Zugliano col sindaco Sandro Maculan si informa su "Vicenza. La città sbancata" e sul proprio futuro di soci BPVi e Veneto Banca visto da Codacons
Giovedi 4 Agosto 2016 alle 18:25 | 0 commenti
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Mercoledì 3 agosto la sala Riunioni Pubbliche di Zugliano presso le scuole elementari era piena di soci "traditi" dalle due ex Popolari venete, la maggior parte dalla Banca Popolare di Vicenza ma alcuni anche da Veneto Banca, arrivati con le angosce, sicure, di chi ha perso i suoi risparmi e con le speranze, ancora vive, di poterli recuperare anche per riconquistare la dignità di un "popolo" che si sente colpito nell'intimo per la fiducia incondizionata riposta nelle due banche che reputavano affidabili ma, soprattutto, amiche e che spesso, se non sempre, è stata carpita con "destrezza" dai vertici dei due istituti, simbolicamente, e non solo identificati, in Gianni Zonin e Vincenzo Consoli, che, col supporto di direttori e funzionari di filiale, hanno speculato sulla pelle della povera gente.I "zuglianesi", incoraggiati a venire allo scoperto dal sindaco Sandro Maculan e da vari esponenti della sua Giunta presenti all'incontro, perchè "voi siete i danneggiati - ha detto il primo cittadino - e altri, non voi, dovrebbero vergognarsi della situazione, hanno prima ascoltato la presentazione del nostro libro "Vicenza. La città Sbancata", durante la quale Giovanni Coviello, il direttore di VicenzaPiù, ha ricordato che chi della stampa locale avesse voluto aveva tutti gli elementi per mettere in guardia i cittadini piuttosto che incoraggiarli a sottoscrivere azioni fasulle da 62,50 euro, e poi ha prestato attenzione ai consigli del presidente di Codacons Veneto, l'avv. Franco Conte, che ha sintetizzato prima della lunga sessione di domande e risposte, che pubblicheremo a seguire, le motivazioni di dignità per cui è necessario intraprendere azioni di recupero dei propri soldi e i passi tecnici da compiere per un "ristoro" che lui assicura certo e consistente.
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