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In esclusiva la lettera di Natale di Otello Dalla Rosa

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 25 Dicembre 2017 alle 19:31 | 1 commenti

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Caro Babbo Natale, grazie, intanto, per avermi lasciato sotto l'albero la candidadura a sindaco di Vicenza per il centro(sinistra). Non ti avevo ancora scritto perchè prima ho dovuto guardare in filigrana con Giacomino Possamai le 38 schede dei votanti abusivi alle primarie per controllare se avevano scritto il mio nome o il suo visto che quello di Jacopo Bulgarini d'Elci era così complicato che l'hanno saputo scrivere solo i superstiti dei garibaldini, quelli che in mille erano partiti dal Teatro Astra di Quarto verso Marsala!

Loro hanno perso lungo il percorso tutti i fazzoletti rossi (ma forse erano rosa, meglio rosèe) e molti aderenti, ma sempre in mille sono tornati, accogliendo fazzoletti di tutti i colori, sognando di festeggiare, sai come sono i vecchi un po' rinco, te escluso Babbo Batale, con un marsala il quarto mandato di Achille Variati che, nel suo delirio di onnipotenza, pensava di potersi clonare prima di toccare, però, il... fondo facendosi Investire da una serie di niet anche alla cessione dei palazzi del centro per far contenti i Vescovi del cemento!

Dopo il gran fracasso delle critiche rabbiose di Stefano (a proposito auguri per domani a Stefano Fracasso!), caro Babbo Natale ti avrei scritto ma ho voluto festeggiare prima, venerdì scorso, con i miei sostenitori (nella foto) il Natale e la bella vittoria, che, però, gliel'ho ricordato, nulla varrà per la Vicenza prossima o, meglio, per quel che rimane di Vicenza dopo il ventennio di Enrico ed Achille, se, poi, non vinceremo alle amministrative del 2018.

Gliel'ho detto, li ho caricati, esaltando i 5.400 voti delle primarie, quelli miei e di Giacomino, voti bulgarini a parte, e per un momento ho gioito perchè nella mia sede elettorale c'erano anche molti di quelli che fino al giorno prima mi accusavano di aver arruolato (perchè io sì e Giak no?) anche i morti neanche fossi un dem o un forzista qualunque del quartiere camorrista Forcella a Napoli.

"Che bravi e sinceri democratici, che, finita la competizione, si ricompattano intorno all'umile vincitore per il bene del partito e del centro(sinistra)!", ho pensato ma non so ancora se mia moglie, che mi stava e mi sta accanto, si fida ora, con la sensibilità tipicamente femminile, di chi fino al giorno prima ha minacciato (chi?) di ritirarsi sull'Aventino, frignando con papà Marcello Cestaro, il suo datore di lavoro.

Sarà perchè il padrone, quello buono di Famila ovviamente, lo ha addolcito con panettoni e colombe per convincerlo a non attuare la minaccia di dedicarsi solo al lavoro presso la sua Unicomm (dovrebbe pagare uno stipendio in più a Giak dopo che già ne paga uno mega a Dino Nani, che dalla minoranza è saltato tra le braccia di Variati); sarà perchè, si sa, i bambini prima strepitano, poi, andati a vuoto i capricci, ricominciano a giocare, ora, caro Babbo Natale, Giacomo è pronto a tornare a "politicare", Possamai fare il vicesindaco, mi ha detto Alessandra Moretti, che vuol fare da pontiere (pontiera?) per lui.

Ora, quindi, caro Babbo Nanate, ti scrivo.

