Vicenza da unzione degli infermi
Mercoledi 7 Novembre 2012 alle 20:00 | 0 commenti
Lo dice spesso anche mister Breda: Non sarà una passeggiata di salute. Lui si riferisce alla prossima trasferta, noi in senso stretto alla salute stessa, perché da un bel po’ di tempo il Lane sta perdendo ad uno ad uno i suoi pezzi.
CONTENUTO FRAGILE. Non solo i veterani a risentire degli acciacchi. Fa male vedere pure qualche giovane tesserato uscire in seria difficoltà dal Centro Tecnico, come Danti, vittima domenica di una brutta distorsione alla caviglia nella partitella tra panchinari: di questi tempi la sfortuna ci vede benissimo (proprio con lui che a sorpresa era diventato titolare).
E che dire di Gavazzi, uno che la maglia ce l'ha sicura in serie A: oggi bisogna attendere il check-up della Sampdoria per conoscere l’esatta gravità dell'ennesima distorsione al ginocchio. Dunque l’autore del pareggio negato col Lanciano non potrà scendere in campo a Cittadella, sabato prossimo contro la perenne operaia, quarta forza del campionato. Su quel Tombolato avaro di soddisfazioni biancorosse, anche stavolta si arriva con l’emergenza infermeria: tra gli assenti, in attesa delle convocazioni di Breda,  probabile conferma di Martinelli e Semioli, oltre ai soliti Rigoni e Lazcko.
PERIODO STORTO. CERCASI VITTORIA Ottobre si è chiuso con un bottino di solo 3 punti, contro i 9 di Settembre e dopo il ko al 'ponte dei morti' ci si interroga davvero come andrà Novembre. Tra gol sbagliati e infermeria piena, col freddo che non aiuta, viene la tentazione di stringere tra le mani un santino. Meglio non si può chiedere dopo le ultime occasionissime sciupate da Plasmati, Malonga, Gavazzi, Mustacchio nella settimana scorsa. Comunque è certo: senza coraggio si perde in partenza,  e fa piacere che lo dicano proprio i giovani più promettenti, Luca Castiglia e Matteo Gentili, entrambi convinti che la vittoria sarà il miglior portafortuna.  Per intanto registriamo un 5-0 odierno contro la formazione Primavera.
Ecco alcune dichiarazioni dei due giocatori al nostro microfono, al termine dell’allenamento odierno :
Luca Castiglia,  si sente dire spesso dobbiamo lavorare. Ma senza risultati viene da chiedersi: si sbaglia metodo o c’è sempre qualcosa di nuovo che non avevate previsto? Â
«Beh ogni domenica l’ avversario cambia. E’ normale dedicarsi a migliorare quello che non si è fatto o è mancato il sabato, lavorare sui punti deboli, insomma mettersi lì tutti i giorni significa anche non essere presuntuosi, mettersi in discussione per crescere la volta dopo».
Per il calo in casa, sfatiamo la pressione del pubblico anche se il problema resta, come mai?
«Infatti: eravamo partiti bene, anche col Verona in fondo siamo usciti tra gli applausi. Da un po' ti aspetti di vincere e invece arrivano fischi, giusti:  non basta e vogliamo restituire quanto prima la vittoria ai tifosi. Di sicuro ci hanno penalizzato gli infortuni, proprio Semioli, Padalino, Pinardi, i nostri giocatori più esperti: è mancata anche a me la loro carica al fianco. Comunque finora non abbiamo trovato davvero una squadra che ci ha messo sotto dal primo minuto alla fine, e se arrivasse un po’ di fortuna…»
Giandonato senza di te non basta.Â
«Mah non sono io che posso giudicarlo, non so dirti se dobbiamo giocare insieme o no, so che è un ragazzo che viene da un’annata un po’ travagliata, ha fatto tanta Primavera, spero che cresca perché può» essere utile.»
Il 4-3-3 vi ha tolto qualche riferimento? Lo stesso Malonga ora lo servite più defilato
«Sì, però col 4-3-3 creiamo più occasioni di prima,  proprio per evitare di essere dipendenti solo dai singoli. Io anche oggi mi sono allenato in perno basso di centrocampo, allo scopo di frenare le ripartenze che tanto ci hanno punito, non ci sono più i quinti laterali (esterni), ma così le mezzali diventano attaccanti aggiunti».
 Matteo Gentili, seconda partita titolare, dal pari di Varese alla delusione col Lanciano, cosa è cambiato?
«Abbiamo rivisto la partita, sabato siamo cresciuti nelle occasioni, abbiamo fatto più o meno trenta assalti, non guardiamo al gol che non arriva ma pensiamo fiduciosi a quando ci sbloccheremo»
Purtroppo un altro gol degli avversari, potevano anche raddoppiare, in ogni caso ne è bastato uno
«Vero, sul gol di Vastola ci siamo disuniti in contropiede, sull’incornata di Testardi ho calcolato male io i tempi. Me lo dicono spesso: non essere troppo sicuro, perché qualcosa può girare all’ultimo (come la carambola che portò il gol di Sansovini a La Spezia).Anche per noi, una palla sporca, basta che entri, una vittoria è quello che manca»  Â
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