"Cicciottelle" alle Olimpiadi: Daniela Sbrollini censura da Ponza il titolo de Il Resto del Carlino. VicenzaPiù: da censurare è il silenzio dei politici sulla citazione milionaria di Gianni Zonin contro la stampa libera
Lunedi 8 Agosto 2016 alle 22:28 Daniela Sbrollini deputata dem e responsabile Sport del Pd interviene con una dichiarazione sulle donne alle Olimpiadi e il titolo di un articolo: “Non  possiamo più tollerare titoli come quello apparso oggi su Il Resto del  Carlino in merito al trio azzurro di tiro con l’arco femminile; titolo  nel quale le atlete italiane vengono apostrofate come ‘cicciottelle’. È  una vergogna che nei confronti delle donne ci siano questi  atteggiamenti, in particolare da parte di chi fa informazione e in  questi giorni in cui ci sono state vittorie alle Olimpiadi di atlete  azzurre. Purtroppo il sessismo trova ancora terreno fertile anche tra  quanti fanno informazioneâ€.			
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			Daniela Sbrollini deputata dem e responsabile Sport del Pd interviene con una dichiarazione sulle donne alle Olimpiadi e il titolo di un articolo: “Non  possiamo più tollerare titoli come quello apparso oggi su Il Resto del  Carlino in merito al trio azzurro di tiro con l’arco femminile; titolo  nel quale le atlete italiane vengono apostrofate come ‘cicciottelle’. È  una vergogna che nei confronti delle donne ci siano questi  atteggiamenti, in particolare da parte di chi fa informazione e in  questi giorni in cui ci sono state vittorie alle Olimpiadi di atlete  azzurre. Purtroppo il sessismo trova ancora terreno fertile anche tra  quanti fanno informazioneâ€.			
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			Dopo l'Ansa anche Libero in prima pagina rilancia VicenzaPiù: Gianni Zonin a Panarea tra Giorgio Armani e Tony Blair
Lunedi 8 Agosto 2016 alle 10:40 
				
			
			
			Dopo la notizia data in anteprima venerdì sera da VicenzaPiu.com, la vacanza di Gianni Zonin a Panarea ha avuto un eco enorme di condivisioni e commenti sui social network ed è stata rilanciata anche dall'Agenzia Ansa, per finire poi anche in prima pagina sul quotidiano Libero diretto da Vittorio Feltri di cui vi proponiamo di seguito l'articolo
In fondo non c'è motivo di cambiare le proprie abitudini e non le ha certo perse Gianni Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza che, nonostante sia ormai nullatenente avendo girato tutte le proprietà ai figli, non ha rinunciato alle vacanze d'agosto. È rimasto in Italia e ha scelto Panarea, la più luccicante delle sette Eolie, che, dopo la Costa Smeralda e Capri è ormai diventata una delle mete preferite del turismo dei vip.
Continua a leggereI salvataggi bancari, le banche e i mutui concessi ai criminali: un giudice romano fa l'esempio di Mps, un lettore si interroga su Banca Nuova di Banca Popolare di Vicenza
Domenica 7 Agosto 2016 alle 10:12 
				
			
			
			Il giudice Marco Patarnello, in magistratura dal 1989 e che è stato vicesegretario del Csm mentre ora si occupa al Tribunale di Roma di misure di prevenzione antimafia, sequestro e confisca di patrimoni illeciti, ha inviato una lettera, pubblicata il 5 agosto su la Repubblica e che vi proponiamo a seguire, in cui lamenta come nelle indagini sui patrimoni mafiosi è sempre ambiguo il ruolo degli Istituti di Credito, grandi o piccoli che siano. Un lettore, segnalandocela, la accompagna con queste considerazioni: «Chissà cosa emergerà su Banca Nuova con una raccolta molto alta e con forti legami con gli ambienti locali (la banca è controllata al 100% dalla Banca Popolare di Vicenza, il suo Cda con Marino Breganze presidente è ancora intonso e il suo direttore generale in carica ha ricevuto in pompa magna Gianni Zonin solo poco tempo fa, ndr). Ma forse potrebbe anche non emergere nulla, se nessuno ci guarda...».
Continua a leggereVincenzo Consoli povero come Gianni Zonin, Il Corriere del Veneto: nei suoi conti solo 30.000 euro, alla moglie sequestrati oltre 4 milioni
Sabato 6 Agosto 2016 alle 10:28 «A Vincenzo non sono rimasti neppure i soldi per comprarsi il latte». La battuta è di un amico della famiglia Consoli ma rende l'idea. Il messaggio che viene fatto filtrare dalla villa di Vicenza - dove da martedì l'ex direttore generale di Veneto Banca è rinchiuso ai domiciliari - con il passare dei giorni si fa sempre più chiaro: dopo la caduta, il re è stato spogliato di tutto, non resta più nulla da sequestrare.
				
