Scontro Federico Formisano-Luca Balzi a ... sediate, il caso Berlusconi-Fini in salsa vicentina
Venerdi 23 Aprile 2010 alle 19:08
Mentre continuava il Consiglio Comunale sul Bilancio, la Sala Bernarda oggi pomeriggio risuonava dell'eco, non solo simbolico, ma prodotto fisicamente dalle voci dei protagonisti che raccontavano la mattina delle ... sediate, magari trascurando di ascoltare gli interventi di chi parlava, a favore o contro. Malvezzo questo, bisogna dirlo, notato da chi scrive, che per la prima volta assisteva ad una seduta del Consiglio dal vivo, e imputabile anche ad altri consiglieri che leggevano giornali, entravano ed uscivano, parlavano al telefono. Erano disattenti, insomma, a meno che non avessero la capacità di fare più cose insieme, anche se non erano presi dalla questione sedie.
Continua a leggereVenetismo, primo nemico dell'indipendenza veneta?
Venerdi 23 Aprile 2010 alle 03:39
Pnv, Gianluca Busato - Ieri ho letto un intervento di Roberto Ciambetti sul Gazzettino, intitolato "La Lega, l'unità d'Italia e le nuove speranze". Egli raccoglie idealmente l'invito di Ciampi alla lega di farsi carico dell'unità nazionale.Ora mi chiedo: perché lo ha fatto? Non poteva starsene zitto? Perché invece, proprio nei primi giorni di insediamento della nuova giunta regionale a guida leghista, questo assessore, che forse assieme al neo-presidente, rappresenta l'emblema del cosiddetto "venetismo", ha sentito la necessità di scrivere quelle righe che sono l'ennesima sberla in faccia a chi ritiene che invece l'unica possibilità di avere un futuro sia nell'indipendenza veneta? Perché invece egli ha deciso di farlo proprio pochi giorni prima della più importante Festa Nazionale Veneta, che è San Marco?
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Fiducia: premier ai minimi, su LN, giù Pdl, Pd e Udc
Mercoledi 21 Aprile 2010 alle 05:01
La fiducia in Silvio Berlusconi resta ai minimi storici, come quella nel governo, mentre cresce a livelli record la fiducia nella Lega.
Del calo ulteriore del Pdl non se ne avvantaggiano i partiti di opposizione: perdono ‘quota', infatti, sia il Pd che l'Udc, mentre resta stabile l'Idv.
È quanto emerge dal sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it sulla fiducia degli italiani nei confronti di Silvio Berlusconi, del governo, dei ministri e dei partiti.
Caro Bepi De Marzi, sulla Lega sbaglia
Lunedi 19 Aprile 2010 alle 20:02
Caro Maestro,
le azzardo una critica. Lo faccio a partire dal suo "inno" che prende spunto dalle sciagurate Olimpiadi venete per irridere il leghismo trionfante. Spero non me ne voglia, perché ho la più grande stima per la sua pungente vis polemica, la sua ironia, il suo tagliente parlar chiaro.
La tesi che mi pare lei porti avanti da tempo è che la Lega equivalga ad un nuovo fascismo. Lo ha detto e ripetuto in tutte le salse, in questi anni. E' l'opinione che va per la maggiore fra chi si dice di sinistra.
VicenzaPiù: lotta fratricida Berlato - Sartori
Domenica 18 Aprile 2010 alle 00:56
Il partito berlusconiano è spaccato in due. In città vuole comandare il re delle doppiette Berlato, che ha conquistato il capogruppo (Franzina). Una lotta di potere che continuerà nei prossimi mesi...
Questo articolo è pubblicato su VicenzaPiù n. 189, da sabato 17 aprile in edicola a 1 euro e da lunedì 19 in distribuzione nei soliti punti di distribuzione e scaricabile in versione Pdf su questo stesso sito.
Pdl, la lotta fratricida Berlato-Sartori
di Alessio Mannino
Sarà pure rimasto il primo partito in città , il Popolo della Libertà (27% alle regionali), ma lo spettacolo che dà di sé lo fa apparire come un progetto già fallito in partenza. A livello nazionale, dal famoso predellino su cui si issò Berlusconi rifondando sé stesso, il Pdl non ha neppure due anni di vita.
