Mentre Confindustria afferma che è stato "recuperato un milione di posti di lavoro" e ISTAT ci fornisce dati rassicuranti in tal senso (dati che se venissero analizzati, racconterebbero di una disoccupazione stabile se non in aumento e di un'occupazione ad altissimo livello di precarietà , composta da lavoratori mal retribuiti e sempre più anziani), la realtà appare molto differente. Una realtà fatta di crisi aziendali diffuse in tutto il territorio nazionale e in ogni settore. È di questi giorni la drammatica situazione che vivono gli addetti della Lovato Gas spa di Vicenza. Il gruppo Renzo Landi, proprietario della Lovato Gas, ha annunciato che lo stabilimento verrà chiuso e che 90 dipendenti e una ventina di lavoratori interinali perderanno il posto di lavoro.
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Sul fronte della sicurezza sul lavoro l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro informa che, a metà settembre, i lavoratori che hanno perso la vita per infortunio nei luoghi di lavoro sono 485. Rispetto all'anno scorso (erano 462) si registra un aumento del 5%. Se si considerano anche i morti sulle strade e in itinere, la stima totale dei decessi supera le 1.000 unità . Il Veneto e la Lombardia sono le regioni che, ad oggi, contano il maggior numero di morti sul lavoro. Sono 48. In ogni provincia delle due regioni si è verificato almeno un infortunio mortale.
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I segretari delle Federazioni regionali del Veneto e della Lombardia del Partito Comunista Italiano, rispettivamente Giorgio Langella e Vladimiro Merlin, in questa nota congiunta sostengono le ragioni del'astensione in occasione dei prossimi referendum sull'autonomia delle due regioni: "I due presidenti di regione di Lombardia e del Veneto hanno indetto due referendum che non possono avere e non avranno nessuna conseguenza concreta, qualunque sia l'esito della votazione, dato che , a differenza dei normali referendum, non possono modificare nulla di quanto viene messo al voto ed inoltre data la genericità del quesito non possono neppure esprimere un chiaro mandato politico."Continua a leggere
Praia a Mare, nostro servizio esclusivo.C'è un tentativo di spostare il procedimento Marlane Marzotto bis dal suo naturale contesto giuridico, cioè da Paola, in provincia di Cosenza, a Napoli. Nelle prime sedute davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale calabrese, l'eccezione di incompetenza per territorio è stata avanzata dall'avvocato Gianluca Luongo, difensore dell'indagato Ivo Comegna. Una richiesta che poggia sulla circostanza che tra le 29 morti di operai per tumore iscritte in questo nuovo procedimento la prima è avvenuta proprio a Napoli. È il caso di Carmelo Martino, deceduto nel capoluogo campano nel 1980.
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"Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante", dopo "Vicenza. La città sbancata" e "Roi. La Fondazione demolita", è il terzo volume della collana Vicenza Papers che nasce all'insegna dell'informazione indipendente "firmata" VicenzaPiù, che è stato presentato ufficialmente a Vicenza, prima di un tour in Italia, Praia a Mare inclusa, venerdì 1° settembre alle Fornaci Rosse a Vicenza (il giorno stesso dell'annuncio di nuove indagini per altri morti, ndr) e che vi proponiamo nelle migliori librerie ed edicole di Vicenza e della zona (chi ne fosse sprovvisto può chiedercelo scrivendo a [email protected]), sul nostro shop, in versione cartacea a 12 euro e come eBook a 3.99 euro, oltre che su Amazon (versione cartacea, eBook).
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La fase preliminare del Marlane Marzotto bis, presso il tribunale di Paola (Cs), è partita a singhiozzo (nella foto un mezzo dei vigili del fuoco impegnati nel prelievi e rilievi, ndr). Già due i rinvii decisi dal Giudice per le indagini preliminari sull'incidente probatorio chiesto dalla procura locale a caccia di prove per riaprire il caso sui tumoriche hanno mietuto vittime tra gli operai dell'ex fabbrica tessile di Praia a Mare(cfr. il libro "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante" di Giorgio Langella da noi edito). Lo scorso 8 settembre si sono registrati dei difetti di notifica tali da indurre il giudice a rinviare al prossimo 3 ottobre. Nella prima udienza di tre giorni prima, invece, si era registrata una richiesta di integrazione dell'incidente probatorio.
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La notizia di un nuovo procedimento penale in itinere per la morte di 29 lavoratori alla Marlane Marzotto di Praia a Mare accende una nuova speranza che si possa ottenere verità e giustizia su una delle più devastanti tragedie del lavoro accadute in Italia (cfr. "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante") . Nell'indagine preliminare sono coinvolti Vincenzo Benincasa (responsabile dello stabilimento Marlane Marzotto, con procura per la sicurezza dal 1996 al 2001), Salvatore Cristallino (responsabile del reparto di tintoria dal 1989 al 2003), Ivo Comegna (responsabile del reparto di finissaggio dal 1986 al 2004), Carlo Lomonaco (responsabile di stabilimento dal 2002 al 2003), Attilio Rausse (responsabile di stabilimento dal 2003 al 2004), Silvano Storer (amministratore delegato della società Marzotto Spa dal 1997 al 2001) e Antonio Favrin (amministratore delegato e vicepresidente della società Marzotto Spa dal 2001 al 2004).
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Sabato, come avrete letto (e visto e ascoltato soprattutto grazie al nostro video integrale senza filtri e tagli che, dovendo sintetizzare, nascono pro o contro la verità , leggasi la stampa odierna), il senatore M5SEnrico Cappelletti e i suoi colleghi politici, il consigliere regionale Manuel Brusco e la capogruppo pentastellata in comune di Vicenza Liliana Zaltron, hanno non chiesto «Più chiarezza sulla Fondazione Roi», titolone del giornale confindustriale, ma hanno annunciato la presentazione di un esposto in Procura della Repubblica di Vicenza sulla mala gestio della Fondazione Roi targata Gianni Zonin.
Praia a Mare, nostro servizio esclusivo. Di nuovo a caccia dei veleni che hanno ucciso o fatto ammalare le tute blu dell'ex fabbrica tessile Marlane Marzotto di Praia a Mare (nella foto prelievi di campioni, ndr) come raccontato da "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante", il libro di Giorgio Langella che il suo editore Giovanni Coviello, direttore di VicenzaPiù, ha presentato ieri sera ufficialmente alle Fornaci Rosse di Vicenza (a breve il video completo della presentazione, ndr). Si tornerà , quindi, la notizia, significativa coincidenza, è proprio di ieri, a indagare lo stabilimento, i suoi impianti di areazione e i cunicoli in cui si raccoglievano le polveri nocive. Persino i muri e, ancora una volta, si sonderanno i terreni che circondano lo scheletro di quella che era una fabbrica modello.
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L'appuntamento è come ogni anno al Parco delle Fornaci a Vicenza (via Carlo Farini, zona Mercato Nuovo). L'ingresso è libero. La festa apre tutti i giorni alle 17.00, tranne la domenica quando apre alle 11.30. Il servizio di ristorazione e il programma dei dibattiti sono confermati anche in caso di maltempo.
Programma di venerdì 1 settembre Domani sera alle ore 17.00 avrà inizio la quarta edizione di Fornaci Rosse: la grande festa della cultura, della musica, della politica e del buon cibo torna al Parco delle Fornaci a Vicenza. Alle ore 18.00 il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ed il presidente dell'associazione Fornaci Rosse, Stefano Poggi, saluteranno l'inizio del festival con la tradizionale bicchierata inaugurale.