			
			
			«A Vincenzo non sono rimasti neppure i soldi per comprarsi il latte». La battuta è di un amico della famiglia Consoli ma rende l'idea. Il messaggio che viene fatto filtrare dalla villa di Vicenza - dove da martedì l'ex direttore generale di Veneto Banca è rinchiuso ai domiciliari - con il passare dei giorni si fa sempre più chiaro: dopo la caduta, il re è stato spogliato di tutto, non resta più nulla da sequestrare.L'hanno chiarito, in serata, anche i suoi avvocati con una breve nota: «Il ragionier Consoli comunica di avere due soli conti correnti e deposito titoli: uno in Veneto Banca e un secondo in Banco Popolare entrambi oggetto di sequestro. Egli quindi non possiede alcun altro conto corrente o deposito titoli in altre banche italiane o estere, e sfida chiunque a provare il contrario».
Continua a leggereGianni Zonin si gode le vacanze in spiaggia a Panarea? A un turista vicentino la moglie ha risposto: "Non ci lasciate mai in pace!"
Sabato 6 Agosto 2016 alle 00:09 
				
			
			
			CorVeneto: Cattolica divorzia da Popolare di Vicenza
Venerdi 5 Agosto 2016 alle 11:12 Cattolica divorzia da Popolare di Vicenza. Nell'aria da  tempo, il cda di Cattolica ha fatto scattare ieri la rottura  dell'alleanza tra la compagnia assicurativa e l'ex banca popolare,  approvando l'esercizio del diritto di recesso sugli accordi esistenti.  Passo che rompe una partnership strategica di nove anni, firmata nel  2007 dal presidente di Bpvi Gianni Zonin e dall'allora neopresidente di Cattolica Paolo Bedoni.  Fu decisiva all'epoca per far uscire la coop veronese dal momento nero  successivo alla rottura della trattativa per la fusione con il Banco  Popolare.			
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			Cattolica divorzia da Popolare di Vicenza. Nell'aria da  tempo, il cda di Cattolica ha fatto scattare ieri la rottura  dell'alleanza tra la compagnia assicurativa e l'ex banca popolare,  approvando l'esercizio del diritto di recesso sugli accordi esistenti.  Passo che rompe una partnership strategica di nove anni, firmata nel  2007 dal presidente di Bpvi Gianni Zonin e dall'allora neopresidente di Cattolica Paolo Bedoni.  Fu decisiva all'epoca per far uscire la coop veronese dal momento nero  successivo alla rottura della trattativa per la fusione con il Banco  Popolare.			
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			Zugliano col sindaco Sandro Maculan si informa su "Vicenza. La città sbancata" e sul proprio futuro di soci BPVi e Veneto Banca visto da Codacons
Giovedi 4 Agosto 2016 alle 18:25Â
Mercoledì 3 agosto la sala Riunioni Pubbliche di Zugliano presso le scuole elementari era piena di soci "traditi" dalle due ex Popolari venete, la maggior parte dalla Banca Popolare di Vicenza ma alcuni anche da Veneto Banca, arrivati con le angosce, sicure, di chi ha perso i suoi risparmi e con le speranze, ancora vive, di poterli recuperare anche per riconquistare la dignità di un "popolo" che si sente colpito nell'intimo per la fiducia incondizionata riposta nelle due banche che reputavano affidabili ma, soprattutto, amiche e che spesso, se non sempre, è stata carpita con "destrezza" dai vertici dei due istituti, simbolicamente, e non solo identificati, in Gianni Zonin e Vincenzo Consoli, che, col supporto di direttori e funzionari di filiale, hanno speculato sulla pelle della povera gente. Continua a leggere"Dalla vostra parte" in diretta: i soci della BPVi agitano "Vicenza. La città sbancata". E Maurizio Gasparri in studio chiede: "Perchè ai domiciliari Consoli e non anche Gianni Zonin?"
Martedi 2 Agosto 2016 alle 22:22 Mentre davanti alle telecamere in diretta da Vicenza di "Dalla vostra parte", il programma di Rete 4 condotto da Maurizio Belpietro, alcuni dei soci beffati dalla BPVi di Gianni Zonin e appartenenti a "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza", l'associazione più numerosa di azionisti truffati, agitavano il nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" (ultime copie disponibili prima della seconda ristampa da noi in Viale Milano 31, nelle migliori edicole e librerie oltre che su Amazon o scrivendo a [email protected], ndr), in studio c'è chi ha avuto il coraggio, chiamiamolo così, di affermare che "le vecchiette che hanno investito in titoli poi azzerati delle banche in crisi sono più furbe di quanto sembrino".			
