L'Anpi Vicenza fa propaganda per il No alla cerimonia per l'eccidio dei Dieci Martiri organizzata con il Comune
Sabato 12 Novembre 2016 alle 23:33 | 4 commenti
Sabato 12 novembre si è celebrata in città in viale Dieci Martiri, a ridosso di Borgo Berga, la commemorazione di un tragico ed esecrando avvenimento accaduto l’11 novembre del 1944 in piena Resistenza antifascista. Nella notte tra l’8 e il 9 una squadra di guastatori partigiani aveva fatto saltare il ponte della ferrovia sulle linee Milano-Venezia, Vicenza –Treviso e Vicenza –Schio, situato a un passo dall’attuale Tribunale. Per rappresaglia il comandante tedesco della Piazza di Vicenza, che aveva promesso al vescovo di Vicenza Carlo Zinato che non avrebbe più sacrificato vittime vicentine, con autentico sadismo nazista degno della peggiore barbarie, ordinò di prelevare dalla Casa di pena di Padova 10 ventenni antifascisti, li fece portare nel luogo ove oggi è eretto un monumento a ricordo, impose di fucilarli, obbligando a lasciare, monito per la popolazione, all’aria aperta i cadaveri per 48 ore. Ecco i nomi delle giovani vittime innocenti: Carta Walter- Gemmo Livio-Festini Rino-Menardi Angelo-Molon Guido-Montemezzo Aldo-Navarrini Massimiliano-Paina Silvio-Pasqualin Luigi-Mastini Renato.
L’orazione ufficiale è stata tenuta da Mario Faggion, dirigente Anpi, preceduto dall’intervento del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci: ambedue pronti a sottolineare quanto sangue sia stato versato per la conquista della Libertà e la nascita della Costituzione; come Vicenza sia città benemerita in Italia, unica a fregiarsi di 2 medaglie d’oro. Davanti ad autorità e vari corpi di rappresentanza, significativa in particolare è stata la presenza di studenti del Rossi, del Lampertico e del Pigafetta. Al solito molto seguite le musiche del corpo bandistico di Povolaro “V.Belliniâ€.Â
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