Cornedo, un passo avanti nella questione Moschea
Giovedi 17 Giugno 2010 alle 23:56 | 0 commenti
Comune di Cornedo Vicentino - Finalmente, dopo circa un anno di difficili trattative avvenute in una trentina incontri, si è risolta la questione Moschea, grazie al coordinamento e alla forte volontà decisiva del Sindaco di Cornedo Martino Montagna. Va premesso che il problema era stato sollecitato al primo cittadino esattamente due ore e mezza dopo la sua proclamazione a Sindaco della città , avvenuta alle ore 17.00 di lunedì 8 giugno 2009; alle 19.30 una delegazione di cittadini, estremamente preoccupati, non esitavano a suonare il campanello della sua abitazione per chiedere di risolvere la questione.
Nell'aprile del 2009 la comunità islamica "Annur", con sede in via San Lazzaro e operante da oltre 10 anni in città , aveva avviato un preliminare di acquisizione di un immobile sito in località Tomasoni a Spagnago di Cornedo e adibito a laboratorio artigianale, versando una caparra al proprietario a titolo di prelazione sullo stabile. Il Comune aveva dato l'autorizzazione anche se era palese ed evidente a tutti che la trattativa era indirizzata a trasformare l' immobile in Moschea.
La vecchia amministrazione comunale targata Lega Nord, cercava inutilmente di mascherare le reali intenzioni della comunità islamica ma, altre fonti di informazione, avvisavano i residenti dei concreti propositi.
Gli stessi, in pieno periodo elettorale, raccoglievano circa 2000 firme contro il centro di culto, portando motivazioni legate non a questioni razziali o religiose, ma a problemi logistici e di opportunità , poiché la contrada è stretta e assolutamente insufficiente di parcheggi.
Come detto, dopo tantissimi incontri avvenuti fra Sindaco, proprietario venditore dell'immobile, residenti della contrada e rappresentanti della comunità islamica, è prevalso il buon senso e gli stessi musulmani, comprendendo che la locazione non era ideale come luogo di aggregazione e di preghiera, hanno abbandonato il progetto iniziale, con buona soddisfazione dei residenti che sono subentrati alla pratica d'acquisto. Dal prodotto di questa trattativa, si evince una vigorosa forza di volontà dei residenti, correlata ad un grande senso civico della comunità islamica, con la quale si è finalmente stabilito un rapporto civile e propositivo.
La questione ora prevede una seconda parte perché l'attuale sede di via San Lazzaro è piccola e inadeguata per la comunità islamica di tutta la Valle dell'Agno; nel corso degli anni non ci sono mai stati problemi di ordine pubblico ma l'ubicazione presenta gli stessi problemi logistici e di parcheggio.
L' amministrazione comunale pertanto, decisa alla risoluzione definitiva del problema, si rende disponibile a gestire l' individuazione di una nuova sede idonea e con precisi requisiti: in zona extra urbana e dotata di ampio parcheggio.
"Tutto questo poteva essere ampiamente evitato", fa sapere il sindaco Martino Montagna, "se solo la precedente amministrazione avesse avviato un minimo rapporto con i cittadini nordafricani, molti dei quali sono persone assolutamente intergrate, oneste, con la propria famiglia e, addirittura, anche con cittadinanza Italiana, essendo presenti nel territorio da oltre 10/15 anni.
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