Mentre a Pescara in Abruzzo per il caso Montedison tutti erano stati appena assolti (Repubblica.it: «Il disastro c'è per la mega discarica di Bussi, ma il resto è prescritto. Sono stati tutti assolti i vertici della Montedison nel processo che vedeva imputati a Chieti 19 tra ex amministratori, ex dirigenti e tecnici») è arrivata stasera la seconda "mazzata" per chi, più a sud, a Praia a Mare, sperava che i 107 morti della Marlane Marzotto nella sentenza del tribunale di Paola, attesa a venti anni dall'inizio delle indagini, trovassero almeno una ragione: fare da deterrente con una condanna esemplare per futuri omicidi sul lavoro, da non derubricare con falsa e assolutoria ipocrisia in "morti sul lavoro".
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In attesa che domani al tribunale di Paola (Cs) venga data lettura del dispositivo della sentenza di primo grado sul Processo Marlane Marzotto continuiamo a parlarne con vigore uguale a quello di quando abbiamo iniziato nel silenzio quasi assoluto dei sindacati confederali e dei media locali e forniamo tramite il nostro rorrispondente a Praia a Mare un quadro su imputati, reati contestati e pene richieste dalla pubblica accusa.Continua a leggere
Riceviamo da Giorgio Langella (segr. reg. Veneto – PdCI) e Luc Thibault (USB - Vicenza) e pubblichiamo
Il 19 dicembre, molto probabilmente, ci sarà la sentenza del primo processo Marlane-Marzotto. Le notizie che arrivano dal tribunale di Paola (unite alle ultime sentenze del processo Eternit e di altri procedimenti che hanno visto "assolvere" gli imputati per prescrizione o altro), promettono nulla di buono ai fini di ottenere verità e giustizia.
Visto che la catena alberghiera spagnola NH Hotel intende esternalizzare alcuni rami amministravi della sua azienda, l’On. Daniela Sbrollini del PD, prima firmataria di un’interrogazione sottoscritta anche dal collega Federico Ginato, commenta la sua iniziativa in una nota in cui esordisce affermando con decisione e coraggio: «Bisogna tutelare i lavoratori e le loro famiglie, NH Hotel deve rimanere in Italia». Va tutto bene e sottoscriviamo convinti sia  la nota sia la coraggiosa interrogazione che pubblichiamo di seguito, ma…
Paola 5 decembre. Gli avvocati di Attilio Rausse, classe '47 di Valdagno, hanno chiesto l'assoluzione con formula piena per il loro assistito nell'ambito del processo Marlane Marzotto. Il procedimento per le morti bianche e il disastro ambientale nell'ex fabbrica tessile di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, appartenente al gruppo Marzotto, vive le sue battute finali. Nell'udienza di oggi, venerdì 5 dicembre 2014, si è chiusa la fase della discussione (nella foto di oggi Nico D'Ascola e Patrizia Morello, difensori di Lomonaco).
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Dopo diciannove anni di indaginie rinvii, oltre che di prolungati e agghiaccianti silenzi o rumorosi sussurri mediatici e dei sindacati confederali, soprattutto a Vicenza, dovrebbe arrivare tra domani, 6 dicembre, e il 19 sempre di questo mese la sentenza di primo grado per il processo sul caso della Marlane Marlane di Praia a Mare, in Calabria, dal 1987 di proprietà della Manifattura Gaetano Marzotto di Valdagno, accusata di essere stata una «fabbrica della morte».
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Su repubblica.it si può leggere questa notizia: "Il decreto legislativo varato stasera (dal CdM) prevede la non punibilità dei reati più lievi - ossia quelli per i quali si prevede oggi una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni, e una pena pecuniaria sola o congiunta alla precedente - quando l'offesa è di particolare tenuità e quando si è di fronte a un comportamento non abituale. Una non-punibilità che potrà essere dichiarata in ogni fase e grado del processo e che non sarà d'ostacolo per la parte offesa (che potrà comunque opporsi all'archiviazione) che vorrà seguire la strada del risarcimento in sede civile."
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Ieri nella sala "Toaldi Capra" a Schio si è svolto un incontro pubblico, ancora più attuale dopo la cancellazione del processo Eternit, sul tema "Marlane Marzotto, vogliamo giustizia. Lavorare per vivere e non morire di lavoro" organizzato anche per contrastare il silenzio dei media dalle sezioni vicentine di PdCI, Usb e Sinistra Anticapitalista del Veneto e trasmesso in diretta streaming con repliche successive da VicenzaPiu.tv .
Oggi alle 15.30 nella sala "Toaldi Capra" di via via Pasubio 52 a Schio si terrà un incontro pubblico, ancora più attuale dopo la cancellazione del processo Eternit, sul tema "Marlane Marzotto, vogliamo giustizia. Lavorare per vivere e non morire di lavoro" organizzato anche per contrastare il silenzio dei media dalle sezioni vicentine di PdCI, Usb e Sinistra Anticapitalista del Veneto e trasmesso in diretta streaming con repliche successive da VicenzaPiu.tv .
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I manifestanti della Cgil e della Fiom, tra cui una nutrita delegazione di vicentini guidata da Maurizio Ferron, segretario provinciale della Fiom, e da altri dirigenti sindacali della Cgil vicentina, hanno raggiunto e riempito piazza Duomo a Milano verso le 11 di oggi, 14 novembre, stringendosi intorno al palco allestito a lato della grande piazza in maniera pacifica e ordinata anche se qualche scontro c'è stato a Milano come a Padova..
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