La Cisl Scuola Vicentina denuncia
Sabato 24 Ottobre 2009 alle 16:38
La Cisl Scuola Vicentina denuncia la grave situazione in cui si trovano molte scuole vicentine, soprattutto elementari e medie, in questo inizio anno scolastico iniziato sotto il peso dei tagli agli organici del personale docente ed ATA voluti dal governo.
• I posti di lavoro persi nella nostra provincia sono stati, tra docenti e ata, circa 500, il che si è tradotto in un deciso peggioramento della qualità della didattica.
Si registrano aule sovraffollate pur in presenza di portatori di handicap, in particolare nelle scuole superiori , con grave pregiudizio delle condizioni di sicurezza.
Nelle scuole elementari e medie si registrano classi numerose con presenza alto numero di alunni stranieri con relativa difficoltà quali :ora alternativa alla religione integrazione, rapporto con le famiglie e apprendimenti degli alunni e studenti;
tempi scuola ampi di 30/32 ore per andare incontro alle richieste delle famiglie con disponibilità organica di personale calcolato 27 ore (per le prime) 30 ore per le classi dalle seconde alle quinte;
Quali rischi: si potrà poter garantire solo l'insegnamento frontale , si metterà fine alla didattica laboratoriale, verranno meno i tempi distesi, basta approfondimenti e le gite? come sarà possibile programmarle con così poche ore e docenti a disposizione;
bisognerà ridiscutere sui progetti, proporre una sobrietà progettuale : le stesse opportunità dello scorso anno non saranno più garantite
• In molte scuole, la mancanza di sufficiente numero collaboratori scolastici non consente di svolgere un'efficace attività di sorveglianza ed assistenza, con difficoltà a garantire l'apertura dei plessi (docenti che devono contemporaneamente insegnare in classe e garantire la sorveglianza nei corridoi)
• Grave, in ogni grado di istruzione, il problema della sostituzione dei docenti assenti, reso più complesso dal fatto che le dotazioni organiche sono appena sufficienti per la copertura del tempo scuola e manca, quindi, quel minimo di disponibilità oraria che ha sin qui consentito il normale funzionamento della scuola e, con esso,la piena fruizione del diritto allo studio da parte degli alunni:
La riconduzione a 18 ore delle cattedre nelle medie e l'eliminazione delle compresenze nella scuola primaria hanno determinato il venir meno anche di quei margini di intervento solitamente utilizzati per sopperire temporaneamente e in situazione di emergenza alle assenze del personale. Si continuano a mettere in atto provvedimenti normativamente e contrattualmente discutibili quali lo scorporo della classe (alunni che giornalmente vengono divisi e ripartiti nelle varie cassi e/o ordini di servizio al personale della scuola che obbligano lo stesso a svolgere ore straordinario)
• Complicazioni sulla ricaduta sulla professionalità dei docenti e del personale della scuola tutto :frammentazione degli orari (anziché 2/3 elementi fissi del modulo si registrano 5/6 docenti per classe quindi pluralità occasionale dovuta residui di 3 o 4 ore che servono come riempimento mentre prima la pluralità si gestiva all'interno di un gioco di squadra
Docente più debole, che soccombe nella gestione della classe, presenza marginale più che insegnante baby sitter; (come si può parlare di progettualità se si è impegnati in 6 classi!! Come poter portare avanti un progetto educativo qualità in queste situazioni-
• Su questa preoccupante situazione si abbatteranno gli ulteriori tagli che, secondo la legge 133/2008, si dovranno effettuare nell'anno 2010/11 (altri 25.560 docenti e 15.167 ATA a livello nazionale)
• LA CISL SCUOLA RIBADISCE CHE LA SCUOLA ITALIANA NON PUO' SOPPORTARE QUESTI TAGLI! LA SCUOLA MERITA DI PIU'
Essi ne mettono in discussione l'esistenza come sistema pubblico
• Per questo insieme di ragioni, la CISL SCUOLA VICENZA ha organizzato pullman anche da Vicenza invita il personale della scuola a partecipare alla manifestazione indetta dalla CISL SCUOLA NAZIONALE, che si terrà il prossimo 31 ottobre a Roma,
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Convegno sulle liberalizzazioni
Mercoledi 21 Ottobre 2009 alle 12:53Â CISL Vicenza
LA LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI A RETE (acqua, luce, gas, telefonia, banche, poste, treni).
