Marlane Marzotto bis, si tenta lo spostamento a Napoli. Intanto sale il numero di denunce dopo quelle per i primi "nuovi" 29 morti
Lunedi 11 Settembre 2017 alle 14:27 | 0 commenti
Praia a Mare, nostro servizio esclusivo. C'è un tentativo di spostare il procedimento Marlane Marzotto bis dal suo naturale contesto giuridico, cioè da Paola, in provincia di Cosenza, a Napoli. Nelle prime sedute davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale calabrese, l'eccezione di incompetenza per territorio è stata avanzata dall'avvocato Gianluca Luongo, difensore dell'indagato Ivo Comegna. Una richiesta che poggia sulla circostanza che tra le 29 morti di operai per tumore iscritte in questo nuovo procedimento la prima è avvenuta proprio a Napoli. È il caso di Carmelo Martino, deceduto nel capoluogo campano nel 1980.
Una eccezione sulla quale si esprimerà il Gip Maria Grazia Elia il prossimo 3 ottobre. Secondo indiscrezioni sarebbero tuttavia ridotte al lumicino le possibilità che il procedimento possa trasferirsi da Paola. Sempre nella prossima seduta si dovrà decidere anche sull'integrazione o meno delle parti offese. Il giudice, dopo le prime 29, ha ricevuto altre denunce di "danneggiati" dopo la fissazione della data per l'incidente probatorio. Potrebbe dunque crescere il numero di persone presumibilmente colpite da tumori a causa dei procedimenti lavorativi nell'ex fabbrica tessile di Praia a Mare in cui i familiari degli oltre 100 morti del primo processo (cfr. "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante" di Giorgio Langella per la collana Vicenza Papers di VicenzaPiù, ndr) hanno ricevuto dalle parti, Marzotto ed Eni, solo un indennizzo onnicomprensivo di 30.000 euro...
Un'altra udienza è già in calendario il prossimo 9 ottobre. In questa occasione se, come è molto probabile, l'eccezione sollevata da Luongo sarà rigettata, il Gip procederà alla nomina del perito cui affidare le indagini ambientali da compiere dentro e all'esterno dello stabilimento praiese. La figura è già da tempo stata individuata in Alessandro Gargini, direttore del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell'università di Bologna.
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