Ammetto che la Ale è una bella donna (parola anche di Giletti) e che sa anche spendere il suo fascino per raccogliere fondi nelle cene elettorali, come fece per le europee, ad esempio  e proprio  nel giorno dell'arresto di Enrico Maltauro per le tangenti da lui distribuite per gli appalti di Expo, facendo "un'ospitata" organizzata da Gianfranco Simonetto, allora ad della Maltauro, alla presenza di Samuele Sorato, dg della BPVi, Matteo Marzotto, Roberto Ditri ecc., tutto il bel mondo della Vicenza del vecchio Variati, insomma quello che non vogliamo più.
Ammetto tutto questo, caro Babbo Natale, ma, poichè io preferisco la mia fedele moglie, che non è una cambia bandiera di abitudine, e visto che ai miei elettori delle primarie ho promesso discontinutà con l'era Variati, prometto caro Babbo Natale di continuare a fare il buono anche dopo aver già avuto il tuo primo dono, tanto più che nulla varrebbe senza il secondo, quello di vincere le amministrative nel 2018.

E allora se proprio devo indicare fin d'ora un vice sindaco, che dia un senso alla prosecuzione del mio primo e ultimo mandato (così ho detto) magari candidandosi lei a sindaco nel 2023, beh, confermo la scelta naturale di Isabella Sala, che per meriti elettorali (maggior numero di voti ricevuti nel 2013), avrebbe dovuto già aver fatto il vicesindaco se Achille non avesse avuto già allora un tallone, che ora, incancrenendosi con i malanni aggiuntivi dell'età, gli sta facendo finire male la sua era, anche la parte buona o meno cattiva fai tu, Babbo Natale.

E, se devo, come voglio, trattare con Giacomo Possamai, per vincere insieme, beh il modo c'è: venga lui a parlare con me perchè gli adulti non hanno bisogno di messaggere, per quanto siano brave nel trattare ma alla vecchia maniera, e, piuttosto che parlare di incarichi e poltrone, stiliamo insieme un programma serio e convincente, pratico ed etico, per ricostruire Vicenza dalle fondamenta.

Se così sarà, caro Babbo Natale, prometto che considererò, a vittoria lealmente conseguita, di affidare un assessorato, magari importante, a Giak, per fargli fare le ossa vere, non come uno dei Pr di Letta e come capogruppo di un Pd azzerato dal precedente sindaco come Gianni Zonin ha azzerato la Banca Popolare di Vicenza e il suo Cda, il cuo "capogruppo", per lo meno di facciata, era Sorato

Sono convinto, caro Babbo Natale, che gli elettori almeno questo vogliono da me come segno minimo di discontinuità e già farò fatica a far loro comprendere che Possamai dovrà far parte della squadra dopo i suoi giovanili isterismi da concorrente che non sa perdere.

Se poi il mio naturale alleato nel Pd dimostrerà di sapersi staccare da chi l'ha mal guidato e potrebbe ancora mal consigliarlo, per lui avere come riferimento un vice sindaco come Isabella Sala potrebbe essere molto più formativo, politicamemte ed eticamente, rispetto all'esempio precedente, anche se nobilitato dalla sua ammissione di far parte di un sistema zoniniano da cui, però, non si è staccato con le necessarie dimissioni subendo, poi e quindi, la bocciatura degli elettori.

Ecco allora la mia promessa finale, caro Babbo Natale: lavorerò da subito con chi ci sta ad un programma che rimetta al suo centro il recupero della dignità e dell'immagine di Vicenza, distrutte a livello nazionale, e mi impegnerò a far sì da subito che certe congreghe escano dalle porte del palazzo.

Senza provare a rientrare dalle finestre.

Grazie, Babbo Natale.

tuo Otello Dalla Rosa

 

Questa è la lettera che ci piacerebbe leggere con la firma vera del neo vincitore delle primarie, se nuovo è.

Come pure ci piacerebbe leggere una bella lettera di Natale anche di Francesco Rucco, ma chi l'ha detto che non arriverà?

Sapete con le Poste i ritardi sono all'ordine del giorno come i buchi dei fondi immobiliari di Investire che ha venduto...


Commenti

Inviato Lunedi 25 Dicembre 2017 alle 22:59

Caspita, Otello, che carattere!
Probabilmente lei è l'unico, senz'altro uno dei pochi, che hanno capito che è cambiata l'epoca. Infatti non siamo più nell'epoca Olocene bensì in quella di Antropocene, con tutto ciò che questo significa in tutti i campi socio-economici, ed in primis quello politico.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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