza pensare al lunghissimo gennaio senza partite e con tanto mercato: "Le voci di trattative reali o presunte sicuramente destabilizzano, ma ora siamo in clima partita ed il nostro unico obiettivo deve essere il Cesena, squadra solida, esperta e molto forte, che vive la nostra stessa condizione: ha un grosso organico, però fatica a venir fuori". Al primo anno di Vicenza (legato contrattualmente fino al 30 giugno 2014), Marco Padalino s'augura d'iniziare un lungo e brillante ciclo: "In carriera ho cambiato poche squadre e mai per volontà mia. Mi lego molto alla maglia e qui a Vicenza ci sto benissimo. Spero sia solo l'inizio di una grande avventura". Salvezza permettendo. Fronte mercato. Oggi il difensore Giani ha sciolto le ultime riserve: domani dovrebbe firmare a Perugia. Il mercato in uscita è la priorità , ma c'è il nulla osta di Bojinov che un po' preoccupa. Lo Sporting Lisbona non l'ha ancora inviato ed il Vicenza frema perché a Cesena Breda vuol lanciare fin dal primo minuto l'attaccante bulgaro, dovendo fare i conti con i problemini fisici del bomber Malonga (oggi ha lavorato in regime di differenziato). "Se non arriva domani volo fino a Lisbona per prendere il documento", la battuta del dt Cristallini, che certifica quanto siano forti le aspettative del club su Bojinov. Già in progettazione una conferenza stampa di presentazione del bulgaro, alla quale parteciperanno anche gli altri due volti nuovi: Milanovic e Cinelli.
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