Prostitute on the road? Case chiuse
Giovedi 15 Aprile 2010 alle 20:06
Il sesso a pagamento infastidisce gli abitanti delle zone coinvolte. Ma la soluzione non è renderlo reato, come vuole la Carfagna (e qualcuno del Pd). Ha ragione la Lega: riaprire i casini
La stretta di polizia (municipale) in viale Stadio contro le signorine di piacere ha fatto tornare alla ribalta l'annoso tema della prostituzione.
Gli abitanti della zona hanno ottenuto quasi seduta stante una pronta repressione da parte dell'assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza, e ora, passando in ore notturne lungo il vialone, si notano le superstiti peripatetiche rannicchiate in un angolo, senza più la posa spavalda dei mesi scorsi.
Bisogna sempre avere rispetto della sacrosanta aspirazione di un quartiere a vivere in pace, anche se rimane da capire che fastidio dava una decina (al massimo) di ragazze in fila di notte in una strada di scorrimento priva di case.
Sistema concia e capri espiatori
Mercoledi 14 Aprile 2010 alle 21:26
Che cos'è esattamente l'affaire concia scoppiato dalle parti di Arzignano? Si tratta semplicemente di una serie di episodi di malaffare che ha ammorbato l'ovest Vicentino unitamente alle vallate del Chiampo e dell'Agno? C'è il rischio invece che uno dei pilastri sui quali si sono rette intere fortune imprenditoriali, oltre al duro lavoro e le ovvie capacità manageriali, sia la possibilità di eludere o violare sistematicamente le regole? E la politica che ruolo ha avuto in tutto ciò? Ha scritto regole efficaci e chiesto controlli adeguati? Qualcuno sapeva del bubbone scoppiato durante le ultime settimane per l'azione dei magistrati? I numeri. Tanto per dare un'idea di massima il settore conciario fino a qualche tempo prima della crisi dava lavoro a 8.000 persone tra dipendenti e indotto. Il giro d'affari ammonta ad un paio di miliardi di euro . Dati che vanno presi con le pinze perché il settore è polverizzato e perché anche il nero fa la sua parte. Il Corsera del 24 marzo 2010 con una espressione efficace aveva paragonato il fatturato del settore pelli a quello di Agip e Pirelli messe insieme. Tanto per intenderci siamo di fronte ad una delle realtà industriali più importanti della provincia.
Continua a leggereFederalismo fiscale:si inizia a fare sul serio
Martedi 13 Aprile 2010 alle 19:12Paolo Franco   Â
Federalismo fiscale: sen. Paolo Franco (LN), finalmente si comincia a fare sul serio
''Finalmente si comincia a fare sul serio dopo l'importantissima approvazione della legge sul federalismo fiscale. Credo che il primo decreto che a breve sarà esaminato, dopo gli aspetti formali della commissione, sia d'importanza epocale. Da sempre siamo abituati a vedere l'enorme patrimonio pubblico gestito spesso in maniera assolutamente approssimativa dallo stato centrale''.
Così il sen. Paolo Franco (Lega), vicepresidente della Commissione Bicamerale per l'attuazione del Federalismo Fiscale che si riunisce stasera, annuncia la nuova stagione per l'attuazione di questo provvedimento.
'Oggi, non appena questo decreto verrà esaminato e riproposto al Governo con eventuali osservazioni della commissione - spiega il sen. Franco - il patrimonio pubblico verrà attribuito a titolo non oneroso ai comuni, province, città metropolitane e regioni. Naturalmente ci saranno delle condizioni che sono quelle che questi beni vengano valorizzati proficuamente a beneficio della collettività locale. Verrà meno la funzione di uno stato padrone e invece comincerà a prendere concretamente il via la funzione primaria degli enti locali nella gestione del proprio territorio e degli immobili di interesse pubblico''.
