Referendum, Maria Teresa Turetta: per i cattivi governanti avere una bella Costituzione è un grosso problema
Mercoledi 30 Novembre 2016 alle 16:37
Maria Teresa Turetta, CUB Vicenza La CUB invita i lavoratori e le loro famiglie a votare No al quesito referendario sulla nostra costituzione del prossimo 4 dicembre. I motivi sono molteplici e sono stati esposti in varie iniziative pubbliche organizzate dalla CUB a Milano Sabato 19 novembre e a Bologna Sabato 26 novembre. Con la riforma Costituzionale approvata da un Governo non eletto dai cittadini si vuole concentrare il potere politico nelle mani di pochi per potere azzerare la democrazia nella società e, di conseguenza, anche nei luoghi di lavoro. Il primo partito di maggioranza relativa avrà un potere assoluto, anche nella nomina del Presidente della Republica e dei membri della corte costituzionale.
Continua a leggereReferendum costituzionale, Giuristi Democratici di Vicenza: un "No positivo"
Martedi 29 Novembre 2016 alle 12:12
Michele Stratta, Presidente dei Giuristi Democratici di Vicenza
La neonata associazione Vicentina dei Giuristi Democratici “Ettore Gallo†esprime la propria opinione contraria alla riforma costituzionale in merito alla quale i cittadini sono chiamati ad esprimersi nel referendum del 4 dicembre. E tuttavia ritiene che sia possibile, dopo la bocciatura di questa riforma, inaugurare una discussione aperta e democratica per introdurre poche, utile e condivise riforme. Non siamo infatti contrari a qualsiasi riforma della Costituzione. Continua a leggereL'Anpi Vicenza fa propaganda per il No alla cerimonia per l'eccidio dei Dieci Martiri organizzata con il Comune
Sabato 12 Novembre 2016 alle 23:33
Riforma costituzionale lascia fuori dal senato le regioni a statuto speciale, il prof. Renato Ellero: lo avevo detto al Fatto Quotidiano
Venerdi 11 Novembre 2016 alle 19:37
Il Professore Renato Ellero ha chiamato in redazione per darci lo stesso messaggio che, ci dice, via sms aveva inviato a Il Fatto Quotidiano qualche tempo fa: “date un occhio allo statuto delle regioni a statuto speciale, avrete delle sorpreseâ€. Che sorprese? Chiediamo all’esperto professore. E in modo semplice ci spiega ciò che ha verificato un paio di settimane fa, prima di avvisare le redazioni (dichiarando di non reclamare la paternità dell'avviso al Fatto Quotidiano). “Le regioni a statuto speciale hanno un proprio statuto. Quest’ultimo stabilisce che i consiglieri regionali non possano essere contemporaneamente membri di una delle due Camere e, quindi, anche del Senato. Questo però è ciò che prevede la riforma costituzionaleâ€. Quindi, secondo lo statuto delle regioni di Trentino Alto Adige, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta e Sicilia, le suddette regioni non possono avere una rappresentanza in senato come le altre regioni?
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Donald Trump nuovo presidente Usa. I vicentini sapevano chi avrebbero votato...in America, ma non al referendum costituzionale
Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 21:10
La notizia della vittoria di Donald Trump ha sconvolto i più, in Italia nonché a Vicenza… a guardare le espressioni di alcuni nostri intervistati di questa mattina. Ha sconvolto anche le previsioni di ieri sera fatte scherzando in redazione, in cui si dava quasi per scontata la vittoria ad Hillary Clinton. A noi italiani pare un dejavù di quando tutti schifavano Berlusconi e poi vinceva sempre le elezioni. Eh sì, perché a mandare al governo il ricco sciupafemmine siamo stati prima noi, che vanto! Speriamo per gli americani non con gli stessi risultati italiani (che, però, a questo punto dovremo rivedere alla luce della storia diversa da quella della cronaca, visti i passi dei suoi successori, ndr). Continua a leggere
Referendum: mentre Psi nazionale promuove il Sì, il Psi Veneto ha "fatto dibattere" Crimì, Paglia, Marajo e Poletto su Sì e No
Venerdi 4 Novembre 2016 alle 23:36
Il Psi del Veneto, in occasione del referendum del 4 dicembre prossimo, ha organizzato stasera 4 novembre presso l'Hotel Palladio "Riforma della Costituzione: conoscere per scegliere" un dibattito a cui sono intervenuti davanti a un pubblico che ha gremito la sala con varie persone in piedi, l'on. Filippo Crimì (Partito Democratico), l'on. Giovanni Paglia (Sinistra Italiana), l'on. Enzo Marajo (Consigliere regionale PSI), Gigi Poletto (Vicepresidente provinciale ANPI). Moderati da Antonio Di Lorenzo i vari relatori si sono affrontati con determinazione riportando le tesi del Sì e del No per "informare i cittadini perchè si facciano un'idea precisa nel merito del referendum", ha detto Luca Fantò, segretario regionale del Psi che, a conferma della vivacità del confronto e del dibattito anche interno al suo partito, ha preso posizione a favore di un lavoro di informazione sulle ragioni del Si e del No a differenza degli organi nazionali del partito che col segretario Riccardo Nencini hanno dato indicazioni nette per il Sì.
