Solidarietà ai musulmani di Venezia nel Nome del Dio Unico
Domenica 2 Ottobre 2011 alle 00:12Islam. Zaia d'accordo con Scola: "luoghi di culto e non di propaganda"
Giovedi 3 Marzo 2011 alle 08:46Luca Zaia, Regione Veneto - "Intervento opportuno che entra nel merito della questione, che non è la libertà religiosa che non va negata a nessuno". Lo sottolinea il presidente della Regione Luca Zaia che si dice pienamente d'accordo con il patriarca di Venezia, card. Angelo Scola, per le parole con cui ha risposto a una domanda sulle polemiche legate alla realizzazione di una nuova sala di preghiera per musulmani padovano.
Continua a leggereLegge anti burqa in Francia: Bizzotto d'accordo
Martedi 14 Settembre 2010 alle 21:10L'on. Mara Bizzotto sulla Legge anti burqa della Francia: "Sfrattiamo il radicalismo islamico dal nostro continente". "Una Legge storica contro il fanatismo islamico: sul burqa l'Europa faccia come la Francia". L'On Bizzotto: "Dopo la Francia, ora avanti così anche in Italia. Basta con i silenzi della UE: porterò ancora una volta il caso burqa al Parlamento Europeo".
Continua a leggereCornedo, un passo avanti nella questione Moschea
Giovedi 17 Giugno 2010 alle 23:56Basta burqa e oppressione
Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 18:55On. Mara Bizzotto
NO ALL'OPPRESIONE DELL'ISLAM CONTRO LE DONNE
L´on. Bizzotto: "Basta burqa, infibulazione e pratiche islamiche disumane: solo così si difendono le donne e i loro diritti "
Portare in Europa il dibattito sull'oppressione della donna nelle comunità islamiche europee e combattere pratiche disumane come l'infibulazione e il burqa: questo l'obiettivo dell'Europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che è interventuta nella sessione del Parlamento Europeo a Bruxelles nel corso di un dibattito sulla condizione della donna in Europa.
"Basta con le vuote e tradizionali tematiche di un femminismo politically correct che ormai ha fatto il suo tempo - ha esordito l'onorevole Bizzotto- Oggi la vera emergenza in Europa non riguarda le donne occidentali, bensì la condizione drammatica delle donne di cultura islamica, costrette a sottostare a imposizioni etniche, religiose e culturali odiose e contrarie ai diritti umani fondamentali, come l´infibulazione, l´imposizione del velo integrale, il delitto d´onore e i matrimoni combinati".
Nel suo intervento in aula, la Bizzotto ha criticato il documento della Presidenza svedese sulla questione della donna in Europa, colpevole di aver ignorato completamente il problema dell'islamismo radicale e dei diritti delle donne: "O il problema secondo alcuni non esiste, oppure non lo si vuol vedere: eppure oggi la condizione delle donne di cultura islamica nel mondo, Europa compresa, è letteralmente drammatica".
Il dibattito in aula ha offerto un'altra occasione all'On. Bizzotto per tornare sull'argomento scottante del burqa, "che rappresenta il simbolo più eloquente del disprezzo verso la donna che domina la cultura musulmana, e sul quale il Parlamento sembra non volersi pronunciare".
"L'Europa deve trovare il coraggio che sinora le è mancato, e affrontare senza ipocrisie la realtà del grave deterioramento della condizione femminile nelle comunità musulmane presenti nelle nostre città , Italia e Veneto compresi -ha concluso l'onorevole Bizzotto- Solo se avremo il coraggio di guardare in faccia la realtà e di condannare senza mezze misure l'oppressione dell'islamismo, potremo affrontare e risolvere questa piaga che condanna ad una vita miserevole milioni di donne musulmane, nel più completo silenzio di un'Europa prigioniera del multiculturalismo di maniera".
Continua a leggereLovat e il cattolicesimo "pecorone"
Mercoledi 6 Gennaio 2010 alle 14:17Riceviamo e pubblichiamo una replica di Davide Lovat (Lega Nord) alla lettera di Domenico Abdullah Buffarini e all'articolo di Alessio Mannino apparsi sull'ultimo numero cartaceo di VicenzaPiù, n° 176, 19 dicembre 2009. Segue replica di Mannino
Spettabile Redazione,
dal vostro sito internet apprendo che ben due articoli su Vicenza Più mi riguardano. Troppo onore, ne sono lusingato e dovrei accontentarmi così. Tuttavia ci sono delle precisazioni che, per completezza, vi sottopongo.
Il signor Buffarini risponde alla mia denuncia contro il vittimismo filo islamico che già tanti danni sta causando in Europa e lo fa ribadendo quelle accuse completamente sbagliate che aveva già mosso contro il sen. Franco e Alessio Sandoli, accuse che si riassumono con la ridicola pretesa di affermare l'esistenza di una "islamofobia" nei leghisti.
Per sostenere le sue tesi non trova di meglio che assumere il solito sussiego un po'saccente, tipico di chi ha lungamente militato a sinistra, con il quale sembra volermi far passare per un idiota con l'anello al naso, troglodita e razzista, al quale pensa di dare lezioni su due materie come la Costituzione Italiana e l'islam.