Sull' iter del decreto Franco spiega: ''Verso la fine del mese di maggio daremo il parere sul decreto e lo trasmetteremo al Governo che a questo punto può promulgarlo accogliendo le eventuali osservazioni. L'importanza della commissione è nel fatto che in una mano abbiamo la legge delega e dall'altra i decreti attuativi. E sono certo che le osservazioni della commissione saranno propositive e dunque accolte dal governo. Lo dico non solo per un fatto di maggioranza numerica ma proprio per il clima che si respira in commissione di grande collaborazione fra le forze politiche''.
Entro il mese di maggio, inoltre, sottolinea ancora il senatore del Carroccio ''licenzieremo in commissione il federalismo demaniale e credo che entro giugno sarà promulgato definitivamente dal Governo''.
Il tempo necessario per completare il percorso del federalismo fiscale, aggiunge infine il sen. Franco ''sarà in tutto in un paio d'anni. Sono fiducioso che raggiungeremo l'obiettivo perché lo hanno chiesto a gran voce i cittadini nell'ultima tornata elettorale e dunque non ci possiamo permettere di farlo a metà . Il massiccio consenso alla Lega Nord e' una voce senza appello che chiede il cambiamento di questo Paese''.
Barbarossa o Ezzelino I, il 1° vero Lighista?
Martedi 13 Aprile 2010 alle 08:40Riceviamo da Lucio Panozzo e pubblichiamo      Â
di Lucio PanozzoÂ
A seguito del film "Barbarossa" sono state vinte le elezioni regionali in Veneto e Piemonte?
Gli incredibili proclami dei nuovi "governatori" Cota e Zaia mi hanno lasciato stupito, ma non sorpreso. L'involuzione clericale della Lega era un nervo scoperto già da tempo, quindi le vergini violate che urlavano "alla pillola alla pillola" non hanno sorpreso nessuno. Dittatorelli! Deja vu. Salvo poi il giorno dopo rimangiarsi e rimasticarsi a suon di Costituzione la freccia dal sen fuggita e deglutire bocconi amari e duri.
Ma tutto questo lasciamolo ai politologi, quello che mi interessa in questo momento sono i Lighisti Veneti e la figura che hanno fatto nell'accettare l'uscita del film in oggetto; ne parlo anche se è già passato un po' di tempo. Il film è stato fortemente voluto da Umberto (talmente voluto da parteciparvi come comparsa) per rinserrare le fila degli Eridano-Celti attorno alla sua persona e a quella del suo figliolo-delfino-trota (ora discretamente votato in quel di Brescia, quindi mezzo trota e mezzo delfino). C'è anche un altro paio di motivi, a nostro parere, che hanno trasformato in cineasta il Boss Il primo è che riceve sempre più critiche dai suoi perché non riesce a far decollare il federalismo fiscale, se mai l'ha voluto. Secondo, il totale asservimento a S. S. (l'acronimo sta per Sua Santità ) che ha fatto vincere le elezioni, altro che Barbarossa, reso palese dai due neogovernatori come detto più su, una trota, vera questa, rimasta di traverso a parecchi leghisti e lighisti della prima ora, al tempo in cui sembrava e tutto faceva credere che finalmente l'Italia potesse contare su di un partito autenticamente anticlericale. Ma tutto ha una data di scadenza in politica, bastava leggere l'etichetta del prodotto.
Sono andato a vedere la proiezione, e i 7 (sette) euro faticosamente prima sudati e poi scuciti dalla pensione non sono stati del tutto ripagati. In primis perché non sono riuscito a vedere il senatur in corazza e giaco di maglia ferrea, che li valeva tutti, et in secundis perché dal punto di vista storico il polpettone medievale è per buona parte una frana. Come si sa, nessuno ha mai provato l'esistenza di Alberto da Giussano, quindi presentarlo al popolo delle camicie verdi in modo così ufficiale diventa un atto di fede imposto. Torniamo indietro nel tempo, quando la Liga Veneta confluì nella Lega Lombarda. I Veneti dovettero accettare il vangelo leghista e rendere omaggio ad Alberto da Giussano, quando sarebbe bastato molto poco per disseppellire la figura centrale della battaglia di Legnano, colui che fu il vero artefice della vittoria sul Barbarossa. Abbassarono la testa per il bene comune della nuova Lega, oppure fu colpevole ignoranza?