NUOVI RISCHI PER LE FAMIGLIE?
Confronto e proposte sulle possibilità di tutela per i consumatori.
Venerdì 23 ottobre 2009 - ore 17.00
Sala Convegni ULSS Ospedale di Bassano del Grappa, via dei Lotti 40
La liberalizzazione dei servizi a rete: acqua, luce, gas, telefonia, banche, poste e treni, ha veramente prodotto benefici per le famiglie? Quali e quanti risparmi hanno generato nel bilancio familiare e come è cambiato il rapporto con le aziende fornitrici con l'apertura del mercato alle liberalizzazioni?
Se ne discute venerdì prossimo, 23 ottobre, a Bassano del Grappa in occasione del convegno "La liberalizzazione dei servizi a rete, nuovi rischi per le famiglie?" organizzato dalla Cisl di Vicenza, da Adiconsum, l'Associazione difesa consumatori e ambiente e dai Pensionati CISL.
Dalle 17, presso la sala convegni dell'Ospedale di Bassano (via dei Lotti, 40) si confrontano su questo tema il segretario veneto di Adiconsum Valter Rigobon, il responsabile bassanese Franco Poli, Eusebio Bizzotto segretario interlega dei pensionati Cisl di Bassano e Lorenza Leonardi della segreteria provinciale del sindacato, moderati dal segretario Adiconsum di Vicenza Mario Carollo.
«Quelle che ci sono state in Italia - spiega Valter Rigobon, segretario veneto di Adiconsum - sono liberalizzazioni incompiute. Non abbiamo un mercato libero fino in fondo e infatti, solo per citare i dati relativi ai consumi energetici, il risparmio per le famiglie in un anno va dai 5 ai 50 euro. Certo, esistono authority che in qualche modo tutelano il consumatore, ma a parte questo per le famiglie i benefici sono stati quasi inesistenti. Senza contare i rischi che corrono oggi i consumatori nel scegliere il gestore. Un'impresa assai difficile, bersagliati come sono da pubblicità spesso ingannevoli e da servizi clienti che sono diventati sempre più inefficienti».
Continua a leggereLe donne contro la mutilazione femminile
Sabato 17 Ottobre 2009 alle 11:30Cgil, Cisl, Uil    Â
Le donne dei sindacati vicentini intervengono sul tema delle mutilazioni sessuali delle donne
È una tradizione aberrante che va messa al bando.
Il tema è al centro di un convegno dal titolo "I segni sul corpo - Le pratiche di mutilazione sessuale e i diritti umani nelle comunità migranti", previsto per lunedì 19 ottobre alle 20.30 a Vicenza, in sala dei Chiostri di Santa Corona. L'evento è promosso e organizzato da Cgil-Cisl-Uil.
Le donne dei sindacati vicentini intervengono sul tema delle mutilazioni sessuali delle donne. Una pratica mostruosa, che deturpa e violenta il corpo della donna nella sua femminilità più intima e che nulla ha a che vedere con il rispetto delle altre culture. È una tradizione aberrante che va messa al bando, anche in Italia. Il tema è al centro di un convegno dal titolo "I segni sul corpo - Le pratiche di mutilazione sessuale e i diritti umani nelle comunità migranti", previsto per lunedì 19 ottobre, alle 20.30, a Vicenza, in sala dei Chiostri di Santa Corona. L'evento è promosso e organizzato da Cgil-Cisl-Uil. Ad aprire la serata sarà Grazia Chisin, segretaria provinciale della UIL che interverrà per i sindacati. Aseguire Matteo Mascia e Paola Degani dell'Università di Padova e dell'Associazione Diritti Umani Sviluppo Umano, e Maria Cristina Marzola della Commissione Regionale Pari Opportunità del Veneto. Sono previsti inoltre interventi delle Comunità dei migranti del Veneto. In chiusura di serata vi sarà la proiezione del film Vite in cammino di Cristina Mecci.
Tra i tanti fenomeni della violenza di genere la mutilazione sessuale è quella più raccapricciante.
