Marchionne dice la sua ... noi non c'eravamo arrivati
Mercoledi 13 Luglio 2011 alle 18:32 Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  Notizia: Sergio Marchionne è preoccupato! Dice: "Il sistema è a rischio", "L'Europa deve mostrare leadership", "vivere in un paese come l'Italia non è facile" ... se ne è accorto, finalmente. Marchionne è proprio un "grande manager" ed è giusto che prenda molti milioni ogni anno. Noi da soli non ci saremmo mai arrivati, non avremmo mai potuto pronunciare frasi così illuminanti ...			
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			Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  Notizia: Sergio Marchionne è preoccupato! Dice: "Il sistema è a rischio", "L'Europa deve mostrare leadership", "vivere in un paese come l'Italia non è facile" ... se ne è accorto, finalmente. Marchionne è proprio un "grande manager" ed è giusto che prenda molti milioni ogni anno. Noi da soli non ci saremmo mai arrivati, non avremmo mai potuto pronunciare frasi così illuminanti ...			
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			Riflessioni tra il 25 aprile e il 1° maggio
Mercoledi 27 Aprile 2011 alle 18:40 Giorgio Langella, PdCI, FdS Vicenza  -  Rendiamocene conto. Il nostro paese è alla deriva. Stiamo vivendo in un periodo di declino morale, politico, economico, culturale e democratico. Un declino drammatico. Basta leggere le ultime notizie. Un crescendo di falsità, furbizie, atteggiamenti servili. Tutto in nome della modernità, della realtà. Tutto per conformismo", perché essere realisti (per troppi nostri governanti o sedicenti tali) significa sempre e comunque seguire i voleri del più potente, del più ricco. Di quello che può "comprare".			
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			Giorgio Langella, PdCI, FdS Vicenza  -  Rendiamocene conto. Il nostro paese è alla deriva. Stiamo vivendo in un periodo di declino morale, politico, economico, culturale e democratico. Un declino drammatico. Basta leggere le ultime notizie. Un crescendo di falsità, furbizie, atteggiamenti servili. Tutto in nome della modernità, della realtà. Tutto per conformismo", perché essere realisti (per troppi nostri governanti o sedicenti tali) significa sempre e comunque seguire i voleri del più potente, del più ricco. Di quello che può "comprare".			
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			Langella, FdS: per Marchionne senza accordo con Fiom stop a Maserati e ex Bertone
Giovedi 21 Aprile 2011 alle 15:47 Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  L'amministratore delegato della FIAT Sergio Marchionne ha dichiarato che, senza il sì della Fiom, i modelli Maserati non potranno essere prodotti nell'ex stabilimento Bertone di Grugliasco. In pratica la ex-Bertone verrà chiusa. E la colpa sarà degli operai e della FIOM. Il solito ultimatum-ricatto tanto caro al "grande manager" italo-canadese-svizzero. Intanto le vendite FIAT crollano (-20,2% in Europa ... ma lorsignori la chiamano "flessione").			
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			Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  L'amministratore delegato della FIAT Sergio Marchionne ha dichiarato che, senza il sì della Fiom, i modelli Maserati non potranno essere prodotti nell'ex stabilimento Bertone di Grugliasco. In pratica la ex-Bertone verrà chiusa. E la colpa sarà degli operai e della FIOM. Il solito ultimatum-ricatto tanto caro al "grande manager" italo-canadese-svizzero. Intanto le vendite FIAT crollano (-20,2% in Europa ... ma lorsignori la chiamano "flessione").			
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			Un vero maestro. Anche su ex Bertone "accordo o salta tutto", parola di Marchionne
Lunedi 11 Aprile 2011 alle 20:05 
				
			
			
			Giorgio langella, PdCI, FdSÂ -Â Sergio Marchionne ritorna a fare quello che gli riesce meglio: dire e non dire, affermare e ritrattare, promettere e smentire ... e, infine, ricattare i lavoratori.
Riferendosi allo stabilimento dell'ex Bertone (oggi Officine automobilistiche Grugliasco), dove la Fiat dovrebbe costruire la Maserati, l'amministratore delegato della Fiat, ha detto che o "si fa l'accordo" con i lavoratori "entro pochi giorni o salta tutto".
Continua a leggereMarchionne, coerenza sugli incentivi
Giovedi 17 Marzo 2011 alle 17:06 Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  Non penso proprio, visto anche i "successi" del nostro M. Vendite Fiat calo mostruoso rispetto alla leggera crescita degli altri costruttori. Ma la colpa, dice M., è dello stato che aveva dato gli incentivi e che adesso non ci sono più ... quindi il raffronto non si può fare.
				
			
			
			Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  Non penso proprio, visto anche i "successi" del nostro M. Vendite Fiat calo mostruoso rispetto alla leggera crescita degli altri costruttori. Ma la colpa, dice M., è dello stato che aveva dato gli incentivi e che adesso non ci sono più ... quindi il raffronto non si può fare.Meraviglioso. Ma non aveva detto che gli incentivi non avevano aiutato la Fiat? Continua a leggere
Langella, FdS: Maroni e Cota da Marchionne ed Elkann. Perchè?
Venerdi 11 Marzo 2011 alle 11:37 Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  La notizia: "(ASCA) - Torino, 10 mar - E' terminato pochi minuti fa l'incontro che a sorpresa si e' svolto questo pomeriggio tra il ministro dell'Interno Roberto Maroni, l'Ad e il presidente della Fiat, Sergio Marchionne e John Elkann (foto d'archivio Sanremo Notiziae). All'incontro cominciato alle 15,45 ha preso parte anche il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. Cota e Maroni, che avevano pranzato insieme in Regione questa mattina, si sono allontanati dalla palazzina del Lingotto in auto senza rilasciare dichiarazioni. Per ora nessuna indiscrezione sul contenuto dell'incontro."
				
