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Sbrollini e Ginato: NH Hotel Valdagno non delocalizzi! Ma c'erano quando i Marzotto del bel Matteo diedero Jolly Hotel proprio a NH?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 6 Dicembre 2014 alle 19:18 | 0 commenti

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Visto che la catena alberghiera spagnola NH Hotel intende esternalizzare alcuni rami amministravi della sua azienda, l’On. Daniela Sbrollini del PD, prima firmataria di un’interrogazione sottoscritta anche dal collega Federico Ginato, commenta la sua iniziativa in una nota in cui esordisce affermando con decisione e coraggio: «Bisogna tutelare i lavoratori e le loro famiglie, NH Hotel deve rimanere in Italia». Va tutto bene e sottoscriviamo convinti sia  la nota sia la coraggiosa interrogazione che pubblichiamo di seguito, ma…

Ma dove erano Sbrollini e Ginato quando la Jolly Hotel della famiglia Marzotto decise di vendere agli spagnoli della NH i suoi alberghi con sede centrale a Valdagno e location in tutta Italia ponendo le premesse di questi e altri tagli occupazionali?

Forse Daniela e Federico erano a qualche cena con Matteo, il nuovo re di Vicenza e dintorni, che, visto che la famiglia Marzotto ha ceduto gran parte del suo regno in cambio di moneta sonante e in qualche caso discussa anche dalla Guardia dalla Finanza, è stato di nuovo issato su altri e remunerati troni cittadini, dal Cuoa al Cda della Banca Popolare di Vicenza passando per la Fiera di Vicenza, che magari sta già delocalizzando a Dubai e dintorni per conto terzi.

Se si riflette sulla morte gestionale e lavorativa della Jolly Hotel a Valdagno non si riesce a non collegarla con le morti della Marlane Marzotto a Praia a Mare, dove addirittura nacque uno dei primi Jolly Hotel dopo una intuizione del “Conte” che volle una catena di alberghi puliti, accoglienti e dai costi accessibili e che lì poi vide quella Marlane del collega conte Rivetti che fece sua insieme a un’area con un'ampia fascia di arenile fino al mare e una larga fetta di spiaggia considerata riservata.

«La fascia di arenile intanto – scrivevamo il 25 novembre 2010 - aveva cambiato destinazione, e per l'infrastrutturazione pubblica e per lo sfruttamento intensivo dell'edilizia residenziale privata a quell'epoca in crescendo. Ancora soldi, tanti. Tuttavia ai Marzotto di oggi non è riuscita finora, ma solo per l' "infortunio" del sequestro del grosso dell'area Marlane decretato dall'Autorità Giudiziaria per disastro ambientale, l'operazione immobiliare della S.r.l. Aree Urbane già Ortensia, in uno con la Pirelli R.E. di Tronchetti Provera, benedetta dalla precedente amministrazione del sindaco già tecnico di filatura e delegato Cisl in fabbrica, la cui fase di completamento era prevista a cavallo del 2007/2008. E fin qui tutto va bene, o forse no. Desta però qualche ... perplessità la partecipazione azionaria nell'Alto Tirreno Cosentino S.p.A., l'azienda che gestisce in questo scorcio di Calabria la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani».

Cari Sbrollini e Ginato, seguite con un’opportuna correzione l’invito della vostra collega di partito (democratico?) Alessandra Moretti, fatevi una ceretta all’opportunismo, che altrove e per altri stigmatizzate, e ricordate anche ai suoi sponsor locali, cioè a  Variati, Zigliotto e Zonin, su cosa il bel “contino” Matteo Marzotto ha costruito le sue fortune a la sua reputazione.

Se, invece, continuerete a fare belle interrogazioni come questa, ma senza incidere sui motivi storici e profondi del dissesto italiano e vicentino, non lamentatevi del disgusto crescente degli italiani e dei vicentini verso la politica e i politici che penserebbero che anche voi "o ci fate o ci siete", cari amici, ancora vi vogliamo considerare tali, Daniela e Federico.

