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Riceviamo da Giorgio Langella (segr. Gen. del PdCI, Federazione della Sinistra, Prc) e pubblichiamo.
A oggi sono 697 i morti sul lavoro da inizio anno. Tre al giorno e non se ne parla quasi più.

Intanto, qualche giorno fa, il ministro Tremonti ha affermato che la legge 626 (quella sulla sicurezza sullavoro) è un lusso che l'Italia non può permettersi.

Intanto Marchionne e la FIAT considerano (e affermano che lo sono) sabotatori i tre operai di Melfi che sono stati reintegrati dal giudice del lavoro (evidentemente perché non hanno sabotato nulla). Dicono che con questi operai non si può garantire la produttività ... e, poi, mettono in cassa integrazione a settembre migliaia di operai (da Mirafiori a Melfi) ... e la produttività? Marchionne, per il governo PdL-Lega, per Bonanni, Chiamparino e altri del PD è il "salvatore della patria".
Il "coraggioso" che se la prende con gli operai e che dichiara che il conflitto padroni-operai è cosa del passato. Ma perché non si azzera lo stipendio (dalla sola FIAT ha preso 4.782.000 di euro nel 2009) e mette in cassa integrazione se stesso?

Intanto Gheddafi fa il suo show (che, penso, non fa in Libia per pudore) e il "nostro" presidente del consiglio, il cav.Silvio Berlusconi, gli bacia la mano. Alla faccia della dignità.

Intanto Zaia dice che gli "amici" devono entrare nelle fondazioni delle banche. E' l'occupazione non solo delle poltrone istituzionali ma di tutto quello che si può arraffare. Gli "amici" ... è la vecchia logica democristiana del garantirsi il potere anche se dipinta di verde. E loro la chiamano "presenza nel territorio".

Intanto il sindaco Variati, qua a Vicenza, allarga la maggioranza a ex della maggioranza precedente. Vorrei chiedergli a che scopo. Sono questioni "politiche" o di opportunismo? E' per avere maggiori garanzie in future elezioni di occupare ancora la poltrona di sindaco? Quale può essere la sintonia con Cicero? Il Dal Molin? Le rotatorie? ... Mi sembra una questione di politica di scambio un po' miserabile, tanto da "vecchia DC".
Il progetto di una amministrazione cittadina diversa dalla precedente andrà in soffitta. Mi viene il sospetto che non c'era neppure.

Intanto, tra qualche settimana, si dovrebbe aprire il processo Marlane (40 lavoratori morti di cancro accertati, ma forse sono oltre 100) che vede imputati oltre 10 (ex) dirigenti della Lanerossi e della Marzotto.
E, a Vicenza, ne parlano solo i comunisti (e Vicenzapiù).
Per il resto,tutto tace, non è successo niente. O, meglio, non si deve sapere.

Quale speranza ci può essere per il futuro?

Giorgio Langella (segr. Gen. Del PdCI, Federazione della Sinistra, Prc)