Leggo il titolo, simile a tanti altri, di Repubblica.it "E' morto Sergio Marchionne, l'uomo che salvò l'auto italiana" e mi viene da pensare che sarebbe giusto e doveroso riconoscere che sono stati i lavoratori della Fiat con i loro sacrifici, la perdita di diritti, i ritmi di lavoro sempre maggiori, i licenziamenti che hanno dovuto subire grazie al "metodo Marchionne" sostenuto da governi compiacenti a "salvare" la Fiat. Un'azienda che è stata trasferita all'estero, che ha avuto aiuti e incentivi statali di ogni genere.
Continua a leggere
“Mentre esprimo le condoglianze ai familiari e a quanti lo hanno amato, vorrei ricordare Sergio Marchionne non solo per le sue indiscusse doti manageriali, ma anche per le sue origini veneto-istriane, per l’essere il nipote di Giacomo Zuccon, vittima della pulizia titina assassinato nella foiba di Terli il 5 ottobre del 1943: come tante altre famiglie veneto-istriane anche la sua fu costretta ad abbandonare la madrepatriaâ€. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, commenta così - in una nota - la notizia della scomparsa di Sergio Marchionne.Â
Continua a leggere
Di seguito il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime il suo cordoglio per la morte di Sergio Marchionne
Il primo pensiero va all’uomo, alla sua famiglia, ai suoi cari ai quali rivolgo le mie condoglianze in questo momento così doloroso. Ho avuto occasione di conoscerlo ricavandone il senso di una persona di grande levatura. Di certo ha scritto la storia dell’imprenditoria nazionale e internazionale e con lui se ne va un punto di riferimento dell’Economia con la E maiuscola che non sarà facile sostituire.
Pubblicato il 24/7 alle 11.30, riproposto oggi 25 per la notizia della morte di Sergio Marchionne, 66 anni compiuti a giugno, deceduto all'ospedale universitario di Zurigo dove era stato ricoverato il 27 giugnoÂ
I veri sciacalli non aspettano nemmeno che quel cuore finisca ufficialmente di battere per impossessarsene, brandirlo contro gli avversari, pavoneggiarsi con le ultime parole famose. Ci sono cose tristi e anche buffe, come a tutti i funerali, solo che qui il morto non è ancora morto, ma ci sono quelli che non ce la fanno ad aspettare. C’è un giornalista che scrive con qualche riluttanza che sì, un giorno Sergio Marchionne gli telefonò per riconoscergli una intelligenza superiore.Â
Ho letto delle condizioni evidentemente gravissime nelle quali versa Sergio Marchionne. Condizioni che hanno portato alla nomina immediata del britannico Mike Manley (a sinistra della foto con Marchionne, ndr) come Ad di Fca (Fiat Chrysler Automobiles) e di nuovi Ad a capo delle aziende riconducibili alla capogruppo. Penso che, specialmente, di fronte a queste situazioni sia umano riconoscere le capacità di Marchionne ma che non si debba essere ipocriti. Marchionne, come "padrone" di fatto della FCA, è stato un avversario (spesso un "nemico") per chi è contrario al sistema capitalista, al liberismo, al mercato come motore di qualsiasi cosa.
Continua a leggere
Caro direttore dopo la dichiarazione dello sciopero ("Cristiano Ronaldo alla Juventus della Exor a cui fa capo FCA, USB: finalmente si parla della condizione operaia in Italia") è giusto sapere come lo sciopero è andato, per cui le allego il comunicato di USB di Melfi. A Melfi scioperano in centinaia, FCA cancella un turno. USB raggiunge l'obiettivo: far parlare il mondo delle condizioni di lavoro nel gruppo Alcune centinaia di lavoratori della FCA di Melfi hanno aderito allo sciopero indetto dall'Unione Sindacale di Base. Uno sciopero, come noto, proclamato contro la proprietà che da un lato annuncia 1640 licenziamenti a Melfi, oltre a quelli annunciati negli altri stabilimenti per effetto del disastroso piano industriale presentato da FCA, e dall'altro comunicava l'arrivo alla Juventus di Cristiano Ronaldo, con un ingaggio da favola.
Continua a leggere
In questi giorni la decisione dei lavoratori, iscritti a USB, che lavorano negli stabilimenti di Melfi e Sevel di proclamare uno sciopero lunedi' 16 luglio "contro" la somma sborsata dalla Juventus per acquistare Cristiano Ronaldo ha suscitato reazioni in tutta Europa, reazioni scandalizzate, ironiche, ipocrite. Visto il fatto forse è bene capire il motivo di questa dichiarazione di sciopero e il legame tra Ronaldo e gli operai. Il gruppo FCA, che conta decine di migliaia di operai nel nostro paese, fa parte dello stesso gruppo economico proprietario della Juventus; le condizioni di lavoro e salariali degli operai della FCA Italia sono indegni di una nazione civile, ma ci voleva Ronaldo per metterle in evidenza.
Continua a leggere
Dopo la video intervista esclusiva diVicenzaPiu.Tv a Maurizio Ferron, segretario generale provinciale della Fiom Cgil di Vicenza, in occasione del direttivo di Vicenza tenutosi il 29 ottobre sulla consultazione entro il 14 novembre dei lavoratori sulla piattaformadi rinnovo del CCNL Federmeccanica e alla presenza del segretario regionale Luca Trevisan, che sempre alla nostra streaming tv aveva ribadito il no del metalmeccanici al "modello Marchionne" abbiamo approfittato della disponibilità del sindacalista vicentino per allargare il discorso sul vicentino Stefano Dolcetta, Ad di Fiamm, vice presidente "falco" di Confindustria nazionale e prossimo presidente BPVi.