Basi e soldati, l'Italia contro l'ex amico Gheddafi: di Marco Scabbia di Nuova Società
Sabato 19 Marzo 2011 alle 20:44Basi e soldati contro la Libia. Il governo italiano "parteciperà attivamente" alla risoluzione delle Nazioni Unite. A darne l'annuncio in Senato è il ministro degli Esteri Franco Frattini che, insieme al ministro della Difesa Ignazio La Russa, ha riferito alla Commissione Esteri e Difesa di Camera e Senato, dopo il Consiglio dei Ministri straordinario dedicato alla crisi libica, affermando che l'Italia è pronta a garantire «l'uso delle sue basi e non solo». Continua a leggere
Libia, Gheddafi minaccia i leader occidentali e bombarda la Croce Rossa a Bengasi
Sabato 19 Marzo 2011 alle 17:56Rassegna.it, Adnkronos/Aki - Il colonnello libico Muammar Gheddafi ha inviato delle lettere al presidente Usa, Barack Obama, al presidente francese, Nicolas Sarkozy, al primo ministro britannico, James Cameron, e al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon. Lo ha riferito il portavoce del governo di Tripoli, Ibrahim Moussa, nel corso di una conferenza stampa.
Continua a leggereGheddafi annuncia il cessate il fuoco in Libia, ma ribelli smentiscono: la guerra non si ferma
Venerdi 18 Marzo 2011 alle 22:21Gheddafi annuncia il cessate il fuoco in Libia, ma per i ribelli è un bluff. Questa l'evoluzione della situazione nel paese, dopo la risoluzione Onu di oggi (18 marzo) che ha autorizzato il ricorso alla forza per proteggere i civili. Continua a leggere
Libia, Giappone, Onu e petrolio
Venerdi 18 Marzo 2011 alle 18:52La rivoluzione dei libici disperati dopo decenni di oppressione arriva alle porte di Tripoli, Gheddafi sembra in gabbia, l'Onu condanna a parole ma tentenna nei fatti. Gheddafi con i suoi petrodollari e le sue truppe riprende fiato e territori, sbandiera a sua "difesa" la minaccia all'occidente di Al Qaeda, aggredisce buona parte del mondo verbalmente, tra cui in particolare l'Italia dell'amico di tenda e di anello Berlusconi.
Continua a leggereUsa all'Onu: decida la "no fly zone" in Libia
Mercoledi 9 Marzo 2011 alle 10:33Rassegna.it - Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton: "La scelta venga appoggiata dalla comunità internazionale. Ora difficile appoggiare i ribelli, situazione poco chiara". Si combatte nella città di Zawiyah, Gheddafi insiste sul "complotto colonialista".
L'imposizione di una 'no fly zone' in Libia dovrà essere il risultato di una decisione internazionale condivisa, non di uno sforzo solo americano. Lo ha detto il segretario di Stato, Hillary Clinton, oggi (mercoledì 9 marzo) in un'intervista a Sky News.
Continua a leggereLibia: ribelli in marcia su Tripoli, il mondo col fiato sospeso
Martedi 1 Marzo 2011 alle 02:29Continua a leggere
La Maltauro ha lavorato gratis per Gheddafi? Merita riconoscenza a Vicenza!
Domenica 27 Febbraio 2011 alle 12:53Gheddafi: aprire depositi per armare popolo. Onu, risoluzione d'intervento in Libia alle 21
Venerdi 25 Febbraio 2011 alle 20:26Continua a leggere
Pettenò, FdS: Stival e i mitra: una proposta degna del miglior Gheddafi!
Giovedi 24 Febbraio 2011 alle 22:53Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta - Destano sdegno e preoccupazione le dichiarazioni dell'assessore regionale ai flussi migratori Daniele Stival di usare il mitra per fermare i profughi africani che ogni giorno sbarcano sulle coste italiane, proposta in queste ore condannata anche dallo stesso presidente Zaia. La Federazione della Sinistra Veneta ritiene necessaria una soluzione politica per risolvere la situazione e non propaganda di bassa-Lega.
Continua a leggereIl massacro: genocidio in Libia, 10mila morti
Giovedi 24 Febbraio 2011 alle 02:42Rassegna.it - Secondo Al Arabiya le vittime della repressione crescono a dismisura. Oltre 50mila i feriti. A Tripoli si scavano fosse comuni. Fucilati 130 soldati: si rifiutavano di sparare sulla folla. L'Ue prevede 1,5 milioni di profughi.
La dimensione del massacro in Libia ha raggiunto proporzioni drammatiche. Le cifre che circolano da qualche ora parlano di un vero genocidio: le vittime dall'inizio della rivolta sarebbero almeno diecimila secondo Al Arabiya, che cita un membro della Corte penale internazionale. Le stesse fonti parlano di oltre 50mila feriti.
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