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			Mentre davanti alle telecamere in diretta da Vicenza di "Dalla vostra parte", il programma di Rete 4 condotto da Maurizio Belpietro, alcuni dei soci beffati dalla BPVi di Gianni Zonin e appartenenti a "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza", l'associazione più numerosa di azionisti truffati, agitavano il nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" (ultime copie disponibili prima della seconda ristampa da noi in Viale Milano 31, nelle migliori edicole e librerie oltre che su Amazon o scrivendo a [email protected], ndr), in studio c'è chi ha avuto il coraggio, chiamiamolo così, di affermare che "le vecchiette che hanno investito in titoli poi azzerati delle banche in crisi sono più furbe di quanto sembrino".			
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			Veneto Banca, Procura di Roma: ai domiciliari Vincenzo Consoli, su Il Fatto Quotidiano parlano anche le associazioni degli azionisti
Martedi 2 Agosto 2016 alle 13:19 Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca già indagato, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con le accuse di aggiotaggio ed  ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di  vigilanza. Le fiamme gialle hanno sequestrato su disposizione del pm un  immobile di Consoli del valore di 1,8 milioni di euro, oltre a liquidità  e titoli. Sono inoltre impegnate in perquisizioni domiciliari e  sequestri preventivi per milioni di euro nei confronti di 14 indagati legati all’istituto di credito. I provvedimenti, eseguiti da un centinaio di finanzieri, sono stati emessi dalla procura di Roma. Consoli, che si trova ai domiciliari, è stato il padre-padrone che ha affossato la banca, concedendo con disinvoltura prestiti senza garanzie e falsando la situazione patrimoniale del gruppo.			
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			Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca già indagato, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con le accuse di aggiotaggio ed  ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di  vigilanza. Le fiamme gialle hanno sequestrato su disposizione del pm un  immobile di Consoli del valore di 1,8 milioni di euro, oltre a liquidità  e titoli. Sono inoltre impegnate in perquisizioni domiciliari e  sequestri preventivi per milioni di euro nei confronti di 14 indagati legati all’istituto di credito. I provvedimenti, eseguiti da un centinaio di finanzieri, sono stati emessi dalla procura di Roma. Consoli, che si trova ai domiciliari, è stato il padre-padrone che ha affossato la banca, concedendo con disinvoltura prestiti senza garanzie e falsando la situazione patrimoniale del gruppo.			
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			BPVi, oltre seimila richieste di risarcimento. Ma sulle conciliazioni per ora c’è un muro
Martedi 2 Agosto 2016 alle 09:52 Una banca, si sa, deve fare i conti. Metti la Popolare di Vicenza: è alle prese con un futuro tutto da costruire, nelle mani di Atlante, Quaestio e del nuovo Cda guidato da Gianni Mion, ma deve fare i conti con il passato ereditato da Zonin e soci. Che non significa solo capitale azzerato, ma anche una montagna di contestazioni, reclami, richieste di risarcimento. I dati più recenti parlano di 1,4 miliardi di euro di richieste di risarcimento da parte dei soci, a fronte dei quali la banca ha effettuato accantonamenti per 736 milioni di euro.			
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			Una banca, si sa, deve fare i conti. Metti la Popolare di Vicenza: è alle prese con un futuro tutto da costruire, nelle mani di Atlante, Quaestio e del nuovo Cda guidato da Gianni Mion, ma deve fare i conti con il passato ereditato da Zonin e soci. Che non significa solo capitale azzerato, ma anche una montagna di contestazioni, reclami, richieste di risarcimento. I dati più recenti parlano di 1,4 miliardi di euro di richieste di risarcimento da parte dei soci, a fronte dei quali la banca ha effettuato accantonamenti per 736 milioni di euro.			
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