Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 10:01
Il jet privato da 10,7 milioni se ne sta lì a prendere polvere. Il ristorante per i manager chiuderà i battenti. Dopo aver lasciato migliaia di azionisti con un pezzo di carta in mano, aver annunciato 430 esuberi e la chiusura di 130 filiali,
Veneto Banca è intenzionata a mettere fine a un’epoca di lussi sibaritici. Quando la banca sognava in grande, troppo in grande, e arrivando nella sede di Montebelluna ti pareva di essere sbarcato a Wall Street. Quello che era il simbolo del miracolo del
Nord Est oggi diventa l’emblema della
crisi. A cominciare proprio da quel jet parcheggiato in un hangar dell’aeroporto di Treviso, come ha raccontato la Tribuna di Treviso.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 16 Agosto 2016 alle 00:42
Dopo che per
Veneto Banca la
Procura di Roma ha accelerato i suoi passi con i domiciliari per Vincenzo Consoli, il sequestro dei suoi beni e l'iscrizione nel registro degli indagati di altri 14 presunti corresponsabili della sua mala gestio (inclusi i sindaci della banca) tocca alla magistratura di Vicenza cercare, documentare e punire le indubbie e pesanti responsabilità di chi (i cosiddetti "banchieri" e i politici loro sponsor e/o da loro sponsorizzati) ha gestito la
Banca Popolare di Vicenza, che con Veneto Banca è una delle tre tipologie di banche in crisi (le altre due sono quella del "gruppo" Etruria, Marche, Ferrara e Chieti e quella del più grande ma singolo MPS).
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Categorie: Politica
Mercoledi 10 Agosto 2016 alle 23:05
Stamattina («
QS caccia il direttore, Libero: Arcieri con la pancetta si può dire, Cicciottelle no. Dedicato a Daniela Sbrollini: da noi Viva Zonin si può dire, abbasso Gianni no. E Marco Travaglio trema per le cos(c)e della Boschi») abbiamo commentato la polemica scatenata sul qualificativo "
cicciottelle" attribuito su QS alle tre arciere arrivate quarte alle Olimpiadi, alimentata dalle nostre parti dalla deputata dem
Daniela Sbrollini, pugliese di nascita, vicentina politicamente, e fatua almeno quanto fatue sono state le sue prese di posizione sui comportamenti di
Gianni Zonin anche nei nostri confronti oltre che in quelli a danno di oltre 118.000 soci della "sua"
Banca Popolare di Vicenza. Nel commento paventavamo, convinti di scherzare, che oggi avrebbe rischiato il licenziamento anche
Marco Travaglio, il direttore e socio fondatore della società editrice de
Il Fatto Quotidiano.
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Categorie: Fatti
Mercoledi 10 Agosto 2016 alle 10:14
Lunedì 8 agosto
titolavamo così: «
"Cicciottelle" alle Olimpiadi: Daniela Sbrollini censura da Ponza il titolo de Il Resto del Carlino. VicenzaPiù: da censurare è il silenzio dei politici sulla citazione milionaria di Gianni Zonin contro la stampa libera». E commentavamo il clamore suscitato per un titolo "
Tiro con l'arco. Il trio delle cicciottelel sfiora il miracolo olimpico") che non ci pareva così ferale e irrispettoso delle donne se 4 anni fa il trio maschile, per giunta vincitore dell'oro, fu definito da tutti come quello dei "
Robin Hood con la pancetta" senza che nessuno, neanche il "ben tirato" compagno della deputatessa "dem", si scandalizzassae per questo. Oggi, dopo la comunicazione che il direttore di QS, per giunta vicino alla pensione, è stata esonerato, come Roberto Mancini?, dal "sensibilissimo" editore di QN, il gruppo di giornali di cui fa parte QS la testata giornalistica comune a Il Resto del carlino, La Nazione e Il Giorno, non possiamo non condividere il titolo odierno di
Libero:
Che orrore cacciare il direttore che titola «arciere cicciottelle».
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Categorie: Politica
Domenica 7 Agosto 2016 alle 14:27
Prima di
Virginia Raggi. Prima di Federico Pizzarotti. Il primo sindaco M5S è stato lui,
Roberto Castiglion. "Un evento epocale", disse
Beppe Grillo. Maggio 2012, è cominciato tutto da qui, da
Sarégo, con l'accento sulla "e". Un cinquecentesimo di Roma eppure racconta tante cose dell'Italia di oggi e della ricetta
M5S. Come il paesaggio di questa provincia vicentina: arrivi e lungo le strade dritte, costeggiate da alberi vedi contadini in bici che ti fanno pensare ai filari ordinati, alla terra scura rovesciata dai trattori che vanno nonostante il caldo da stare male. Gente che lavora dall'alba e andrà avanti fino al tramonto. Poi un indiano con il turbante, una famiglia araba. I veneti di domani, quelli che lavorano nei capannoni interminabili sul lato opposto della strada. Altro lavoro, altra fatica. Com'è cambiato il Veneto in una manciata di anni da quel Viaggio in Italia, irripetibile affresco di Guido Piovene. Il segno sono i condomini disegnati con la squadretta che si alternano a case contadine.