«La tentazione di decifrare le radici di questo fenomeno è quella di considerarlo lontano da noi o che, al massimo, lambisce i nostri codici culturali e i nostri schemi di convivenza - afferma Lorenza Leonardi della segreteria CISL - Ma siamo di fronte ad un fenomeno trasversale alle culture che assume forme disumane reprimendo la libertà delle donne attraverso una violenza al loro corpo».
«Secondo i dati degli osservatori nazionali - continua Leonardi - sono circa 40.000 le donne che hanno subito pratiche di mutilazione sessuale anche nel nostro paese. In Italia si è cercato di dare una risposta con la legge n.7 del 2006, che vieta l' infibulazione, ma dovremo andare oltre l'aspetto repressivo e sanzionatorio, comunque necessario, per costruire azioni di prevenzione e di contrasto alla pratica anche da un punto di vista culturale e sociale».
Il diritto all'integrità fisica e morale delle persone e nella fattispecie delle donne di culture diverse , prosegue Leonardi, «costituisce un valore assoluto e passa per un processo di crescita verso questa consapevolezza da parte delle donne stesse e delle loro comunità . A Vicenza ci impegneremo affinché le donne immigrate che lavorano qui, e che arrivano dal Corno d'Africa, dal maestoso Nilo, dal Sud del Sahara, trovino luoghi e linguaggi di confronto per avviare un cammino di emancipazione assieme a noi, partendo dalla tutela del loro corpo e da una vita più dignitosa».
«Nel rispetto delle culture dei popoli - aggiunge Grazia Chisin della UIL - che è necessario far conoscere agli immigrati i rischi per la salute e le complicazioni che insorgono nelle donne che hanno subito mutilazioni genitali. Purtroppo sappiano che a volte vi sono casi di setticemia e problemi di emorragie. Complicazioni urinarie e infezioni e durante il parto non mancano le complicazioni».
A livello legislativo, prosegue, «oltre alla legge 9/2006 al codice penale è stato aggiunto l'articolo 538 bis che punisce con la reclusione da 4 a 12 anni chi senza esigenze terapeutiche cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili! E' una violenza che si fa verso le donne ed una violenza che le donne di queste culture subiscono. Perciò bisogna aiutarle ad uscire da questa situazione con tutte le cautele possibili».
C'è la consapevolezza, conclude la sindacalista, «che le popolazioni che più eseguono queste pratiche sono di origine africana, provengono inoltre dalla Penisola araba e dal Sud Est asiatico. Queste popolazioni le abbiamo qui in provincia e il messaggio che volgiamo lanciare è quello di rallentare, e possibilmente, arrestare queste pratiche che purtroppo subiscono bambine dai 7 ai 12 anni a seconda della cultura e dell'etnia di appartenenza.
Le considero azioni davvero di una violenza inaudita, aggravata dal fatto che a subirle sono delle minori indifese!».
Marina Bergamin, Segretaria generale Cgil Vicenza, fornisce la dimensione di questo fenomeno. «Si calcola che a livello mondiale siano tra i 100 e i 132 milioni le ragazze e le donne che hanno finora subito mutilazioni genitali e che ogni anno se ne aggiungano ulteriori 2 milioni. Si tratta di un fenomeno antico, praticato in molti paesi africani e asiatici, ma in cui sono coinvolte alcune comunità di immigrati anche in Europa».
L'UNICEF, ricorda la Bergamin, «considera le mutilazioni genitali femminili, in qualunque forma, una palese violazione dei diritti della donna e io sono d'accordo».
E' fondamentale per le donne occidentali, continua «essere rispettose delle culture e delle tradizioni delle comunità e delle donne che hanno scelto di vivere in Italia. Ma con le mutilazioni sessuali si va assolutamente oltre e i diritti non c'entrano più. Anzi, ci si trova di fronte ad una negazione dei diritti delle donne, spesso bambine. Le ragazze che subiscono queste mutilazioni, infatti, non scelgono quasi mai autonomamente e le conseguenze sono traumatiche, da un punto di vista fisico e psicologico.
