A Milano in piazza "divisi ma uniti" Cub, sindacati di base e Fiom Cgil. I vicentini del PdCI sfilano per i morti Marlane Marzotto
Venerdi 14 Novembre 2014 alle 23:52 | 0 commenti
I manifestanti della Cgil e della Fiom, tra cui una nutrita delegazione di vicentini guidata da Maurizio Ferron, segretario provinciale della Fiom, e da altri dirigenti sindacali della Cgil vicentina, hanno raggiunto e riempito piazza Duomo a Milano verso le 11 di oggi, 14 novembre, stringendosi intorno al palco allestito a lato della grande piazza in maniera pacifica e ordinata anche se qualche scontro c'è stato a Milano come a Padova..
Se i segretari Susanna Camusso e Maurizio Landini erano più che soddisfatti per il successo anche numerico della manifestazione contro le riforme del governo Renzi, il leader Fiom ha dedicato al premier Matteo una battuta sarcastica delle sue: «Chi diceva che non rappresentiamo più nessuno è servito» (clicca per il video de Il Fatto).
Il segretario generale della Cgil, che ha attaccato i "renziani" del Pd che ironizzano sullo "sciopero ponte", ha anche replicato alla Cisl che ha preso le distanze dallo sciopero generale del 5 dicembre: «Debolezza è non reagire, loro decidano da che parte stare».
All'imponente manifestazione della FIOM erano presenti molti lavoratori vicentini e fra loro si è notato anche il gruppo organizzato dal PdCI di Vicenza che ha scelto di sfilare con uno striscione sui morti della Marlane Marzotto diffondendo il volantino che pubblichiamo qui. Giorgio Langella, il vicentino segretario regionale del PdCI, ci ha dichiarato: «devo dire che al corteo più di qualcuno si è fermato a farci i complimenti per la lotta della Marlane Marzotto applaudendo al passaggio del nostro striscione».
E, in "sinergia" ideale con la manifestazione della Fiom Cgil, si sono dati appuntamento alle 9,30 sempre a Milano ma in Largo Cairoli altri numerosi manifestanti tra cui lavoratori, disoccupati, precari e studenti arrivati in pullman da Vicenza in occasione dello sciopero generale odierno per l'intera giornata dei lavoratori pubblici e privati del sindacato di base CUB, Confederazione Unitaria di Base, della Confederazione Cobas, dell'USI e dell'ADL Cobas e dell'USB,c he però aveva proclamato lo sciopero per almeno quattro ore.
Nella stessa giornata in cui la Fiom/CGIL ha attuato lo sciopero della categoria dei metalmeccanici «una buona parte del fronte sindacale - ha detto Maria Teresa Turetta di Cub Vicenza - davanti agli attacchi e alle manganellate del Governo Renzi, si è ricompattata e questo è un segnale molto positivo».
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E sotto il titolo «Gli operai tirano gli orecchi al fantoccio "Renzi"», la nota di Cub Vicenza ha così commentanto la manifestazione di Milano dei sindacati di base e la giornata sindacale odierna: «Partecipato oltre ogni aspettativa oggi lo sciopero indetto dalla CUB e dal sindacalismo di base. La città di Milano è rimasta bloccata per ore dal corteo dei manifestanti, dei lavoratori, dal corteo dei metalmeccanici Fiom CGIL e dagli studenti. L'adesione allo sciopero è stata molto elevata: il 60% dei treni è rimasto fermo, cancellate decine di voli a Malpensa e nei principali areoporti italiani grazie allo sciopero proclamato dalla CUB Trasporti. Tante le manifestazioni in tutta Italia: a Torino, Firenze, Napoli, Palermo e nelle principali città d'Italia, tutte sotto lo slogan NO allo Jobs Act, No alle politiche di Auterity dell' Unione Europea, a difesa dei diritti dei lavoratori e dell'art.18. La mobilitazione unitaria delle principali sigle del sindacalismo di base è stata premiata dalla forte presenza di lavoratori, precari, disoccupati e studenti alla manifestazione a Milano e nelle altre città , mobilitazione che deve continuare anche nelle prossime settimane e che deve far cessare lo scempio perpretato da questo governo ai danni dei lavoratori e dei ceti sociali più deboli».
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