Buffarini e la difesa del mondialismo
Martedi 5 Gennaio 2010 alle 16:51Riceviamo e pubblichiamo una replica di Domenico Abdullah Buffarini all'articolo di Alessio Mannino "Ma il vero nemico è il «global»" apparso sull'ultimo numero cartaceo di VicenzaPiù, n° 176, 19 dicembre 2009. Segue contro-replica di Mannino
Il discorso di Corvo-in-Piedi è uno dei più alti esempi di "mondialità ": aspirazione che ogni essere umano degno di questo nome dovrebbe avvertire nei rapporti con i suoi simili, pur nelle differenze di cultura, di religione e di razza, e consapevolezza che tutti gli uomini appartengono ad un'unica specie vivente e per questo, nei loro rapporti personali o di comunità dovrebbero ispirarsi all'imperativo categorico kantiano "Considera sempre ogni uomo come un fine e non come un mezzo". Che è poi lo stesso che dire "ama il prossimo tuo come te stesso" e ritenere ideali elevati l'uguaglianza, la fratellanza e la libertà . Mannino dice che su questo avrebbe molto da dire, da "antimoderno" qual è. A quale periodo vorrebbe tornare? Al paleolitico superiore della "guerra del fuoco"? All'alto medioevo dei signori feudali? Continua a leggere
Ma il vero nemico è il "global"
Lunedi 4 Gennaio 2010 alle 12:23Dal n. 176 di VicenzaPiù
Condannare il razzismo va bene. Tuttavia difendere il "locale" è un valore contro il mito economicista di un mondo unito, uniforme e livellato
Capitemi: non riesco a non vedere i torti e le ragioni di ogni punto di vista. In quello di Abdullah Domenico Buffarini c'è da scindere da una parte il merito specifico della contesa col Carroccio anti-Islam e dall'altra la prospettiva culturale con cui lui condanna il leghismo.
Quanto al primo, ho poco da aggiungere rispetto al mio articolo di due settimane fa sulle calunnie della Lega a proposito del mancato festival che avrebbe dovuto tenersi nel centro musulmano di via Vecchia Ferriera. Il terrorismo che ogni qual volta gli islamici organizzano qualcosa viene sparso a piene mani dal partito padano è pura strumentalizzazione della paura fomentata dall'ambaradan mediatico dall'11 settembre 2001 in poi: l'Islam, secondo la vulgata, sarebbe una minaccia alla nostra civiltà , alla nostra identità cristiana e occidentale. C'è il piccolo particolare che questa identità esiste solo nella testa dei Lovat, che ci crede pure, e in quella di chi la evoca con squallido cinismo elettorale.
La lega, il mondialismo e la difesa della Costituzione
Lunedi 4 Gennaio 2010 alle 06:51Dal n. 176 di VicenzapiùÂ
di Abdullah Domenico Buffarini
Buffarini replica al leghista Davide Lovat, che aveva criticato il pensiero massonico illuminista
Rivendicando il suo mondialismo. E precisando: "Ho lasciato la massoneria, non fa nulla contro certe leggi-vergogna"
Art. 8 Costituzione : "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge...e hanno diritto di organizzarzi secondo i propri statuti, in quanto non constrastino con l'ordinamento giuridico italiano".
Art. 19 Costituzione : "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esircitarne in privato e in pubblico il culto, purchè si tratti di riti non contrari al buon costume".
Negli ultimi decenni del XIX secolo l'Europa venne invasa da una singolare opera pseudo storico-politica, che recava il titolo "I Protocolli dei Sette Savi di Sion", nella quale veniva descritta la trama tessuta da una organizzazione segretissima dell'ebraismo, finalizzata alla conquista del dominio mondiale.
Continua a leggereQuattro chiacchiere coi musulmani
Martedi 29 Dicembre 2009 alle 00:18Dentro il centro islamico di via Vecchia Ferriera per conoscere faccia a faccia i fedeli vicentini. Stufi di essere considerati invisibili
La sensazione, dopo aver chiacchierato con una manciata di fedeli del centro culturale islamico di Vicenza, è di essere stato in un luogo che si percepisce subito come separato, "sacro", e al tempo stesso come uno spazio di ritrovo per parlare fra amici, un po' come al bar. Mistico e comune insieme.
Il centro si chiama Ettawba e si trova, come si sa dalle polemiche sui permessi e sul recente festival poi saltato, in via Vecchia Ferriera nella zona ovest della città . Dentro la freddezza del capannone si stempera nelle scarpe lasciate in ordine prima della soglia che porta all'area dei riti, nei due distributori automatici di alimenti e bevande, nel negozietto di oggetti vari (opuscoli, libri, bandiere, vestiti). Tutto è ordinato, pulito, ben tenuto. Sulle bacheche avvisi scritti in arabo, ma anche un volantino che invita a iscriversi ad un corso di italiano che si tiene nella sede della ex circoscrizione 3. Il titolo è significativo: "Lavoratore straniero, pensa al tuo futuro". Su un muro la locandina di un convegno che si terrà a Rimini il 25-27 dicembre sui rapporti fra civiltà islamica e società europee. Ci accompagna ad assistere alla preghiera delle 16.45 il neo-convertito, italianissimo - anzi dei Castelli Romani - Abdullah Domenico Buffarini (di cui sul numero 176 di VicenzaPiù potete leggere un intervento).