«Noi donne del sindacato proponiamo una riflessione, la diffusione di informazioni, affinché queste pratiche siano condannate ed abbandonate proprio dalle comunità migranti, ad iniziare dalle donne delle comunità che, sappiamo essere già al lavoro su questo.
E' un'alleanza che vogliamo proporre alle donne straniere, basata sul rispetto reciproco, sulla conoscenza reciproca, ma su un valore imprescindibile: l'inviolabilità del corpo femminile».
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Valeria Lazzer segretaria degli edili
Venerdi 16 Ottobre 2009 alle 17:38CISL Vicenza
Consiglio Generale Filca CISL: Valeria Lazzer è il nuovo segretario generale della categoria.
E' Valeria Lazzer il nuovo segretario provinciale della Filca Cisl di Vicenza, sigla sindacale che rappresenta i lavoratori del settore edile.
La Lazzer, 28 anni, è stata eletta oggi dal Consiglio generale della categoria. Succede al periodo di reggenza di Federico Salvatore, segretario regionale della Filca.
Sono tre i punti qualificanti del programma illustrato questa mattina ai delegati dalla neo segretaria: la sicurezza, i lavoratori immigrati e la contrattazione di secondo livello.
«Sul tema della sicurezza - spiega Valeria Lazzer - il sindacato intende impegnarsi in una forte campagna di sensibilizzazione per l'applicazione di tutta la normativa inerente la sicurezza, in particolar modo il testo unico 81/08 nei luoghi di lavoro e in particolar modo nei cantieri edili».
Altro tema qualificante del mandato della neo segretaria è quello dell'immigrazione: «In un territorio dove il quaranta per cento dei lavoratori nell'edilizia sono immigrati - spiega - la Filca di Vicenza intende porre in primo piano il fondamentale percorso di comunicazione ed integrazione tra le persone. Nel concreto, faremo partire a breve un corso di formazione alla cittadinanza attiva per migranti promosso dalla FILCA in collaborazione con la Cisl di Vicenza e Anolf "PER UNA NUOVA COMUNE CITTADINANZA".
Infine - spiega Lazzer - il tema della contrattazione di secondo livello. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo oggi nelle realtà lavorative, la contrattazione di secondo livello riveste un ruolo importante per dare risposte di sostegno e normative, e soprattutto per offrire migliori condizioni salariali ai lavoratori».
Continua a leggereNuovo segretario per gli edili
Giovedi 15 Ottobre 2009 alle 15:11CISLÂ Vicenza
Consiglio Generale Filca CISL: i lavoratori del settore edile eleggono il nuovo segretario generale della categoria.
Si apre domani, venerdì 16 ottobre, alle 9.15 presso il Ristorante "I Castelli di Giulietta e Romeo" a Montecchio Maggiore il Consiglio Generale della Filca Cisl, la categoria che rappresenta i lavoratori del settore edile aderenti al sindacato cislino.
L'appuntamento di domani segna la fine del periodo di "reggenza" del segretario regionale Federico Salvatore e la nomina del nuovo segretario provinciale.
AI lavori saranno presenti Domenico Pesenti, segretario generale della Filca e Gigi Copiello,segretario della Cisl di Vicenza.
L'ordine del giorno del Consiglio prevede l'elezione del nuovo segretario generale, dei componenti della segreteria e la discussione sui rinnovi contrattuali con particolare riguardo alla contrattazione di secondo livello.
Nel pomeriggio il sociologo Carlo Melegari, direttore del Cestim, terrà una conversazione sul tema dell'integrazione dal titolo: "Dal rifiuto dell'altro alla sua accettazione, costruendo percorsi di integrazione".
«Il tema dell'integrazione dei lavoratori stranieri è particolarmente caro alla nostra categoria - spiega Valeria Lazzer - soprattutto con riferimento all'annoso problema della sicurezza nei cantieri. Dati alla mano,infatti, vittime degli infortuni sono soprattutto lavoratori stranieri e questo è dovuto anche ad una carenza di informazione e comprensione della lingua. Per questo riteniamo che come sindacato possiamo giocare un ruolo importante in questa partita».
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Convocazione direttivo FAI-CISL
Martedi 13 Ottobre 2009 alle 13:16CISLÂ Vicenza
Fai-Cisl.