Per un seggio in parlamento, per un incarico in Cda cittadini di vostri familiari, per l’allagamento del loro business anche grazie alle PR e a calli non pestati dai loro promotori parlamentari, per qualche euro da dare a portaborse locali o europei (ne parleremo a breve)?

No Daniela, no Federico, almeno voi non dateci l’ennesima delusione!

Il direttore

 

Di seguito pubblichiamo la parte della nota successiva alle premesse già pubblicate della nota di Sbrollini e poi l’interrogazione.

Tale esternalizzazione però, rappresenta una vera e propria delocalizzazione, poiché l’attività sarà affidata a un fornitore con sedi in Portogallo e Filippine, a danno dei dipendenti italiani che hanno maturato esperienza e professionalità. La volontà dell’azienda di delocalizzare i suoi servizi non deriverebbe da emergenze nella sua situazione finanziaria ma sarebbe solamente dettata da ragioni di risparmio economico.
«Con l’interrogazione rivolta al Ministero dello Sviluppo Economico – spiega Sbrollini - sollecito il Governo ad intervenire affinché si intervenga prontamente per evitare l’ennesimo caso di delocalizzazione di un’azienda presente nel territorio vicentino. E’ importante intervenire prontamente perché l’area di Valdagno presenta già una sofferenza dal punto di vista industriale e non possiamo permettere che continui questo percorso di desertificazione».

 

Interrogazione

Dall’On. Sbrollini

Dall’On. Ginato

Al Ministro dello Sviluppo Economico

Per sapere, premesso che:

La catena spagnola Nh Hotels ha annunciato la procedura di mobilità che interessa a livello nazionale complessivamente 48 unità, di cui 27 solo nella sede amministrativa di Valdagno (Vicenza).

A Valdagno rimarranno attivi i posti di lavoro dei quadri e degli impiegati di livello più alto; verranno invece esternalizzate le altre mansioni.

Gli esuberi, dettati dall’esternalizzazione del settore amministrativo, rappresentano una vera e propria delocalizzazione, poiché risulta che l’attività sarà affidata a un fornitore che ha sedi in Portogallo e Filippine, a danno dei dipendenti italiani che hanno maturato esperienza e professionalità.

Si segnala che la catena Nh Hotels non è nuova all’esternalizzazione dei servizi e che in soli due anni si sono persi, in Italia, 450 posti di lavoro.

L’area di Valdagno presenta già una forte sofferenza a causa della crisi dei settori industriali storici quali manifatturiero, meccanico e tessile, con una certa difficoltà ad attivare strategie per la riqualificazione e la ricollocazione nel mondo del lavoro. Ne consegue che la perdita di 27 lavoratori del settore terziario costituisce un ulteriore e grave impoverimento del territorio che va progressivamente incontro alla desertificazione.

Durante gli incontri svolti nelle scorse settimane tra proprietà e sindacati, non sono emersi cambi di posizione da parte della proprietà che ha invece rimarcato le proprie decisioni dettate da fattori di risparmio economico.

La proprietà ha tuttavia avanzato una proposta di ricollocamento interno di 10 dipendenti di cui 2 della sede di Valdagno, proponendo a questi ultimi il trasferimento nella sede di Milano:-

Se il Ministro sia a conoscenza di quanto sopra esposto; se non ritenga di intervenire a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie; se e come il Ministro intenda intervenire per mettere in atto una strategia in grado di arginare il fenomeno di esternalizzazione in atto in Nh Hotels, con particolare riguardo alla sede di Valdagno, considerando anche che tale fenomeno non è da ritenersi un evento raro ma largamente praticato da numerose aziende a livello nazionale e che tale pratica comporta il disfacimento del know-how italiano nonché un ostacolo alla crescita imprenditoriale del nostro Paese.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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