Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Marchionne senza maglioncino va alla camera in giacca e cravatta. E promette fatti. La Cig?

Di Giorgio Langella Mercoledi 16 Febbraio 2011 alle 11:06 | 0 commenti

ArticleImage

Marchionne lascia a casa il maglioncino, mette giacca e cravatta e va alla Camera per un'audizione. Dice "Sulla Fiat c'è stata troppa politica, troppa ideologia e poca conoscenza dei fatti. Io sono qui per farvi conoscere i fatti". Dovrebbe spiegare cosa vuol fare la Fiat in Italia nel futuro. E lui "narra". Promette di aumentare i salari e portarli a livello di quelli tedeschi se "Se riusciamo a portare l'utilizzo degli impianti dall'attuale 40% all'80%". Sarebbe anche comprensibile, ma intanto cosa fa? Mette in cassa integrazione i lavoratori a Pomigliano come a Mirafiori. E poi parla. Annuncia "Produrremo 34 nuovi modelli nel giro di 5 anni" ... si, ma quali? Panda e Suv?

Tra quanto? E il piano di 20 miliardi? Chi lo ha visto?
Dice che i diritti dei lavoratori non sono stati intaccati.
Ma a Pomigliano e Mirafiori non è così. Basta leggere gli accordi. E afferma "E' assurdo e demenziale che qualcuno sia arrivato persino a denigrare i nostri prodotti e ad avanzare dubbi sulla strategia della Fiat, che invece viene capita e approvata dai mercati finanziari". Appunto dai mercati finanziari. Quelli che interessano tanto a Marchionne perché è dall'andamento di borsa che prende i suoi soldi personali. Sulla qualità, poi, sarebbe da stendere un velo pietoso. Quanto sviluppo e ricerca fa la Fiat? ... ah, si, i famigerati 20 miliardi ... che non si sa dove siano né quando arriveranno ... promesse.
E sulla sede legale dice che resterà in Italia forse perché "la scelta della sede legale non è ancora stata presa. Essa dipende dal grado di accesso ai mercati finanziari indispensabile per gestire un business che richiede grandi investimenti e ingenti capitali; ma ha poi a che fare con la necessità di un ambito favorevole. Se si realizzeranno le condizioni base per il nostro piano, allora il nostro paese sarà nella condizione di poter mantenere la sede legale".
Le dichiarazioni di Marchionne sono tutte un porre condizioni. Faremo, resteremo, aumenteremo ma solo se ci saranno le condizioni ... di sfruttare meglio e di più (dal punto di vista di lorpadroni) chi lavora. Un ricatto continuo. Ma va bene così. Adesso i "nostri" parlamentari sono più tranquilli. E' più tranquillo Chiamparino.
Perché Marchionne ha promesso. Che questa sia la realtà futura è tutto da vedere. Del resto Marchionne aveva promesso che Termini Imerese, come stabilimento Fiat, sarebbe rimasta aperta e produttiva. Infatti o chiude o diventerà qualcosa d'altro.

Giorgio Langella

Leggi tutti gli articoli su: Fiat, Sergio Marchionne, Governo, Camera

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network