Si riunisce domani, mercoledì 14 ottobre, alle ore 9.00 presso l'Hotel Europa (ss Padana Superiore verso Verona, 10) il Comitato Direttivo Provinciale della FAI - Cisl, il sindacato che rappresenta i lavoratori del settore industria, artigianato, e cooperative di trasformazione alimentare, delle aziende agricole, zootecniche, florovivaistiche, forestali, bonifica e l'associazione provinciale allevatori.
«La giornata - spiega Daniele Zambon, segretario provinciale della FAI - sarà dedicata al tema della contrattazione decentrata. Approfondiremo il significato, le opportunità e i vantaggi di un nuovo modello contrattuale alla luce dell'accordo di categoria firmato il 22 gennaio scorso».
Interverranno il Capo dipartimento delle politiche contrattuali della Cisl Uliano Stendardi, il segretario regionale della Fai-Cisl Onofrio Rota e il segretario generale della Cisl vicentina Gigi Copiello.
«Rispetto alla crisi che ha colpito pesantemente tutta l'economia - aggiunge Zambon - il settore agroalimentare ha resistito meglio di altri. E dal punto di vista contrattuale possiamo dire di aver raggiunto un importante traguardo con l'accordo nazionale del 22 gennaio scorso, sia dal punto di vista salariale che per quel che riguarda le opportunità che si aprono ora sul tema della contrattazione territoriale. Ora sta a noi cogliere fino in fondo le occasioni offerte dalla nuova disciplina e il direttivo di domani è una prima importante occasione per fare il punto e capire quali prospettive si aprono per la nostra categoria».
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Sciopero alla Selecta di Quinto
Lunedi 12 Ottobre 2009 alle 10:56CISLÂ Vicenza
Selecta: oggi 8 ore di sciopero e presidio di fronte agli stabilimenti della fabbrica a Quinto Vicentino.
I lavoratori della Selecta aderenti alla Fistel Cisl di Vicenza sono da questa mattina in stato di agitazione. E' stato proclamato uno sciopero di 8 ore e stamane si terrà un presidio di fronte ai cancelli dello stabilimento di Quinto Vicentino.
«La settimana scorsa - spiega Giovanni Stella, segretario generale della Fistel Cisl - abbiamo appreso che a dicembre cesserà la produzione a Quinto Vicentino e gli impiegati saranno trasferiti altrove. Ma c'è di più: a fronte di questo disimpegno dal vicentino la notizia che ha ulteriormente scatenato le nostre preoccupazioni è che l'azienda sta discutendo con il Ministero dello Sviluppo Economico e del lavoro, e gli enti locali campani, l'ipotesi di procedere ad un importante investimento nell'ex polo tessile di Airola (Napoli) utilizzando finanziamenti pubblici destinati all'industrializzazione dell'area.
Tutto questo è evidentemente in contraddizione con gli impegni che l'azienda aveva assunto con i lavoratori ancora nel mese di giugno: un sofferto accordo di Cassa integrazione straordinaria per 40 addetti occupati a Quinto Vicentino, e l'impegno da parte dell'azienda del mantenimento nello stabilimento di parte della produzione.
A fronte di queste notizie e in attesa dell'incontro che si terrà mercoledì pomeriggio con Azienda e Associazione Industriali di Vicenza abbiamo deciso insieme ai lavoratori di proclamare lo stato di agitazione e 8 ore di sciopero nella giornata odierna con presidio davanti allo stabilmento.
Vogliamo convincere Selecta a mantenere gli impegni sottoscritti a giugno presso la Provincia di Vicenza per la Cassa Integrazione straordinaria e la continuità produttiva sul sito vicentino».
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Parti sociali a confronto
Martedi 29 Settembre 2009 alle 18:11CISL Vicenza
CGIL, CISL e UIL iniziano il confronto con API e CONFINDUSTRIA sul tema delle relazioni industriali.
