Sul caso Mastrotto dichiarazioni stupefacenti. E c'è il silenzio assordante di Roberto Zuccato
Sabato 27 Agosto 2011 alle 11:15 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - L'azienda, in un comunicato, afferma che le cifre "appaiono di un ordine di grandezza sproporzionato rispetto a quanto riferibile al gruppo". Per quanto riguarda le corresponsioni fuori busta paga, poi, la Mastrotto sostiene che riguardano solo il lavoro straordinario e che questa è una "prassi diffusa nel territorio cui il Gruppo e' stato costretto ad adeguarsi solo per mantenere e acquisire le risorse umane necessarie alla sua crescita". Comunque sono tutte cose vecchie, risalenti a tanti anni fa. Adesso è tutto a posto ...
Massimo Calearo ex presidente dell'associazione industriali di Vicenza, eletto nelle liste del Pd per volere di Veltroni, oggi diventato consigliere personale di Berlusconi, dichiara di essere "rimasto stupefatto". Anche Calearo sostiene che sono cose vecchie; che la figlia di Bruno Mastrotto, Chiara sta prendendo in mano le redini dell'azienda ed è stata proprio lei a riconoscere "che non si poteva più andare avanti in quel modo". E allora cosa fa? "Accetta di pagare le tasse" (bontà sua). Dice Calearo che "quello della concia è un sistema che gira in quel modo". Daniele Marini, direttore della Fondazione Nord-Est ci "rassicura" che quello della concia " non è proprio la norma. Anzi. Poi se vogliamo individuare delle spiegazioni, ma non delle giustificazioni, possiamo cercarle nella difficile competizione mondiale, negli alti livelli di tassazione e nella cultura delle piccole imprese a non aprirsi all'esterno".
La colpa, quindi, è delle tasse. Di questa "pretesa" che a pagarle siano anche i ricchi. E chi evade (non per giustificare nulla, per carità ) lo fa per il bene dell'impresa ...
In questo bailamme di dichiarazioni si distingue per l'assordante silenzio Roberto Zuccato l'attuale presidente dell'associazione industriali vicentina. Lo stesso che, non più tardi del 4 luglio scorso, affermava in assemblea (ottenendo applausi scroscianti): "Abbiamo condannato con forza gli episodi di criminalità fiscale emersi in questi anni e continueremo a collaborare con le autorità . Ma dobbiamo anche dire che la lotta all'evasione diventerebbe molto più efficace se avessimo un fisco che rispetta di più chi lavora e fa impresa". Sulla questione Mastrotto, per ora, Zuccato tace. Probabilmente sarà "stupefatto" e starà meditando cosa dire. Ci aspettiamo che avrà l'onestà intellettuale di prendere le distanze da "un sistema che gira in quel modo" e da "prassi diffuse nel territorio" che costringono i "nostri poveri imprenditori" a evadere, trasferire capitali nei paradisi fiscali (ma per questioni di "internazionalizzazione", vendere e pagare in nero. Questi, infatti, sono comunque reati gravi perché rendono più povero ogni cittadino onesto.
Intanto le tasse le pagano sempre i soliti: i lavoratori, i pensionati. I cittadini onesti che, in pratica, mantengono l'Italia ma che non hanno potere. Perché il potere lo detengono sempre gli altri. Quelli che hanno il potere economico e finanziario. Quelli che, appunto, giustificano, chi sostiene che "è costretto" ad evadere il fisco. Quelli che in ogni occasione affermano che la colpa della crisi è delle pensioni e dei lavoratori soprattutto se iscritti alla Fiom.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.