È uno scenario a tinte fosche quello che Filippo Astone descrive sull'ultimo numero de Il Mondo in edicola lo scorso week-end. Il settimanale economico del Corsera dedica infatti due facciate piene, da pagina 24 a pagina 27, all'affaire Privitera.
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E' di ieri l'ufficializzazione di Francesco Storace, leader de La Destra, come candidato del centro destra per la presidenza della Regione Lazio, ruolo già da lui ricoperto. Se ne compiace Alberto Filippi, condidato con quel partito alla camera dei deputati: «E' il riconoscimento del lavoro da lui svolto e sarà una spinta ulteriore di visibilità e notorietà per La Destra».
Continua la rincorsa alle firme necessarie per presentare le liste alla camera dei deputati e al senato soprattutto da parte formazioni emergenti, dei nuovi gruppi ma anche di chi si rifà alla storia della politica e vuole continuare a far parte della cronaca per scrivere altre pagine della vita nazionale. Se per il M5S la caccia alla firme è cosa fatta, sembra che sia altrettanto positivo il riscontro per due antipodi della politicda italiana storica ma con nuovi volti..
Come annunciato stamattina una troupe di Ballarò è arrivata nel Vicentino per "osservare" le raccolte delle firme per le liste per le politiche del 2013. In tarda mattinata, quindi, ad Arcugnano i suoi giornalisti hanno intervistato anche il sindaco Paolo Gozzi, che autenticava da pubblica autorità  le firme per il nuovo partito del senatore Alberto Filippi, suo concittadino oltre che suo amico politico e personale. Microfoni aperti e telecamere accese anche per Filippi, che è impegnatissimo nella pre campagna per La Destra di Storace.
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Oggi una troupe di Ballarò sarà in giro a Vicenza e dintorni per documentare le modalità di raccolta delle firme per le liste che si presenteranno alle politiche che si terranno il 24 e il 25 febbraio prossimi. I riflettori saranno puntati soprattutto sui gazebo e sui tavolini di quei gruppi che non godono dell'organizzazione di chi ha alle spalle un gruppo parlamentare e un partito consolidati.
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Ampelia Berto, ex sindaco di Bressanvido e consigliere provinciale del Carroccio, che era già stata "ripudiata" dalla Lega nord perchè nel febbraio 2012 aveva affermato di guardare «con interesse» al progetto politico di Alberto Filippi fresco di espulsione dalla Lega, è sempre più vicina al senatore ora candidato alla camera dei deputati con La Destra di Francesco Storace sia in Veneto 1 che in Veneto 2.
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Il senatore Alberto Filippi, approdato recentemente a La Destra di Storace per la quale si candida in pole position nelle liste per la camera dei deputati in Veneto 1 e in Veneto 2, ieri si aggirava fra i banchi del consiglio comunale con qualche sorriso in più. Non solo, ci diceva, andava bene la raccolta di firme per la presentazione delle sue liste ma lo rafforzava nella sua scelta quanto scritto proprio ieri da  affaritaliani.it.
Aria di elezioni politiche e il senatore Alberto Filippi si rimette in campo e in gioco una volta espulso dalla Lega Nord (lui non lo dice ad alta voce ma strizza l'occhio sopra un flebile labiale che traduciamo così «da quelli che oggi sono su tutti i giornali e non certo per aver tenuto fede agli ideali leghisti di buon governo e corretta gestione...»).
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Lo scoop del Consiglio comunale di stasera non è certo la discussione sui diritti degli stranieri nel nuovo statuto comunale nè l'apertura verso i referendum, ma il nuovo, ennesimo direte, flirt del consigliere comunale Alberto Filippi, noto ancora di più come onorevole e poi senatore ex Lega Nord confluito nel gruppo Coesione Nazionale e ora candidato di spicco alla Camera con La Destra di Storace. Ebbene sì, Albertino è stato visto, e fotografato, mentre si avvicinava al Movimento 5 Stelle. Nella persona di Laura Treu. Un passo avanti, la facile e maschilista battuta.
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Deve aver sorriso stamattina Alberto Filippi, senatore confluito ne La Destra di Storace dopo essere stato espulso dalla Lega Nord, mentre leggeva l'apertura in prima pagina de La Repubblica sull'ennesima inchiesta su sperperi e appropriazioni di denaro pubblico da parte dei nostri cosiddetti rappresentanti parlamentari.