La provincia di Vicenza, una delle aree a maggiore industrializzazione del Paese, ha pagato, come tutte le economie più avanzate, il prezzo della crisi dell'economia mondiale. Ma per uscirne prima e più velocemente occorre uno sforzo che coinvolga tutti, imprenditori e lavoratori. Anche in questa occasione la nostra provincia dimostra tutta la sua dinamicità e spinta innovativa: per la prima volta, su richiesta dei tre sindacati confederali CGIL CISL e UIL, avvia un confronto sulle relazioni industriali con le rappresentanze di categoria degli imprenditori. Si inizia il 6 ottobre con Apindustria e si prosegue il 20 con l'Associazione industriali.
Per i tre segretari: Marina Bergamin (CGIL), Gigi Copiello (CISL) e Riccardo Dal Lago (UIL), questo è un segnale di disponibilità importante da parte delle associazioni degli imprenditori. «Il confronto sulle relazioni industriali - spiegano i tre - è uno strumento importante per realizzare le migliori condizioni affinchè impresa e lavoratori possano fronteggiare al meglio questa crisi, e soprattutto trovare la strada per uscirne più forti di prima, creando nuove opportunità di lavoro e migliorando i livelli salariali».
Il dialogo con le categorie economiche è un passo importante per uscire dalla crisi. Ma oltre al tema delle relazioni sindacali le tre sigle in questi mesi si sono impegnate anche sul fronte del credito ai lavoratori e alle imprese, con gli incontri avuti con il Prefetto, e più in generale sul tema di ripensare e rilanciare tutta l'economia vicentina, proponendo al presidente della Camera di Commercio di Vicenza Vittorio Mincato, una forte iniziativa che coinvolga il mondo economico e quello politico-amministrativo della nostra provincia.
«Nella nostra provincia- scrivono i tre segretari nella lettera con cui hanno invitato Api e Confindustria al dialogo - le relazioni industriali sono sempre state improntate al confronto ed allo sforzo di dare risposte concrete ai problemi sul tappeto. Questa volontà è stata confermata anche in questo anno contrassegnato dalla crisi, con i suoi effetti senza precedenti sia finanziari che produttivi. L'impegno al confronto e alla ricerca di soluzioni non dovrà venir meno nei prossimi tempi, perché una possibile inversione di tendenza nella congiuntura non basterà ad annullare gli effetti della crisi. Sono temi importanti, per i quali sono necessari molteplici interventi.Tra cui, e non da ultimo, gli interventi su produttività , professionalità e flessibilità , che sono gli strumenti a disposizione delle parti sindacali in sede locale per rafforzare la competitività delle imprese e l'occupazione dei lavoratori. La capacità delle parti di essere efficaci e convergenti nelle materie loro proprie consente inoltre alle stesse maggiore autorevolezza sui temi più generali dello sviluppo e della competitività del Paese e della Provincia».
Continua a leggereLa Paga dei Talenti
Venerdi 25 Settembre 2009 alle 18:13Cisl Vicenza
"La Paga dei Talenti": l'addetto macchine a controllo numerico.
La provincia di Vicenza, area tra le più dinamiche del Nordest, è terra di industria metalmeccanica. Sono 70 mila gli operai impiegati nelle aziende vicentine e di questi il 15-20%, vale a dire tra i 10 e i 15 mila, sono addetti alle macchine a controllo numerico. Una figura professionale tra le più richieste nelle aziende venete, estremamente qualificata e indispensabile, soprattutto nelle piccole aziende. Con un tasso di occupazione elevatissimo: il 90% dei diplomati trova un posto di lavoro nel giro di un anno, e un salario medio che parte dai 18 mila euro annui e può arrivare fino a 31mila euro.
Questa mattina, nella sede Cisl di Vicenza, il segretario provinciale Gigi Copiello e l'amministratore delegato di Enaip Veneto Antonino Ziglio, hanno presentato i risultati dell'osservatorio permanente sulle professionalità vicentine denominato "La Paga dei Talenti", che nella prima uscita si è concentrato sulla figura dell'addetto macchine a controllo numerico. Il rapporto presentato questa mattina è frutto di un anno di raccolta dati attraverso il sito della Cisl vicentina www.cislvicenza.it, che finora ha raccolto oltre 4mila accessi e 2400 dati utili inseriti nella banca dati sulle competenze professionali dei lavoratori dipendenti privati della provincia di Vicenza. Un lavoro, unico in Italia, attraverso il quale il sindacato vuole offrire ai giovani in cerca di prima occupazione informazioni utili sul lavoro da scegliere, la scuola da frequentare, dove e come poter migliorare il livello salariale e l'occupazione. In una parola come spendere meglio i talenti acquisiti nel corso del proprio percorso scolastico.