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Giovedi 4 Agosto 2016 alle 11:02
Aveva la passione per i quadri, anche quelli del ’700, Vincenzo Consoli, “dominus†per anni di Veneto Banca, ora finito ai domiciliari con l’accusa di ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio. Infatti, quando gli uomini della Guardia di Finanza, due giorni fa, sono entrati nel suo appartamento a Vicenza hanno trovato diverse tele di valore, ora finite nella lista dei beni sequestrati. La casa di per sé è già molto prestigiosa: un palazzotto su più piani di oltre 500 metri quadri, con altrettanti di giardino e spazi esterni, dove ora Consoli sta scontando la misura cautelare emessa dal gip di Roma, Vilma Passamonti.
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 3 Agosto 2016 alle 11:06
"Sono meravigliato per la tempistica. Arrestare una persona in via preventiva è sempre grave, ma farlo dopo un anno, quando non c’è più pericolo di fuga, di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato, è qualcosa che non capiscoâ€. Giovanni Schiavon, attuale vice presidente di Veneto Banca è stupito alla notizia che Vincenzo Consoli – una vita ai vertici dell’istituto – sia finito ai domiciliari. Eppure per il gip di Roma, Vilma Passamonti che ieri ha emesso l’ordinanza, Consoli è stato arrestato proprio perché continuava, anche dopo le dimissioni, a incidere “nelle scelte di politica aziendale†della banca, trasformata in spa, con il decreto sulle popolari.
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Categorie: Informazione, Fatti
Domenica 24 Luglio 2016 alle 23:21
VicenzaPiù nasce il 25 febbraio 2006 su un unico presupposto che è la correttezza verso i lettori e tutti gli "utilizzatori" delle nostre testate, nel tempo sempre di più orientate all'informazione online nelle sue varie declinazioni (
VicenzaPiu.com sul web, streaming tv con tanto di App iOs e Android per
VicenzaPiùTv, quotidiano, settimanale e mensile in pdf tutti con suffisso "+" ...) e riservando alla carta sempre di più il ruolo nobile dei documenti (ne è prova il n. 288 di VicenzaPiù diventato "
Vicenza. La città sbancata", il libro denuncia delle amnesie dei media ufficiali della città che ha sfondato anche nelle librerie e su Amazon. Il patto con i nostri "utenti" è stato trascritto in quella che è una sorta di
carta dei diritti dei lettori, degli investitori pubblicitari e, di conseguenza e come obiettivo, dei nostri collaboratori.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Domenica 24 Luglio 2016 alle 20:46
Continuano le prese di posizione intorno al caso
Strada Pedemontana Veneta, in passato spesso al centro dei nostri approfondimenti che ne evidenziavano le criticità , le para-legalità e le mosse discusse del commissario di turno,
Silvano Vernizzi. A rendere incandescente la "situazione" è stato un articolo inchiesta pubblicato sabato su
Il Fatto Quotidiano a firma di
Giorgio Meletti e
Davide Vecchi. Sono stato lunedì scorso a Roma presso la blindatissima redazione de Il fatto invitato da Giorgio Meletti che conoscevo fin dagli anni 90 quando io operavo a Roma nel campo dell'informatica e lui era uno dei primi giornalisti specializzati del settore di cui scriveva su Il Mondo: io ero orgoglioso di aver lavorato nella galassia della Apple (allora Apple Computer) e mostravo orgoglioso una mia foto con
Steve Jobs del 1985 e lui era stato il giornalista italiano prescelto da
Bill Gates nel 1987 per farsi intervistare.
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Categorie: Politica
Sabato 23 Luglio 2016 alle 11:30
di Peter Gomez, da Fatti Chiari de Il Fatto Quotidiano
Luigi Di Maio, se lo ha fatto, non deve illudersi. Per quanti incontri possa tenere in Italia e all'estero il Movimento 5 Stelle non riuscirà mai a ottenere il gradimento dell'establishment. Il potere è conservatore per natura. Le élite anche quando ammettono il loro evidente fallimento, come è accaduto con Carlo De Benedetti in una recente intervista al Corriere della Sera, non sono disposte a cedere terreno da sole. Da sempre, anzi, chi si presenta sostenendo di voler cambiare il sistema viene prima osservato, poi vezzeggiato e, se non si piega alle lusinghe, regolarmente bocciato. Nonostante questo è importante la girandola di meeting che ha portato il vicepresidente della Camera in Inghilterra, in Germania, Israele e, mercoledì 20 luglio, a partecipare come relatore al seminario organizzato dalla società di lobby e associati. Quei faccia a faccia, nati dal timore che suscita la forza elettorale dei 5Stelle, rappresentano un'occasione per guadagnare il rispetto di tutti quei poteri, forti o deboli, che oggi vedono Di Maio solo perché preoccupati dai sondaggi o dalle vittorie di Roma e Torino.
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