			
			
			Giorgio Langella, PdCI, FdS  -  La notizia: "(ASCA) - Torino, 10 mar - E' terminato pochi minuti fa l'incontro che a sorpresa si e' svolto questo pomeriggio tra il ministro dell'Interno Roberto Maroni, l'Ad e il presidente della Fiat, Sergio Marchionne e John Elkann (foto d'archivio Sanremo Notiziae). All'incontro cominciato alle 15,45 ha preso parte anche il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. Cota e Maroni, che avevano pranzato insieme in Regione questa mattina, si sono allontanati dalla palazzina del Lingotto in auto senza rilasciare dichiarazioni. Per ora nessuna indiscrezione sul contenuto dell'incontro." Ma cosa ci va a fare il ministro dell'Interno da Marchionne?
Continua a leggereMarchionne parla, Standard & Poor abbassa il rating di Fiat Spa
Mercoledi 2 Marzo 2011 alle 00:30 
				
			
			
			Giorgio Langella, FdS - Pochi giorni fa l'agenzia Standard & Poor ha deciso di abbassare il rating di Fiat Spa. Lo ha fatto perché sostiene che il piano industriale presentato dalla Fiat è "troppo ambizioso". Ovvero non è credibile. Un piano evidentemente visto dall'agenzia di rating ma solo raccontato in poche parole al governo italiano (che si fida delle "assicurazioni" dei vertici Fiat), ai sindacati (che, tranne FIOM-CGIL e pochi altri, accettano sempre per buone le "narrazioni" di Marchionne) e ai lavoratori che sono sempre più precari e sfruttati.
Continua a leggereLa questione Fiat e "nuovi" rapporti di lavoro: Fiat-Marchionne vs Volkswagen-Piëch
Domenica 20 Febbraio 2011 alle 11:44 
				
			
			
			Giorgio Langella, PdCI, FdSÂ
Il ricatto
Marchionne impone l'accordo di Mirafiori dopo quello di Pomigliano. Non c'è discussione. FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC e UGL firmano chinando la testa. La FIOM-CGIL si rifiuta di accettare un ricatto. Marchionne impone un referendum illegittimo tra i lavoratori: se votano a favore dell'accordo, forse manterranno il posto di lavoro; se votano NO Mirafiori verrà certamente chiusa (nella foto il presidente di Volkswagen, Ferdinand Piëch, e l'Ad della Fiat, Sergio Marchionne)
Continua a leggereMarchionne senza maglioncino va alla camera in giacca e cravatta. E promette fatti. La Cig?
Mercoledi 16 Febbraio 2011 alle 11:06 Marchionne lascia a casa il maglioncino, mette giacca e cravatta e va alla Camera per un'audizione. Dice "Sulla Fiat c'è stata troppa politica, troppa ideologia e poca conoscenza dei fatti. Io sono qui per farvi conoscere i fatti". Dovrebbe spiegare cosa vuol fare la Fiat in Italia nel futuro. E lui "narra". Promette di aumentare i salari e portarli a livello di quelli tedeschi se "Se riusciamo a portare l'utilizzo degli impianti dall'attuale 40% all'80%". Sarebbe anche comprensibile, ma intanto cosa fa? Mette in cassa integrazione i lavoratori a Pomigliano come a Mirafiori. E poi parla. Annuncia "Produrremo 34 nuovi modelli nel giro di 5 anni" ... si, ma quali? Panda e Suv?			
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			Marchionne lascia a casa il maglioncino, mette giacca e cravatta e va alla Camera per un'audizione. Dice "Sulla Fiat c'è stata troppa politica, troppa ideologia e poca conoscenza dei fatti. Io sono qui per farvi conoscere i fatti". Dovrebbe spiegare cosa vuol fare la Fiat in Italia nel futuro. E lui "narra". Promette di aumentare i salari e portarli a livello di quelli tedeschi se "Se riusciamo a portare l'utilizzo degli impianti dall'attuale 40% all'80%". Sarebbe anche comprensibile, ma intanto cosa fa? Mette in cassa integrazione i lavoratori a Pomigliano come a Mirafiori. E poi parla. Annuncia "Produrremo 34 nuovi modelli nel giro di 5 anni" ... si, ma quali? Panda e Suv?			
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			Amenduni, il nuovo; Marchionne, il vecchio: per i lavoratori Valbruna batte Mirafiori
Lunedi 14 Febbraio 2011 alle 15:22 Confronto tra il "contratto-ricatto" di Mirafiori e quello "normale" della Valbruna, da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n.207 in distribuzione da venerdì e scaricabile da qui*.
				
			
			
			Confronto tra il "contratto-ricatto" di Mirafiori e quello "normale" della Valbruna, da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n.207 in distribuzione da venerdì e scaricabile da qui*. È interessante confrontare due accordi recentemente firmati tra aziende e la controparte sindacale. Mi riferisco al famoso accordo imposto da Marchionne a Mirafiori e a quello, forse meno famoso ma altrettanto importante, siglato alla Valbruna di Vicenza.
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