Nessuno potrà mai rispondere al quesito, ma quel che è certo è che sicuramente i monumenti ad Alberto da Giussano si moltiplicheranno, e il vero eroe, veneto anche se di lontana origine franco-bavarese, sarà dimenticato, nonostante si possa inserire a pieno titolo nello sparuto gruppo storico dei grandi che vollero e ottennero l'istituzione dei comuni, lavorandoci con coraggio e pazienza nei decenni precedenti la battaglia di Legnano.
Ezzelino I detto il Balbo fu uno dei principali artefici della Lega prima veronese e poi lombarda. E tanto fu il rispetto e la fiducia che gli altri partecipanti alla Lega ebbero nei suoi confronti, che nel 1175 lo elessero prefetto e comandante militare, cariche che ricoprì con onore, coadiuvato da Anselmo da Dovara. Fu suo il tentativo di pace del 1175 a eserciti già schierati alle porte di Pavia, che ci viene riferito in lingua latina dal Verci ("Storia degli Ecelini"):
"Et comes Savoie et ceteri principes imperatoris concorde fuerunt cum domino Ecelino et cum consulibus civitatum et aliis sapientibus civitatum... dominus imperator fecit pacem osculo interveniente domino Ecilino et Anselmo de Dovaria vice et nomine omnium civitatum".
Pace dunque suggellata dal bacio (osculum), nonostante il quale l'anno dopo la parola passò ugualmente alle armi, e il 29 maggio del 1176 le truppe scelte, ricche e bene armate dell'imperatore Federico I von Hohenstaufen del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica furono poste in rotta da quelle della Lega veronese-lombarda al comando di Ezzelino I detto il Balbo, stratega di vaglia ed eroe della II crociata, combattuta al fianco di Corrado III e Luigi VII.
Il riconoscimento alla grandezza di Ezzelino I il Balbo è doveroso, e dovrebbero tenerne conto specialmente i Veneti della Lega. Anche i comuni veneti hanno la loro parte di colpa, perché non esiste una via che sia una dedicata al Grande, in Veneto, dove trovò spazio la più parte dei suoi feudi e possedimenti, e dove ebbe cariche pubbliche nelle varie città . E dovrebbe pensarci anche il Trentino, perché il vescovo di Frisinga concesse anche lì parecchi feudi alla famiglia che fu nominata da Onara prima e da Romano poi.
Ci pensino le varie commissioni toponomastiche, non è tardi per dedicare una manciata di vie cittadine a Ezzelino I detto il Balbo. E i vecchi Lighisti se ne facciano promotori.
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Assessori Luigino Vascon e Matteo Quero, due pesi e due misure?
Venerdi 9 Aprile 2010 alle 21:02
Gli assessori vicentini non devono aver molta confidenza con il codice della strada.
29 agosto 2008: Matteo Quero, all'epoca assessore del Pd alle politiche giovanili, viene fermato da un pattuglia dei carabinieri in zona San Lazzaro, si rifiuta di fare l'alcoltest e scatena il finimondo: per giorni non si parla d'altro, soprattutto sui giornali. Anzi, ogni mattina la vicenda si arricchisce di nuovi particolari: le richieste di dimissioni da parte del centrodestra, la sceneggiata del perdono da parte del sindaco, fino alle pesanti allusioni su una contrattazione tra Quero e una prostituta. Risultato: dimissioni dell'assessore e un anno di purgatorio prima di tornare a farsi sentire sulla scena politica.
Primavera 2010: Luigino Vascon, già deputato e ora assessore provinciale della Lega Nord all'agricoltura, a quanto si legge sul Giornale di Vicenza, si è visto togliere 15 punti dalla patente: l'accusa è di aver violato i limiti di velocità (avrebbe corso a 103 orari dove c'era il limite dei 50) e di non essersi fermato all'alt della pattuglia, se non dopo un lungo inseguimento. Vascon contesta tutti gli addebiti, ha fatto ricorso e, in attesa di vedere come finisce la faccenda, per lui vale la presunzione di innocenza.