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Referendum Costituzionale, Carlo Cavedon delle Acli vicentine: "riforma importante nel medio e lungo periodo"
Lunedi 24 Ottobre 2016 alle 16:53
Acli di Vicenza e provinciaIl 4 dicembre gli italiani saranno chiamati ad esprimere il proprio voto sulla riforma costituzionale approvata il 12 aprile scorso dalla Camera dei Deputati. Tale riforma va a cambiare, in modo significativo, la seconda parte della Costituzione: la prima parte, quella riferita ai “Principi Fondamentali†ed ai “Diritti e Doveri dei Cittadiniâ€, non sarà interessata. Le Acli di Vicenza invitano i cittadini ad informarsi in modo da poter esercitare una partecipazione al voto consapevole e responsabile, senza cadere nella tentazione di trasformare il referendum in un voto pro o contro il Governo Renzi, di utilizzarlo come strumento di protesta o di affermazione ideologica, bensì cogliendo la portata significativa che una modifica profonda della Carta costituzionale potrebbe avere per la nostra Nazione nel medio-lungo periodo. Continua a leggere
Il referendum e l'Italicum, un intreccio complesso e complicato
Sabato 22 Ottobre 2016 alle 09:33
Il referendum 2016La campagna referendaria è, oramai, in corso da mesi e gli schieramenti per l'una o per l'altra opzione del Referendum costituzionale che modificano con il Sì o conservano con il No la seconda parte della Costituzione sembrano delineati (qui e a seguire il primo dibattito da noi moderato, ndr). Da una parte le forze politiche "governative" (con l'eccezione, al momento, della sinistra dem), dall'altra gran parte i partiti e i movimenti di opposizione, tutti uniti pur se partendo da visioni "strategiche" diverse. Il quesito, in sintesi, riguarda il superamento del bicameralismo paritario (o perfetto) e la riduzione del numero dei parlamentari con un quesito che sintetizziamo in questo: se sei d'accordo barra il SI, se non sei d'accordo barra il NO. Non essendo previsto un quorum di votanti, la riforma entrerà in vigore se i favorevoli saranno superiori ai contrari, a prescindere dall'affluenza ai seggi. L'argomento è politico e giuridico, ma la memoria storica può aiutare.
Continua a leggereReferendum: Tifosi o cittadini? Il dibattito tra Giorgio Conte e Claudio Rizzato
Giovedi 20 Ottobre 2016 alle 18:53
Non accade facilmente di questi tempi che un dibattito intorno al Referendum sui cambiamenti apportati alla Costituzione della repubblica Italiana, si svolga con partecipazione attenta dei cittadini che non “tifano†per una delle due posizioni, “sì e noâ€, aprioristicamente, ma partecipino con attenzione a quanto i relatori hanno illustrato circa le due diverse posizioni. E’ quanto accaduto ieri sera a Castegnero, dove l’Associazione BeneComune36023, che opera nell’area berica, ha proposto alla cittadinanza un incontro  formativo sui contenuti dellas Riforma costituzionale e del Referendum del 4 dicembre tra due politici ben noti. (Domani il video del dibattito ndr).
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Coordinamento Associazioni Soci Banche Venete, don Enrico Torta: serve una Commissione Parlamentare d'inchiesta
Mercoledi 19 Ottobre 2016 alle 10:24
Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata da don Enrico Torta, Coordinamento Associazioni Soci Banche VeneteRichiesta di Commissione Parlamentare di inchiesta: Dove sono andati 20 miliardi di Euro, cosa e successo in Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, chi sono i debitori che non hanno pagato i debiti? Tre domande che vengono fatte inutilmente da oltre un anno agli amministratori delle banche, a Banca di Italia, a Consob, alla politica ed anche alla magistratura. Ancora non si sa niente ed e evidente la volonta di mettere una pesante lastra di pietra sopra questa vicenda che ha piombato nella disperazione centinaia di migliaia di famiglie e che avra pesantissime ripercussioni su tutta l'economia della nostra regione. Continua a leggere