«Il nostro obiettivo - spiega Copiello - è fornire un quadro completo dei lavoratori vicentini, dal settore in cui sono occupati (piccola, media o grande azienda), al titolo di studio richiesto e soprattutto ai dati sulla progressione salariale. Proprio per questo abbiamo cercato la collaborazione di Enaip, che si occupa della formazione professionale, della qualificazione e riqualificazione dei lavoratori».
L'addetto alle macchine a controllo numerico - la prima figura presa in esame sulla base dei circa 200 questionari compilati attraverso il sito della Cisl vicentina - esegue il setup della macchina e predispone gli utensili necessari. Provvede al montaggio del pezzo sulla macchina verificandone l'accuratezza e inserendo nel quadro i dati relativi alla lavorazione. Effettua verifiche di funzionamento e si occupa del controllo del ciclo macchina, verificando eventuali errori geometrici e/o tecnologici di programmazione. Esegue interventi di manutenzione ordinaria.
Si tratta quindi di una figura essenziale per le aziende metal meccaniche vicentine. «Non stiamo parlando di tute blu - spiega Antonino Ziglio - ma di operai specializzati che spesso operano con il camicie bianco, una figura professionale privilegiata all'interno dell'azienda». «E' una figura centrale nell'industria metalmeccanica - aggiunge Copiello - e nel vicentino gode di una retribuzione media più alta rispetto al Veneto e all'Italia. E' una figura professionale che ha ottime possibilità di carriera perché richiede competenza e attitudini professionali che maturano nel tempo. Una qualifica che anche oggi, in tempi di crisi, offre ampie garanzie di trovare occupazione. Noi stimiamo che nel giro di un anno, considerando il turn-over, ne serviranno altri 1500 alle nostre aziende».
Continua a leggereEsuberi IPAB, ieri l'incontro in prefettura
Venerdi 11 Settembre 2009 alle 16:18CGIL - CISL - UIL
Ieri 10 settembre 2009, presso la Prefettura di Vicenza, si è tenuto l'incontro convocato a seguito dello stato di agitazione proclamato da FP CGIL - FP CISL - FPL UIL in conseguenza della delibera con la quale IPAB dichiarava l'esubero di 13 lavoratori.
Le Organizzazioni Sindacali hanno preso positivamente atto che la delibera di esubero è stato ritirata dal CDA dell'IPAB, come peraltro richiesto da CGIL CISL UIL, e, il Comune di Vicenza si è impegnato a dare le necessarie linee di indirizzo (che saranno contenute nell'accordo di programma), in base alle quali l'IPAB dovrà poi predisporre il relativo piano aziendale che sarà oggetto di confronto con le Organizzazioni Sindacali e la RSU a livello aziendale, come richiesto nella vertenza sindacale in atto.
L'IPAB, inoltre, riaprirà i tavoli negoziali relativi ai vari istituti contrattuali a livello aziendale, tutt'ora ancora sospesi (salario legato alla produttività collettiva 2008,progetti, incentivazioni, carriere ect.).
CGIL CISL UIL di categoria considerano importante il risultato ottenuto oggi in Prefettura, risultato che è stato possibile raggiungere grazie alla partecipazione ed all'impegno dei lavoratori e delle lavoratrici dell'Ente che, insieme alle Organizzazioni Sindacali territoriali di FP CGIL - FP CISL - FPL UIL, si sono mobilitati a difesa e promozione del lavoro e per garantire la qualità dei servizi per i cittadini.
Questo risultato rafforza la scelta di CGIL CISL UIL di perseguire, unitariamente, l'obiettivo primario di salvaguardare i servizi per i cittadini, salvaguardia che non può prescindere dalla valorizzazione e dalla tutela dei lavoratori.
Le Segreterie Provinciali
FP CGIL - FPS CISL - UIL FPL
Giancarlo Puggioni - Renato Riva - Claudio Scambi
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